Ducati GP24, fin qui dominatrice della top class
Ducati GP24, fin qui dominatrice della top class | Credits: MotoGP (via Facebook)

Siamo giunti all'ultimo capitolo delle pagelle di metà stagione della MotoGP. Come da tradizione, ecco che a chiudere troviamo quelli che fin qui sono stati i primi della classe, Ducati Factory e Pramac Racing, i due team equipaggiati con l'ultimo gioiello della Casa di Borgo Panigale, la Desmosedici GP24

Factory-Bagnaia, il binomio che fa la differenza: voto 9 (con riserva)

Primo posto nella classifica piloti e in quella dei team [oltre a quella dedicata ai costruttori, ndr]: classifiche alla mano, la prima metà di stagione di Ducati Factory sta rispettando quelle che erano le aspettative della vigilia. Un 2024 che - almeno in pista - non può che definirsi estremamente soddisfacente per il team ufficiale di Borgo Panigale, ancora una volta punto di riferimento dell'intera griglia. 

Tuttavia, non si può dire lo stesso della gestione dei piloti, attuali e soprattutto futuri: come sappiamo, alla fine a vincere è stato Marquez, che affiancherà Bagnaia a partire dalla prossima stagione, ma restano parecchi interrogativi sulle modalità con cui si è arrivati a questa conclusione dopo settimane di speculazioni e indiscrezioni. Difficile dire se la scelta finale sia stata quella giusta - ai posteri l'ardua sentenza -, ma quel che è certo è che Ducati avrebbe potuto (e dovuto) gestire meglio la situazione.  

Ma torniamo alla pista, dove a dettare legge è sempre Francesco Bagnaia (voto 9.5), leader del Mondiale, nonostante tutto - e tutti. Il Campione del Mondo in carica ha saputo reagire al meglio dopo un inizio di stagione complicato, ricucendo il gap gara dopo gara e arrivando alla pausa davanti al rivale Jorge Martin. Il tutto condito da un filotto di 4 vittorie consecutive nelle gare domenicali [Montmelò, Mugello, Assen e Sachsenring, ndr]: un'impresa che in MotoGP finora era riuscita solamente a Valentino Rossi e Marc Marquez, non proprio due piloti qualsiasi… 

Una prima parte di stagione buona anche per Enea Bastianini (voto 7), in netta ripresa dopo un 2023 da incubo. La ‘Bestia’ è tornata, così come lo sono le sue proverbiali seconde metà di gara (da incorniciare quella della gara del Mugello); purtroppo, però, queste non bastano per compensare i problemi in qualifica, che lo costringono a dover rimontare, estromettendolo - di fatto - dalla lotta per le posizioni che contano.

Pramac e Martin uniti… da separati in casa: voto 8

Dall'ufficiale passiamo ai “separati in casa”: parliamo di Pramac Racing, alla sua ultima stagione in qualità di team satellite Ducati dopo vent'anni di sodalizio (e di successi). La squadra di Paolo Campinoti ha iniziato il 2024 nel migliore dei modi, riprendendo da dove ci aveva lasciati lo scorso anno. Sarà difficile, tuttavia, riconfermarsi Campioni a livello di Team, ma tutto è possibile.

Lo sa bene Jorge Martin (voto 8-), in netta crescita rispetto al 2023. Lo spagnolo in questa prima metà dell'anno si è dimostrato molto più consistente rispetto al passato, portando a casa punti preziosi e risultati di rilievo anche in weekend non particolarmente favorevoli. Tuttavia, è evidente che la mancata promozione nel team ufficiale lo abbia destabilizzato: nelle ultime gare, infatti, ‘Martinator’ è apparso sempre più nervoso, commettendo errori clamorosi [come la caduta al Sachsenring, ndr], che gli sono costati la leadership nel Mondiale. Ma quel che è stato è stato e ora è tempo di cambiare pagina per chiudere al meglio l'ultima stagione in Pramac (e in Ducati). 

Dall'altra parte del box ecco che troviamo Franco Morbidelli (voto 7 di incoraggiamento), alle prese con l'adattamento alla Ducati dopo gli anni difficili in Yamaha. Un percorso reso ancora più complicato dal brutto incidente di Portimao di febbraio, che lo ha costretto a saltare i test pre-stagionali. ‘Morbido’, però, non si è mai dato per vinto e pian piano sta iniziando a trovare la quadra: le ultime gare hanno dato segnali incoraggianti, che fanno ben sperare in vista della seconda metà della stagione. 

Giorgia Guarnieri

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