F1 | GP Austria: Ferrari torna a podio con Vettel, Raikkonen non va oltre il 5° posto
Analizzando il weekend austriaco, che gli ha permesso di consolidare la leadership nel Mondiale, con il vantaggio sul diretto rivale Lewis Hamilton salito ora a 20 punti, Vettel ha dichiarato con un filo di amarezza: “Sento che avrei potuto vincere e non l’ho fatto, non sono del tutto contento anche se abbiamo ottenuto un buon risultato. Mi hanno detto che Valtteri aveva un problema e per questo ho iniziato a spingere. Sarebbe bastato un giro in più, come in Russia. La macchina si è comportata meglio nel secondo stint di gara con le supersoft”.
Vettel inoltre ha esternato il proprio punto vista sul discusso scatto al via che ha visto protagonista proprio il vincitore Bottas: “Secondo me c’è stato jump start (le immagini mostrano però come il finlandese della Mercedes sia rimasto entro il margine di tolleranza previsto in quei casi, ndr). Dalla mia visuale sembrava evidente, ma non tocca a me decidere”.
Kimi Raikkonen invece, partito dalla terza piazzola, non è andato oltre il quinto posto finale: “Nella prima parte di gara abbiamo avuto qualche difficoltà con il bilanciamento della macchina. Con il primo set di gomme ho faticato all’inizio, ma successivamente la situazione è migliorata. Con il secondo set è andata meglio: eravamo veloci, ma ero troppo indietro per cercare la rimonta. Nonostante l'usura i tempi restavano buoni e sentivo la macchina ben bilanciata. Nel complesso non è stato un fine settimana semplice”.
Sul finlandese si è espresso in mattinata il Presidente della Ferrari Sergio Marchionne, giunto in Austria per sostenere il team: “Vogliamo molto bene a Kimi, ma deve lavorare ancora e migliorare. Vogliamo vincere il campionato, in particolare quello Costruttori, quello che interessa soprattutto alla Ferrari”.
Parola chiare ed eloquenti, che non ammettono fraintendimenti, quelle rilasciate da Marchionne. Per giocarsi un'eventuale riconferma in quel di Maranello, Raikkonen dovrà portare punti pensanti alla causa del Cavallino, come sta facendo (ottimamente) il connazionale Bottas in Mercedes.
Piero Ladisa
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