A Melbourne la fortuna, a Sakhir Sebastian Vettel. La vittoria nel Gran Premio del Bahrain è un capolavoro di gestione delle gomme da parte del campione di Heppenheim, che oltre ogni aspettativa riesce ad allungare all'inverosimile il suo secondo stint con gomme soft risparmiandosi la seconda sosta e traendo in inganno la Mercedes. Nessuno come Vettel riesce infatti a guidare per ben 40 giri con le gomme soft, mentre Bottas e Hamilton aspettavano infatti il secondo pit stop per passare al comando e confezionare così una doppietta tanto preziosa quanto inaspettata; quando i due piloti delle frecce d'argento capiscono che Vettel non si fermerà più ecco che Bottas si lancia all'inseguimento disperato della rossa numero 5, tentando però l'attacco definitivo solo all'ultimo giro. Il sorpasso però semplicemente non riesce perchè la prestazione di oggi di Vettel è stata una perla confezionata con pregevole maestria, l'arte di un fenomeno messa su pista, una grazia sul pedale del gas curva dopo curva che gli ha permesso di conservare le gomme quel tanto per arrivare in fondo precedendo Bottas sul traguardo di pochi metri. 

Un meraviglioso successo in una giornata a due facce per la Scuderia, che perde per ritiro Kimi Raikkonen costretto a fermarsi in pit lane per un problema durante il secondo pit stop. Il finlandese riparte in anticipo quando la sua gomma posteriore sinistra non è stata ancora cambiata e travolge un meccanico che stava procedendo alla sostituzione e verrà trasportato al centro medico del circuito. Non ci sono ancora informazioni chiare nè comunicati ufficiali della squadra circa il le sue condizioni, ma a giudicare dai replay pare pressoché certa la frattura di tibia e perone. E' proprio uno dei meccanici ad andare sul podio per ritirare il trofeo dei costruttori, là dove accanto a Vettel ci sono un incerto Bottas e un rabbuiato Hamilton, al quale la squadra ha addirittura sacrificato la strategia per propiziare la vittoria di Bottas. 

"Questo Gran Premio conferma che la Scuderia ha un'ottima monoposto, una squadra solida e due piloti in gran forma, ma dimostra anche quanto vicini e forti siano i nostri avversari", così commenta il presidente Marchionne la prestazione in Bahrain, ricordando al tempo stesso quanto lungo e difficile sia il campionato. Se da un lato il passo gara della Ferrari ha confermato la bontà del progetto e la gentilezza della vettura sulle gomme, ha impressionato al tempo stesso il rendimento della Mercedes con gomma media (la loro mescola preferita). Bottas e Hamilton hanno infatti costantemente girato su tempi più veloci delle Ferrari per tutta la seconda parte di gara quando le rosse calzavano le soft, più performanti. Un tema questo che durerà crediamo per tutta la stagione sulla falsariga di quanto accaduto nel 2017 anche se con una Ferrari più vicina come tempi e prestazioni. 

Si torna in pista già la settimana prossima in Cina; un altro circuito 'vero', molto veloce e tecnico in cui le doti di aerodinamica e scorrevolezza saranno più importanti che mai al netto del meteo che regala sempre sorprese. 

Stefano De Nicolo'