Credits: McLaren / X.com
Credits: McLaren / X.com

Il Mondiale di Formula 1 2024 non si corre solo in pista e nelle ultime settimane ha vissuto anche il “caso” delle ali flessibili: McLaren e Mercedes erano finite nel mirino della Red Bull e della Ferrari per la conformazione delle loro ali anteriori e dopo Monza erano andate a chiedere chiarimenti alla FIA che però, con un comunicato pubblicato il martedì dopo il GP Italia, ha confermato che McLaren e Mercedes sono in regola sulle ali così come tutti gli altri team.

Gli eventi precedenti e il comunicato FIA

L'argomento non è nuovo ed era stato riproposto varie volte nel corso degli ultimi anni. In questa stagione le prime polemiche erano scoppiate al GP Canada quando Christian Horner aveva destato più di qualche sospetto sulla Mercedes, con tanto di botta e risposta tra lui e Toto Wolff. Poi i sospetti si sono allargati alla McLaren dato l'enorme passo in avanti fatto dalla scuderia di Woking nelle ultime gare e le camere on-board a Monza hanno messo ulteriori nubi sull'oscillazione delle ali di McLaren e Mercedes.

La FIA ha ricominciato a monitorare dal GP Belgio i movimenti delle ali anteriori con delle telecamere che venivano installate sulle monoposto nelle prove libere per raccogliere dati e verificare se gli attuali test di flessioni fossero ancora adatti allo scopo. In ogni caso la Federazione non avrebbe imposto cambiamenti regolamentari già da questo Mondiale, bensì dal 2025, in quanto l'ala anteriore è una delle parti più impegnative da controllare per via della ricerca ossessionata da parte degli ingegneri di guadagnare più efficienza aerodinamica in ogni area possibile.

Di seguito il comunicato pubblicato dalla FIA dopo il weekend di Monza e riportato da motorsport.com:

La FIA esamina le ali anteriori a ogni evento con numerosi controlli (conformità delle superfici, conformità delle deflessioni) rispetto al regolamento tecnico di F1 pertinente. Attualmente tutte le ali anteriori sono conformi al regolamento 2024. A partire dal Gran Premio del Belgio, la FIA ha acquisito ulteriori dati durante le sessioni FP1 e FP2 per valutare i comportamenti dinamici attraverso una videocamera richiesta dalla FIA che riprende aree dell'ala anteriore non visibili attraverso le telecamere ufficiali della FOM. Ciò continuerà almeno fino a Singapore, per garantire che tutti i team utilizzino la telecamera FIA su diversi tipi di tracciato (basso, medio, alto e altissimo carico). Questo garantirà un'ampia base di dati che consentirà alla FIA di tracciare un quadro il più possibile oggettivo della situazione e di quantificare le differenze tra i vari modelli dinamici osservati in pista.

Christian Horner Box Red Bull Formula 1 2024
Credits: formula1.com

Horner duro: “Regole chiare, la FIA risolva il problema”

Una risposta che probabilmente non spegnerà del tutto le polemiche riguardo a McLaren e Mercedes, soprattutto per quanto concerne un box Red Bull che non vince da 6 gare. Lo stesso Horner, dopo la fine della gara, ha rilasciato ai giornalisti le sue sensazioni sul caso delle ali flessibili, togliendosi anche il classico “sassolino” dalla scarpa:

Le regole sono molto chiare, per questo credo che la Federazione abbia un problema. Ci sono alcuni team che superano le verifiche senza problemi ma poi bisognerebbe guardare anche al resto del regolamento. Se ricordate, anche nel 2021 all'incirca a Baku ci fu un cambio di rotta sulle ali anteriori e anche se avevamo passato i test a riguardo si parlava tanto dell'elasticità dei materiali.Abbiamo fiducia che la FIA sarà in grado di risolvere la questione, altrimenti dovremo lavorare anche noi per migliorare in quella direzione.

Insomma, si vede la stuzzicata all'ex-Ferrari Nikolas Tombazis e alla squadra tecnica della Federazione che nel 2021 aveva inasprito i controlli sull'ala della RB16 in seguito proprio alle segnalazioni della rivale Mercedes. A differenza di allora, l'ingegnere greco e la delegazione non sembrano voler optare per cambiamenti regolamentari a stagione in corsa, una linea condivisa dai vertici della FIA.

Di certo il loro comunicato, insieme alle proteste fatte da Red Bull e Ferrari sono solo l'ultimo capitolo di una battaglia che si percorre fuori dalla pista e che potrebbe indirizzare la fase finale del Mondiale di Formula 1. A noi non resta solo che seguire le evoluzioni che susseguiranno nelle prossime tappe.

Andrea Mattavelli