Per la prima volta nella storia la Formula 1 è sbarcata in Arabia Saudita, sull’anomalo tracciato di Jeddah. Costruito in fretta e furia, con gli operai ancora a lavoro a ridosso delle attività in pista, il circuito saudita si presenta come un cittadino ad elevata velocità media. La presenza di muri a ridosso della carreggiata non lascia inoltre spazio ad errori. Ne sa qualcosa Charles Leclerc, che ha terminato la sua giornata di prove libere contro le barriere.

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LECLERC A MURO A FINE GIORNATA

Nonostante le incognite e le insidie rappresentate dal tracciato di Jeddah, le prime due sessioni non hanno riservato grosse sorprese. A rovinare la festa ci ha pensato il monegasco, che sul finire della seconda sessione di libere è finito a muro. Il ferrarista è andato a sbattere violentemente in curva 22, distruggendo la sua Ferrari. Il pilota è stato poi portato al centro medico per i controlli di rito, ma fortunatamente non ha accusati particolari problemi.

Bisognerà però valutare i danni riportati dalla sua monoposto, sulla quale bisognerà controllare anche l’integrità del telaio.

I PILOTI PROMUOVONO LA PISTA

Dopo aver espresso critiche in merito alla politica saudita in materia di diritti umani, lanciando messaggi importanti come quello di Vettel (che ha organizzato una gara di kart per sole donne), i piloti hanno anche manifestato il piacere di correre su questo tracciato.

Lo stesso quattro volte iridato ha dichiarato come quello di Jeddah sia un circuito molto divertente, nonostante la giornata non semplicissima chiusa soltanto con il sedicesimo tempo al termine della seconda sessione di libere.

Gli fa eco Fernando Alonso, che ha confermato il trend del Qatar, confermandosi molto veloce anche in Arabia Saudita ed affermando come sia rimasto sorpreso dal buon grip della pista.

Dello stesso parere anche Lewis Hamilton, che ha chiuso la prima giornata di pista al top, confermandosi il più veloce sia nel primo che nel secondo turno di prove.

Insomma, un tracciato divertente, che fino ad ora però non ha riservato particolari sorprese. Ma chissà che queste non possano arrivare a partire da domani, data la particolare conformazione della pista che lascia col fiato sospeso ad ogni curva.

Carlo Luciani