La Yamaha Mt-09 MY2020 non subisce grandi cambiamenti rispetto alla 2019 se non per le nuove colorazioni, ma sulla nostra rubrica On The Road non poteva mancare questo test. Veloce, agile, con tanta coppia per ripartire da semafori o tornanti stretti, il 3 cilindri della casa di Iwata rende qualsiasi percorso divertente e facile.

SANTA MT!

Quando nacque il segmento MT, in Yamaha erano ancora convinti che la serie FZ sarebbe stata quella con maggior successo di mercato. Di FZ6, FZ8 e soprattutto della magica FZ1 con motore 20 valvole ne sono state vendute tante, ma il look cosi standard penalizzava quel segmento di moto, che aveva quindi bisogno di un restyling. Nacque quindi la serie MT, in principio con la 03 (650) e con la mostruosa 01 (bicilindrico da 1.670 cc). Poi, ad Iwata, si sono chiesti se non fosse il caso di ampliare la gamma: così nacque la Yamaha Mt-09, in questo test nella versione MY2020.

RIVOLUZIONE A TRE

Il tratto caratteriale che discostra principalmente la serie MT da quella FZ èYamaha Mt-09 MY2020 2 proprio il motore: le FZ seguivano la tradizione del 4-in-linea giapponese, mentre le MT portavano su strada tutti motori diversi. La Mt-09 infatti vanta un tricilindrico parallelo di ben 847 cc, in grado di erogare 115 cavalli. Potrebbero non sembrare molti, ma dai motori 3-in-linea si può tirare fuori una coppia motrice che fa dimenticare l’assenza di altri 20 cavalli. Ed infatti la Mt-09 come spunto ha poco da invidiare anche a moto con cubatura maggiore, permettendo di uscire dalle curve con una pastosità e fluidità che poche altre moto concedono.

LO STERZO DA CITTA’...

Per quanto avrei gradito un ammortizzatore di sterzo nella gita fuori porta, quella a passo “garibaldino”, in città sono rimasto stupito dell’agilità della Yamaha Mt-09 MY2020. Parliamo di una moto con dimensioni ciclistiche da vera supernaked, quindi teoricamente pavè cittadino e traffico non dovrebbero essere troppo di suo gradimento. Ma lo sterzo largo e la postura che ricorda un supermotard rendono inaspettatamente agile e rapida la Mt-09, garantendo un angolo di movimento che permette di destreggiarsi anche nel caotico traffico di Roma.

... E LA COPPIA DA TORNANTIYamaha Mt-09 My2020 3

Nel fuori porta però si capisce quanto possa rendere la media di Yamaha. Uscire dai tornanti in seconda o anche in terza marcia è un gioco da ragazzi per questo motore, che ha un’inieizione elettronica veramente messa a punto. Nessuno strattone, nessun sussulto: basta puntare l’anteriore e la Mt-09 seguirà esattamente la direzione indicata. Unico appunto va fatto sul Quickshifter, che sotto i 5000 giri motore tende ad essere molto rumoroso e anche un po’ “cattivo” con il cambio. Problema che si risolve cambiando dai 6000 giri in su, dove la logica di intervento si sposa perfettamente con la spinta del propulsore.

LE CONCLUSIONI

In definitiva, la Yamaha Mt-09 MY2020 conferma quanto di ben fatto su tutta la serie MT, anche se qualche cavallo in più potrebbe fare comodo a questa moto, soprattutto intorno ai regimi più alti. Per intenderci, il kit sospensioni-telaio è fatto talmente tanto bene da sembrare sovradimensionato per queste potenze. Stesso dicasi per le mappature, dove la 1 è la più divertente mentre la STD la più lineare. La prima cosa da fare appena usciti dal concessionario? Un terminale di scarico che regali alla media di Yamaha un suono degno delle sue prestazioni.

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Alex Dibisceglia