Il "crash-gate" di Singapore è solamente un brutto ricordo per Nelsinho Piquet, che in queste ultime settimane sta davvero vivendo un "magic moment". Da una parte la concreta possibilità di conquistare il titolo mondiale in Formula E, dall'altra l'opportunità di gareggiare in America nella Indy Lights (una sorta di Gp2 della Verizon Indycar Series).

Il brasiliano ex-Formula 1, infatti, durante questo fine settimana è stato chiamato dal team Carlin per sostituire Max Chilton, impegnato nella 24 Ore di Le Mans, sul circuito di Toronto. Il figlio d'arte, sin dal momento dell'annuncio, ha mostrato tutto il suo interesse verso la categoria a dispetto dell'età non più adatta, forse, per una serie propedeutica: "Per me è una grande opportunità. Si corre in monoposto su un circuito stradale, e penso che possa essere un buon allenamento per i riflessi in vista di Londra. Sono un racer, non mi interessa se sono in una Formula Ford o altro, non ho alcun problema di ego pensando che la gente non si aspetti di trovarmi al volante di quelle macchine, semplicemente mi piace correre".

L'esperienza in Indy Lights è stata però caratterizzata da un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi e che ha visto come involontario protagonista proprio il pilota brasiliano. Dopo essere scattato dalla pole position, Piquet al giro numero 13 è stato messo fuori gioco dal più giovane connazionale RC Enerson, il quale nel tentativo di superarlo lo ha colpito allla ruota posteriore, impennandosi e prendendo il volo, per poi arrestarsi contro le barriere dopo aver strisciato contro le protezioni. Ritiro per entrambi, anche se soprattutto Enerson ha potuto tirare un grosso sospiro di sollievo per il rischio scampato, in un incidente avvenuto nello stesso punto e con una dinamica assai simile a quella che nel 1996 costò la vita al povero Jeff Krosnoff.

Anche gara 2 non è stata fortunata per Nelson Piquet Jr., costretto al ritiro dopo 19 giri: ma adesso, per lui arriverà l'appuntamento più importante della sua carriera, quando nel fine settimana di Londra avrà la possibilità di essere il primo campione del mondo nella storia della Formula E.

Vincenzo Buonpane

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