A volte non è necessario essere stato un campione dal punto di vista dei risultati ottenuti in pista, per ottenere affetto ed ammirazione da parte degli appassionati di Formula 1. A volte, come nel suo caso, è sufficiente rivelarsi un campione soprattutto di simpatia. Stiamo parlando di Taki Inoue, 18 gare disputate a metà degli anni '90, salito alla ribalta per la sua insolita e curiosa propensione agli incidenti con...la safety car. Una volta smessi i panni di pilota, ha saputo trasformarsi in una sorta di...celebrità su Twitter, grazie ai suoi commenti spesso irriverenti ed esilaranti sugli attuali protagonisti del Mondiale. Al punto da riuscire a guadagnarsi l'opportunità di salire nuovamente su una monoposto della massima formula, anche se solo per un test: è accaduto proprio lo scorso mercoledì sul circuito del Paul Ricard, quando Inoue ha avuto l’opportunità di tornare a guidare una vettura di Formula 1 grazie alla Lotus, che gli ha messo a disposizione la E20 con cui il team inglese ha disputato la stagione 2012. "Non solo - ci dice nel paddock di Monza, dove è impegnato in veste di talent scout per il team Euronova di Auto Gp - si trattava della macchina con cui Raikkonen ha vinto ad Abu Dhabi, mica una qualsiasi...". Gli chiediamo com'è andata, e lui non esita a mostrarci i propri gomiti che recano evidenti segni del contatto contro i bordi dell'abitacolo: "Purtroppo non sono più magro come una volta...". Forse poco veloce in pista, ma sicuramente un genio della comunicazione. Al punto da non esitare ad auto-definirsi "il pilota più lento nella storia della Formula 1". Un maestro di auto-ironia: ecco la sua biografia.

Takachicho Inoue nasce il 5 settembre 1963 a Kobe, figlio di un ricco magnate delle slot machine.

La sua carriera come pilota comincia nel 1985, quando partecipa ad alcune gare della Fuji Freshman Touring Car giapponese, rimanendo in questa categoria anche nella stagione 1986 prima di partire alla volta dell’Inghilterra, dove frequenta nel 1987 la Jim Russell Racing School.

L’esperienza non si rivela facile per Inoue, sia per la sua scarsa padronanza dell’inglese che per la mancanza di conoscenza delle piste, ma soprattutto in seguito al fatto che non era mai salito prima su una monoposto.

Riesce comunque ad ottenere per la stagione 1988 un sedile per partecipare al campionato inglese di Formula Ford 1600 con la David Sears Motorsport, con cui disputa 25 gare; per l’anno successivo tenta di salire in Formula 3, ma il team con cui aveva raggiunto un accordo gli chiede ben 625.000 $, facendolo optare quindi per un ritorno alle corse in Giappone.

Dal 1989 al 1993 disputa il locale campionato di Formula 3, migliorando ad ogni stagione il suo risultato finale. Nel 1992 ottiene come migliore risultato un quarto posto e conclude l'annata al 10° posto con sei punti, mentre nella stagione successiva termina nono assoluto guidando una Dallara 393 Mugen.

Nel 1994 riesce a tornare nuovamente a correre in Europa in Formula 3000 con il team Supernova, in coppia con il pilota italiano Vincenzo Sospiri. Alla guida di una Reynard 94D Cosworth non riesce ad ottenere punti, mentre il suo compagno Sospiri lotta per il titolo sino al termine della stagione.

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