MXoN 2024 | I fratelli Lawrence trascinano l'Australia alla prima vittoria
Primo Chamberlain Trophy nel Down Under: Jett Lawrence trascina i suoi, dietro Stati Uniti e Olanda. È solo 8ª un'Italia a tratti irriconoscibile.
Giornata storica a Matterley Basin, sede del MXoN 2024. Jett Lawrence, accompagnato dal fratello Hunter e dal compagno Kyle Webster, conquistano il primo Motocross delle Nazioni della storia per l'Australia. Si inchinano gli Stati Uniti di un sontuoso Eli Tomac, mentre l'Olanda chiude il podio. Ottavo posto deludente per l'Italia.
Australia all'appuntamento con la storia, rammarico Olanda
Per la prima volta il Chamberlain Trophy va nell'emisfero australe: sotto la pioggia di Matterley Basin è Jett Lawrence a trascinare l'Australia (26 punti) al primo trofeo nella storica competizione. Il pilota HRC conquista in maniera disarmante Gara 2 insieme ai piloti della MX2, concedendo l'onore delle armi a due curve dalla fine contro un Tim Gajser scatenato in Gara 3. Hunter Lawrence fa il suo con un 4° ed un 8° posto, mentre Kyle Webster ha un 11° posto come miglior risultato. Gli Stati Uniti (29 punti) si accontentano della 2ª piazza grazie ad un Eli Tomac d'annata: il pilota Yamaha dà filo da torcere ai migliori del Mondo, Aaron Plessinger fa il suo e Cooper Webb fa il possibile nell'adattamento alla 250cc. Rammarico per l'Olanda (36 punti): con un Kay de Wolf dominatore della graduatoria MX2, Jeffrey Herlings cade in Gara 1 mentre Glenn Coldenhoff è l'ombra di sé stesso e non aiuta la causa. Ha di cui recriminarsi anche la Spagna (45 punti), con un Jorge Prado solo 14° in Gara 3. Abdica dopo il trionfo di Ernée la Francia (50 punti), mentre per l'Italia (70 punti) arriva un deludente 8° posto: unico a salvarsi Alberto Forato, 6° nella graduatoria MXGP dietro a dei mostri sacri del motocross.
Gara 1 | Tim Gajser pigliatutto, Tomac e Febvre a podio
Una prima manche di MXoN da leccarsi i baffi, che ha visto scendere in pista i piloti di MXGP e MX2. Jorge Prado ha conquistato il holeshot e sembrava intenzionato a sbaragliare la concorrenza come fatto 24 ore prima nella manche di qualifica. Tim Gajser, però, aveva altri piani: lo sloveno si è preso la testa della corsa con un sorpasso all'esterno mozzafiato, non guardandosi più indietro. Eli Tomac sembrava l'unico in grado di mettersi tra lo sloveno e la vittoria della prima manche, ma ha dovuto presto desistere, accontentandosi così di un'ottima 2ª posizione per gli americani. Terzo un Romain Febvre rinvigorito e con il peso di essere il campione uscente: il pilota Kawasaki si mette alle proprie spalle Prado, mentre Jeffrey Herlings è 6° in rimonta dopo una caduta a metà manche. L'olandese si mette alle spalle il compagno Kay de Wolf, primo tra i piloti MX2: il neo-titolato 250cc ha corso una manche piuttosto paziente, a differenza del compagno di tenda Lucas Coenen. Il belga, 2° nel mondiale MX2, è stato fenomenale fino alla rovinosa caduta che lo ha messo fuori dai giochi per la seconda manche. Jeremy Seewer e Hunter Lawrence precedono Alberto Forato, il quale conquista un buon 9° posto. È solo 21° Andrea Adamo, fermatosi per cambiare occhiali dopo una caduta. L'iridato 2023 precede Tom Vialle, 22°.
Gara 2 | Non c'è storia: Jett Lawrence sbaraglia la concorrenza
Gara 2 del Motocross delle Nazioni 2024 ha visto debuttare a Matterley Basin Jett Lawrence. L'australiano, campione SuperMotocross negli Stati Uniti, è stato impensierito solo per meno di un giro da Rubén Fernández. L'australiano ha velocemente preso la testa della corsa, vincendo la manche con una superiorità clamorosa. Fernández, suo compagno di marca, ha mantenuto la 2ª posizione fino alla bandiera a scacchi. A differenza della prima gara, i piloti della classe MX2 sono stati grandi protagonisti: a salire sul podio di manche è Simon Längenfelder, autore di una prestazione sontuosa dopo le evidenti difficoltà di Gara 1. Il tedesco precede Maxime Renaux ancora acciaccato ma concreto, a differenza del compagno Tom Vialle: per il francese di KTM un Nazioni da dimenticare, solo 12°. Quinta piazza per Kay de Wolf, capace di prendersi il trofeo come miglior pilota MX2 dell'evento. L'olandese ha preceduto un Conrad Mewse eccezionale, 6° ma il cui risultato è invano: infatti, gli inglesi hanno dovuto fare a meno di Max Anstie (MX2) per una caduta in Gara 1. Aaron Plessinger (7°) e Cooper Webb (9°) tengono in alto la bandiera degli Stati Uniti (dietro solo all'Olanda dopo due gare in classifica, ndr). Karlis Reišulis porta a termine un Nazioni che lo mette automaticamente tra i favoriti per il titolo MX2 2025: il lettone ha vinto la Finale B in mattinata, piazzandosi 2° dietro al solo de Wolf nella classifica 250cc. Male l'Italia: Andrea Bonacorsi chiude 16° dopo un cambio di occhiali mentre si trovava a ridosso della top 10, mentre Andrea Adamo è 20°.
Gara 3 | Che battaglia tra Lawrence e Gajser!
L'ultima gara del Motocross delle Nazioni 2024 ha regalato uno spettacolo incredibile: una lotta all'ultima curva tra Jett Lawrence e Tim Gajser. Agonismo più semplice e puro che ci sia: l'australiano aveva una leadership rassicurante nel computo del Chamberlain Trophy, mentre lo sloveno non si giocava nulla a livello assoluto. Nonostante ciò, i due se la sono giocata fino alla penultima curva. Lawrence sembrava avere la vittoria in tasca, ma Gajser si è insinuato all'interno del “collega” HRC completando così la doppietta. Poco importa all'australiano, che riesce a conquistare il Chamberlain Trophy per la prima volta nella storia del proprio Paese. Terza posizione per Eli Tomac, il quale ha conquistato il holeshot ma ha poi dovuto arrendersi alla superiorità dei due mastini Honda. Giù dal podio Hunter Lawrence, fondamentale per la conquista del titolo dei “Canguri”. Jeffrey Herlings porta a termine una gara senza infamia e senza gloria in 6ª posizione davanti a Jeremy Seewer e Alberto Forato, il quale si è tenuto alle spalle l'ufficiale KTM Aaron Plessinger. Il veneto è l'unica nota positiva per l'Italia in questa edizione del MXoN (Bonacorsi solo 18°, ndr). I caduti Maxime Renaux e Ken Roczen chiudono la top 10, mentre è 14° Jorge Prado.
Valentino Aggio
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