Credits: WorldSBK Instagram
Credits: WorldSBK Instagram

Sono passati 1070 giorni prima che Michael van der Mark potesse sentire l'inno olandese sul gradino più alto del podio WorldSBK. Il pilota BMW ha sfruttato l'occasione giusta: da Portimão 2021 a Magny-Cours 2024, con la pioggia come denominatore comune. 

Dall'inferno al paradiso

Come Michael van der Mark stesso ha ammesso: “Gli ultimi due anni sono stati veramente duri”. E come possiamo biasimarlo: tra 2022 e 2023 il pilota BMW si è rotto i femori di entrambe le gambe: il destro in Portogallo nel 2022 mentre il sinistro nella “sua” Assen dopo un terribile highside. “È così difficile tornare dopo un infortunio del genere: devo tutto alla mia ragazza, mio figlio ed il mio fisioterapista”. Non è certo un segreto che van der Mark non abbia mai raccolto quanto ci si aspettava nel WorldSBK, e forse anche quanto il suo talento non gli avrebbe permesso. Il titolo del 2014 nel WorldSSP in sella alla Honda gli ha aperto la strada per la top class delle derivate di serie. Al suo secondo anno nella categoria l'olandese ha ottenuto il 4° posto in classifica. Tre vittorie con Yamaha tra 2018 e 2019, poi nulla fino a quella fatidica Portimão 2021: quella Superpole Race baciata dal bagnato.

Gara 1 “macchiata” dall'errore strategico

Quella ottenuta a Magny-Cours è la prima vittoria di Michael van der Mark dal 2021: fa strano sentire il #60 parlare di errore strategico in una giornata del genere, eppure è proprio ciò che è successo. “Ho sbagliato a rientrare ai box così tardi per montare le gomme da bagnato - ammette il 31enne - Inizialmente, con la squadra, avevamo deciso di rientrare non appena avrebbe cominciato a piovere, ma poi ho semplicemente seguito Alex Lowes”. 

Proprio lui e Alex Lowes sono stati grandi protagonisti della manche. L'inglese di Kawasaki ha superato l'ex compagno di squadra tentando la fuga in solitaria, come spiega il vincitore: “Quando Lowes mi ha superato ho visto che stava spingendo veramente tanto per staccarmi. Avevamo un buon gap rispetto agli avversari ed ho pensato che arrivare sul podio sarebbe stato possibile. Quello era il mio passo, non me la sono sentita di rischiare ulteriormente”. 

Sapore di podio

È innegabile che la BMW M1000RR sia migliorata esponenzialmente nel corso di questa stagione: sia per Razgatlıoğlu, le super-concessioni o una combinazione delle due, poco importa. Questo ha portato non solo il turco ad essere competitivo, ma anche Michael van der Mark, come lui stesso ha dichiarato: “Negli ultimi round mi sono sentito sempre meglio, quindi sapevo di poter salire sul podio. Le condizioni oggi erano veramente pessime, ma sono comunque riuscito a vincere: quasi non ci credo. Sapevo che prima o poi almeno un podio l'avrei fatto: mi sono sentito sempre meglio in sella durante l'anno”. Dopo la vittoria di oggi, però, van der Mark guarda già a domani: “A Magny-Cours siamo pronti sia sul bagnato che sull'asciutto: la vittoria di oggi fa bene al mio orgoglio”.

La dedica all'amico Toprak Razgatlıoğlu

Non può mancare la dedica all'amico Toprak Razgatlıoğlu dopo questo ritorno inaspettato al successo. Michael van der Mark ed il pilota turco ora condividono il box del team ROKiT, ma erano già stati compagni ai tempi di Yamaha nel 2020. L'attuale leader di classifica ieri ha sofferto un terribile incidente che, fortunatamente, gli ha “solo” lasciato qualche livido. Il #54 ha dovuto guardare l'amico vincere dopo essere stato dichiarato unfit per questo weekend. “È stato un weekend complicato per il team - comincia van der Mark - Personalmente, devo molto a Toprak. Quando è arrivato in BMW ha riacceso un fuoco nella squadra che ci ha permesso di migliorare. Ho imparato veramente tanto da lui e sono contento che se la sia potuta cavare solo con qualche infortunio”. Il #60 chiude poi il suo intervento: “Il mio sogno è quello di salire sul podio con lui”. 

Valentino Aggio

Leggi anche: WorldSBK | Magny-Cours, Gara 1: Michael van der Mark torna alla vittoria in una corsa pazza