Incredibile a dirsi, ma nella iper-tecnologica Formula 1 odierna può ancora capitare di commettere errori...da principianti. E non è accaduto ad un pilota oppure a un team, magari perché sotto pressione nelle fasi concitate del week-end: a combinarla grossa in Cina è stata infatti la stessa Direzione Gara, colpevole di aver sventolato la bandiera a scacchi con un giro di anticipo! Il fattaccio è avvenuto al termine della tornata 55, quando il commissario addetto a dare il segnale di fine gara ha abbassato al passaggio del sorpreso Lewis Hamilton la bandiera, ignorando che in realtà al termine della gara mancasse ancora un giro. Lo stesso Hamilton ha chiesto lumi via radio al proprio box, salvo poi proseguire per la tornata finale, imitato in questo senso da tutti gli altri piloti. Se non fosse che, una volta data la bandiera a scacchi in anticipo, il regolamento preveda che la gara venga accorciata addirittura di...due giri.

La classifica è stata quindi stilata tenendo conto delle posizioni maturate al termine del giro 54, rendendo vano dunque il sorpasso effettuato da Kobayashi ai danni di Bianchi, avvenuto proprio nella tornata conclusiva. Per fortuna dei commissari non vi sono state altre variazioni nella classifica, ma pensate se una manovra analoga fosse avvenuta nelle posizioni valevoli per i punti: le polemiche sarebbero state infinite. Al momento, la Caterham non sembra essere intenzionata a presentare reclamo per la diciassettesima posizione ingiustamente "sottratta" a Kobayashi, anche perché nella battaglia tra Caterham e Marussia il miglior piazzamento finora ottenuto è stato un tredicesimo posto. Ma un episodio del genere dovrebbe servire magari da insegnamento a certi "solerti" Commissari FIA, sin troppo attenti a punire la seppur minima infrazione commessa dai vari piloti: errare humanum est...

Marco Privitera

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