Per questo motivo, al termine della giornata di ieri, i giri portati a termine dal pilota spagnolo sono stati davvero pochi: solo ventinove. La power unit smontata, inoltre, sarà portata in Giappone per essere sottoposta ad ulteriori indagini, in modo da poter valutare l’entità del danno e soprattutto di correggerlo in vista della nuova stagione ormai alle porte.

Secondo il capo F1 Honda, Yusuke Hasegawa, il problema potrebbe derivare da un’errata progettazione del serbatoio dell’olio. Se così fosse, oltre a dover ridisegnare il pezzo, potrebbero nascere ulteriori complicazioni: in particolare si dovrebbero apportare modifiche anche sulla power unit e di conseguenza anche sulla MCL32.

Anche nel corso della seconda giornata di test i problemi non sono finiti. Al posto di Fernando Alonso è sceso in pista Stoffel Vandoorne, ma la situazione non è assolutamente cambiata. Il belga, infatti, dopo soltanto 29 tornate è stato costretto a fermarsi, a quanto pare per un problema di natura differente rispetto a quello accusato ieri dal suo compagno di squadra.

Tutto ciò fa dunque pensare che sulla nuova McLaren ci sia ben più di un problema, il che potrebbe portare non poche difficoltà al team. Dopo i piccoli passi in avanti effettuati lo scorso, adesso la scuderia di Woking rischia di vedere vanificati gli sforzi sin qui profusi per ritornare ad essere competitiva.

Carlo Luciani

 

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