Felipe Drugovich, soddisfatto dopo il primo test in IndyCar.
Credits: Aston Martin Aramco F1 team Official website

È stata una settimana intensa per diversi team del mondo IndyCar. In particolare, Chip Ganassi Racing e Andretti Global sono scesi in pista a Barber, in Alabama, effettuando una giornata di test in cui hanno messo al volante due rookies: Felipe Drugovich e Jamie Chadwick. Difficile per entrambi trovare un posto in ottica 2025, ma i buoni risultati ottenuti possono essere comunque un buon biglietto da visita in ottica futura. 

Drugovich e Chadwick al lavoro per il futuro

Il campione F2 del 2022 ha così iniziato a far sentire il proprio nome anche al di là dell’oceano. Il veloce brasiliano al momento svolge il ruolo di terzo pilota in seno al team Aston Martin. Una posizione importante, certamente, ma che in questi due anni gli ha concesso ben poche occasioni per mettere in mostra il proprio talento in pista. Ecco allora che il test sul tracciato poco distante da Birmingham, sulla Dallara #11 del team Ganassi, può avere una valenza particolare in vista del futuro. E Drugovich lo ha sfruttato bene, girando con buona regolarità nel corso dei più dei 110 giri effettuati. Miglior tempo, per lui, in 1:07.631, poco distante dal miglior crono fatto segnare dal campione in carica Palou in un test poco tempo prima. Il brasiliano ha impressionato il team Ganassi per la sua costanza e per la resistenza fisica su un tracciato altamente impegnativo da questo punto di vista, tanto che il direttore delle performance Chris Simmons ha dichiarato di avere il nome di Felipe al primo posto in caso di necessità.

È stata una grande giornata. All’inizio ho dovuto prendere confidenza con una macchina che è completamente diversa da tutte quelle che ho guidato fino ad ora. Nel pomeriggio ho potuto mettere più treni di gomme soft, facendo anche diversi cambi di set-up. Penso che sia andato tutto molto bene, e che in futuro potrò avere l’occasione di correre con il team. 

Diversa è certamente la situazione di Jamie Chadwick. L’inglese ha già da tempo messo nel proprio mirino la IndyCar, e da due anni prende parte con il team Andretti alla IndyNXT, la categoria propedeutica, in cui ha potuto fare tante esperienze, soprattutto sugli ovali, tipologia di pista totalmente nuova per lei. Anche lei, come Drugovich, ha fatto una ottima impressione sugli uomini del team Andretti Global, che tengono comunque monitorate le sue prestazioni ormai da diverso tempo. La strada per portare la seconda pilota inglese dopo Katherine Legge in IndyCar pare ancora lunga, ma le basi sembrano essere state gettate. 

Abbiamo scelto Barber per le sue peculiari caratteristiche e per la grande intensità fisica che richiede. Sono contenta di come sono andate le cose, anche se inizialmente ho dovuto abituarmi alla maggior forza richiesta dallo sterzo e dalla grande quantità di carico aerodinamico sviluppato rispetto alle monoposto a cui sono abituata. Sono contenta di aver effettuato questo test, che mi ha dato la possibilità di capire bene le aree in cui devo lavorare. Credo di aver fatto un altro passo importante.

Credits: Jamie Chadwick official FB page
Jamie Chadwick in azione a Barber

Rossi alla corte di Carpenter insieme a Rasmussen

Mentre Ganassi e Andretti effettuano i test post stagionali a Barber, Ed Carpenter Racing si sta riorganizzando alla grande in vista del 2025. Sarà Alexander Rossi a pilotare la #21 lasciata libera dall’olandese Rinus Veekay. L’americano, fuoriuscito da McLaren e vincitore a Indy nel 2016, andrà a fare coppia con Christian Rasmussen, che dovrà capitalizzare l’esperienza fatta nel corso della sua stagione da rookie, certamente valutabile come buona.

Credits: IndyCar Official website
Alexander Rossi, da Arrow McLaren a Ed Carpenter Racing

 

E’ molto importante per tutto il nostro team non solo dare il benvenuto ad Alex, ma anche rinnovare la nostra fiducia in Christian. Voglio anche ringraziare Rinus per il grande lavoro svolto con noi, e sono certo che il suo futuro sarà brillante. Per quanto riguarda la nostra squadra, con la nuova line-up e le altre partnership che annunceremo tra poco, non vediamo l’ora che il 2025 inizi. 

Ma il team canadese non si è rinnovato solo sotto l’aspetto dei piloti. Ad affiancare il patron Ed, infatti, ci sarà anche il businessman Ted Gelow, padrone di Heartland Food Products Group, che diventerà co-proprietario, dando così una ulteriore linfa alla squadra. Inoltre, è stato ufficializzato il ridimensionamento dell’impegno in pista dello stesso Ed Carpenter, che nel 2025 prenderà parte solo alla 500 Miglia di Indianapolis. 

Nicola Saglia