Credits: Miguel Oliveira #88 / X.com
Credits: Miguel Oliveira #88 / X.com

Dopo aver vinto il titolo piloti 2024 della MotoGP con Jorge Martin e dopo aver salutato Ducati dopo venti anni di rapporto, il team Prima Pramac Racing era atteso da una giornata di test molto impegnativa a Barcellona con il passaggio a Yamaha e la prima uscita della sua nuova coppia composta da Miguel Oliveira e da Jack Miller.

Tanti giri e prime sensazioni positive per la nuova Pramac

Per i due ex piloti di Aprilia Trackhouse e di KTM Factory Racing si è rivelata dunque una giornata all’insegna dell’ambientazione con la YZR-M1 e con gli ingegneri e meccanici della squadra di Paolo Campinoti, con questi ultimi che a loro volta dovevano raccogliere quanti più dati possibili nella loro prima uscita in pista con la moto della casa del diapason.

Alla fine della giornata, Miguel Oliveira e Jack Miller hanno segnato rispettivamente il 17° e 22° tempo, lontani ovviamente dai piloti di testa, ma a dare loro il sorriso è la facilità con cui hanno guidato la Yamaha per rispettivamente 60 e 71 giri, per un totale di 131 tornate combinate. Un buon inizio, considerato anche che la squadra factory della casa di Iwata ha piazzato Fabio Quartararo in seconda posizione e il francese ha scambiato le sue sensazioni con i due nuovi piloti del marchio del Diapason.

Oliveira: “Prima giornata positiva, la M1 è una moto molto amichevole”

Seppur i primi segni si vedano già dai sorrisi di Miller ai box (e dalla carezza che Jack aveva fatto alla M1 prima dei test), a dare le prime impressioni è stato un Oliveira che, intervistato dopo i test da motogp.com, ha lodato soprattutto il comportamento della casa di Iwata nell’affiancare al team Pramac alcuni dei loro ingegneri:

È stata una giornata positiva, la moto mi dà buone sensazioni ed ero anche molto felice dei primi feedback con il team. C’erano tanti ingegneri giapponesi che ci hanno aiutato nella transizione alla nuova moto, ma per essere la prima giornata non potevamo chiedere di più. Ho fatto quello che dovevo sulla moto, provato alcuni cambiamenti aerodinamici per mettermi più a mio agio.

In queste parole si sottolinea l’importanza del rapporto per Yamaha, che non aveva un team satellite in MotoGP dalla fine del rapporto con RNF nel 2022 e che con Pramac si estende fino alla Moto2, dove schiereranno per la prossima stagione due Kalex nella classe di mezzo per Tony Arbolino e Izan Guevara

Pramac Yamaha Garage
Credits: motogp.com

Proprio sul fronte Pramac, Oliveira ha avuto un buon primo impatto anche con il loro staff.

Si ha ovviamente una prima sensazione molto strana a lavorare con un team che finora avevi visto solo attorno nel paddock e alcune volte in televisione. Conoscere le loro persone è stato ovviamente un piacere e sono felice di essere in questa squadra, credo che saremo un team molto forte.

Il primo approccio sulla M1: “La frenata è diversa”

Quello di Miguel Oliveira, l'unico ad aver potuto parlare (Jack Miller è sotto contratto con KTM fino a fine anno, ndr), è un cambio epocale. Nelle sei stagioni corse dal portoghese in MotoGP, il 2025 sarà la prima su una moto con un motore in linea. Oliveira, tra KTM e Aprilia, ha sempre avuto a che fare con motori V4: “È veramente diversa rispetto a ciò a cui ero abituato” è la prima dichiarazione del #88 riportati da Crash.net. Nonostante ciò, Oliveira è rimasto comunque contento del feedback datogli dalla moto: “È una moto prevedibile, tutto sommato, il che è importante: è molto amichevole, ma vogliamo un prototipo che vada forte”. L'unica critica nei confronti della M1 è riguardo la frenata, come il pilota stesso spiega: “La frenata in particolare è veramente diversa rispetto a quello che avevo provato finora: è proprio lì che vorrei migliorare, soprattutto nella stabilità della moto in staccata”.

Andrea Mattavelli

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