Durante lo scorso week-end, sul circuito di Spielberg gli appassionati di motori hanno potuto di nuovo assaggiare la Formula 1 di un tempo, grazie alla parata storica che ha visto come protagonisti tanti ex-piloti austriaci al volante di splendide vetture del passato.

Tra di essi, particolarmente significativa la presenza di Niki Lauda: il tre-volte campione del mondo si è infatti rimesso al volante della Ferrari 312T, monoposto con cui l’austriaco corse nel 1976 e fu protagonista al Nurburgring del terribile incidente che per poco non gli costò la vita.

Lauda ha dichiarato ai microfoni di Sky dopo essere sceso dalla monoposto: “Ringrazio ancora il Commendatore per questa fantastica macchina”.

Oltre a Niki in pista si è visto anche Gerhard Berger, prima sulla Ferrari del 1988 con cui vinse a Monza, poi sulla Lotus 1970 che fu di Jochen Rindt; l'austriaco si è lasciato andare ad un commento divertente sul giro d’onore “ Una gara equilibrata. Marko ha un occhio solo, Lauda ha un orecchio solo e io ho solo un braccio (per un incidente sugli sci). Mark è svantaggiato mentre Niki aerodinamicamente è messo molto meglio di noi”.

Helmuth Marko ha invece guidato la BRM P160 con la quale fu protagonista nel Mondiale 1972, anno sfortunato per l'attuale consulente Red Bull, visto che fu vittima del terribile incidente di Clermont Ferrand che mise fine alla sua carriera di pilota.

Oltre a loro, sono scesi in pista anche altri ex-protagonisti austriaci del Mondiale di Formula 1: Dieter Quester al volante della Surtees TS16, Karl Wendlinger sulla Sauber C14, Christian Klien sulla prima Red Bull, Patrick Friesacher sulla Minardi del 2005 e Alex Wurz che ha corso sulla Benetton del 1998.

La Red Bull, quindi, non solo ha riportato il Gran Premio d’Austria in Formula 1 ma ha anche saputo regalare un piccolo pezzo di quella storia che manca terribilmente agli appassionati del Circus.

Chiara Zaffarano

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