F1 | Montmelò, Test Day 4: Hulkenberg vola, i grandi giocano a "nascondino"
La prima fase dei test pre-stagionali va in archivio con molti dubbi e poche certezze. A svettare nella giornata conclusiva è la Renault di Nico Hulkenberg, capace di girare in 1:17.393 (miglior crono della settimana) con una configurazione da qualifica: poca benzina a bordo e mescole più performanti a disposizione. Ma al di là della performance sul giro singolo, provata solo da alcuni team, sono i dati sui chilometri percorsi a dare un quadro più veritiero della situazione: il tutto in attesa del ritorno in pista, dal 26 Febbraio al 1° Marzo, per l'ultimo appello prima di Melbourne.
10 vetture in pista, 14 piloti e impegnati e oltre mille giri complessivamente percorsi: sono solo alcuni dei numeri che hanno caratterizzato la giornata odierna di test sul circuito di Montmelò, utile per le squadre al fine di incamerare i dati che verranno elaborati in attesa di tornare in pista. Per quanto riguarda la classifica (poco indicativa) dei tempi, a chiudere la prima fase al comando è stata la Renault, con Nico Hulkenberg che (dopo essere subentrato nel pomeriggio a Ricciardo) ha abbassato il limite stabilito finora dalle monoposto 2019 sul tracciato catalano. Analogamente al tedesco, anche la Toro Rosso ha puntato a ripetere l'exploit colto ieri da Kvyat, dovendosi accontentare però dal secondo tempo siglato da Albon grazie ad un 1:17.637 siglato in tarda mattinata.
Immediatamente alle spalle di Ricciardo (1:17.785, con l'australiano presente in pista solo in mattinata) si sono piazzati i due piloti Mercedes, per la prima volta affacciatisi nella parte alta della classifica: la sensazione però è che sia Bottas che Hamilton (nonostante l'utilizzo dei compound più soffici) abbiano comunque girato con parecchia benzina a bordo, puntando a portare avanti un programma basato sui long run. A tal proposito, rimane viva l'attesa per il momento in cui anche la Mercedes svelerà le proprie carte sul giro secco, al fine di avere un'idea più chiara rispetto al rapporto di forze esistente con la Ferrari.
Proprio il Cavallino ha svolto un lavoro prevalentemente "oscuro" nella giornata odierna, percorrendo 138 tornate con Charles Leclerc che si è limitato a montare prevalentemente coperture C3: il monegasco (nelle dichiarazioni che potete leggere qui) si è definito molto soddisfatto del primo approccio con la SF90, rimanendo colpito soprattutto dalla sua guidabilità.
Lo stakanovista di giornata è però stato Antonio Giovinazzi, il quale ha confermato la solidità dell'Alfa Romeo C38: impressionante anche la costanza del pilota pugliese nel corso dei propri long run, dove spesso e volentieri è riuscito a girare a distanza di pochi millesimi tra un giro e l'altro. Nel finale, la monoposto italo-elevetica ha poi causato l'esposizione di due bandiere rosse, con ogni probabilità nell'intento di effettuare prove relative al pescaggio benzina.
Per quanto riguarda gli altri team, pochi acuti da Haas, Red Bull (che ha confermato la nuova ala posteriore) e Racing Point, mentre la Williams ha incamerato ulteriori chilometri con Russell e Kubica, pur rimanendo per ora ben lontana dai tempi della concorrenza.
Dopo la conclusione di questa prima fase di test il lavoro proseguirà per i tecnici in pista, mentre i piloti torneranno in pista da martedì prossimo, per l'ultimo confronto prima della trasferta australiana.
Dal nostro inviato - Marco Privitera