Credits: Ducati
Credits: Ducati

Al Montmeló è iniziata l'era del todo al rojo: Marc Márquez ha completato la prima giornata da pilota ufficiale Ducati in MotoGP. Lo spagnolo ha chiuso al 4° posto ed è stato il più veloce tra coloro che hanno cambiato squadra: i commenti del pilota sono positivi, un altro pezzo di storia è stato scritto.

È subito affinità con Bagnaia, almeno nei commenti

Le prestazioni in pista di Marc Márquez non sono facilmente commentabili: si tratta di un test di fine anno nel quale l'unico obiettivo è lavorare sullo sviluppo della nuovissima Desmosedici GP25, oltre che conoscere il team con il quale lavorerà a partire da Sepang il prossimo Febbraio. Inutile dire che Márquez sia stato veloce ed abbia sentito relativamente il salto tra il prototipo del 2023 e quello del 2025. Ciò che può rassicurare gli ingegneri Ducati è che sia il catalano che il nuovo compagno di box, ovvero Francesco Bagnaia, abbiano dei commenti piuttosto simili: “Io e Bagnaia abbiamo avuto un commento generale molto simile - l'ammissione di Márquez - nonostante lui abbia lavorato in modo un po' diverso rispetto al mio”.

La nuova GP25: “Moto buona in alcuni aspetti, difficile in altri”

A fine giornata Marc Márquez ha avuto modo di commentare il carattere della nuova Desmosedici GP25, anche se ha messo le mani avanti fin da subito: “Non posso comparare questa moto alla GP24, dato che non l'ho provata”. Nonostante ciò, ci sono dei commenti positivi: “Il motore è migliore sul rettilineo rispetto allo scorso anno, sento che il comportamento in ingresso curva è diversa rispetto a quanto abituato”. L'importante, però, è che sia una moto equilibrata: “Dobbiamo capire: la moto è buona in certi aspetti, mentre è più difficile in altri. Serve una moto costante sui 22 giri di gara e su tutte le piste”.

Il ritorno in una formazione ufficiale: “Simile a Honda”

Il 2025, anche se solo dopo un anno da pilota indipendente, sancisce il ritorno di Marc Márquez all'interno di una formazione ufficiale dopo le 11 stagioni in Honda. “Sono più rilassato rispetto alla stagione appena conclusa - il commento del #93 - C'è della pressione in un team ufficiale, ma mi piace e devo imparare a gestirla. Se non la volessi, non avrei firmato un biennale con Ducati”.

Essere in un team ufficiale è un piacere, soprattutto sapendo di essere nella squadra più forte degli ultimi anni. Ho la responsabilità di essere veloce fin da subito. In Ducati funziona tutto bene, non solo la squadra ufficiale ma anche i team satelliti: si prendono cura di tutti i dettagli e questo fa la differenza. Il modo di lavorare è molto simile a quello di Honda.

Valentino Aggio

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