Avevamo già parlato qualche giorno fa della protesta ufficiale che Renault ha presentato nei confronti della Racing Point. Oggi, alla vigilia delle qualifiche del GP d’Ungheria, il Direttore Esecutivo di Renault Marcin Budowski motiva la scelta del team transalpino.

LA PROTESTA DI RENAULT

Renault contesta ai rivali della Racing Point la violazione degli articolo 2.1,3.2, appendice 6 paragrafo 1, 2(a) e 2(c) del Regolamento Sportivo Formula 1 FIA 2020 e più precisamente “Un concorrente deve, per quanto riguarda le parti elencate che compongono le sue monoposto in Formula 1, utilizzare solo parti progettate dal concorrente stesso”. In poche parole vietato copiare.

E dal canto suo Racing Point ha ammesso di essersi “ispirata” ai progetti di Mercedes, ma sempre rimanendo nei limiti concessi dal regolamento. Da qui la protesta di Renault che si è concentrata principalmente sul brake-duct, che a detta dei francesi, oltre ad essere tale e quale a quello visto sulla Mercedes, garantirebbe un notevole vantaggio prestazionale al team di Stroll senior.

LE PAROLE DI BUDOWSKI

In attesa del verdetto da parte della FIA, che si speri possa arrivare nel piu breve tempo possibile, il Direttore Esecutivo di Renault Marcin Budowski, tramite un intervista rilasciata alla stampa internazionale ha dichiarato: “Per noi è importante chiarire cosa sia permesso e cosa non lo sarà per questa stagione. Noi abbiamo protestato per questa stagione, ma sarà importante capire cosa sarà possibile e lecito fare anche nel corso delle prossime stagioni. Sarà importante capire che F1 vogliamo per il prossimo futuro”.

Qual è il modello di F1 che vogliamo?” - prosegue Budowski- “Vogliamo un modello in cui abbiamo 10 team che si battono indipendentemente l'uno contro l'altro, soprattutto nel contesto di uno sport più equo, una distribuzione dei proventi più equa, budget cap. In modo tale che tanti team possano arrivare a un certo livello. Magari non subito, ma nel tempo. C’è una grande opportunità con il regolamento del 2022, le monoposto saranno finalmente in grado di seguirsi e superarsi, creando corse più spettacolari”. 

“C'è una grande opportunità, perché potremo avere 10 team che lottano ad armi pari. Per noi sarà importante capire quale sarà il livello di scambio consentito. E’ ammissibile ottenere parti e progetti da un'altra squadra e utilizzarli sulla propria monoposto oppure no? Noi pensiamo che non sia il modello giusto per il futuro della F1”.

In attesa di sapere quale decisione prenderà la Formula 1 sulla regolarità della Mercedes rosa, la battaglia tra Racing Point e Renault prosegue in pista come visto oggi durante la FP1, in cui i due team si sono dimostrate seconda e terza forza del weekend finora. La battaglia per la classifica costruttori è appena cominciata e siamo sicuri che ne vedremo ancora delle belle, dentro e fuori la pista.

Restate sintonizzati sulle pagine di LiveGP per tutti gli aggiornamenti sul caso e sul GP d’Ungheria, che ricordiamo scatterà questa Domenica alle 15:10 italiane.

Julian D’Agata