A Jerez è avvenuta la cerimonia dedicata a Jorge Lorenzo che da oggi è ufficialmente una MotoGP Legend. A marzo era stato annunciato il suo ingresso nella hall of fame del motomondiale oltre a quella di Max Biaggi e Hugh Anderson. Lo spagnolo sulla pista andalusa ha già una curva a lui dedicata e da oggi sarà per sempre tra le MotoGP Legend. Andiamo a rivivere le cinque gare più emozionanti del cinque volte iridato.

1. ESTORIL 2008: IL PRIMO SUCCESSO IN MOTOGP

Jorge Lorenzo si è presentato alla MotoGP rompendo completamente gli schemi della MotoGP degli ultimi anni. Tre pole position consecutive al debutto nella classe regina, secondo posto in Qatar, terzo posto a Jerez ed infine si arriva ad Estoril. Inizia il weekend con il dodicesimo posto lontano 2"6 da Casey Stoner campione del mondo in carica. Da quel momento in poi è stata una continua escalation verso la prima posizione. Quinta piazza nelle FP2, seconda posizione nelle FP3 fino ad arrivare alle qualifiche. Con il tempo di 1'35"715 si prende la pole position infliggendo oltre due decimi a Dani Pedrosa e quasi mezzo secondo al compagno di squadra Valentino Rossi.

Credits: motogp.com

In gara Jorge segue per metà gara Dani Pedrosa e Valentino Rossi, scollinato il tredicesimo giro il maiorchino si è messo in testa. Macinando giri veloci su giri veloci ha preso il largo con il solo Dani Pedrosa a reggere il passo e chiudere a 1"8 mentre Valentino Rossi, terzo nei restanti quattordici giri ha incassato 12". Così Jorge Lorenzo si è preso la prima vittoria in MotoGP, la prima di una lunga serie.

2. ASSEN 2013: IL RIENTRO LAMPO

Due titoli mondiali, 2010 e 2012, più tardi si arriva alla stagione 2013. La stagione per Jorge Lorenzo parte con tre vittorie e due podi nelle prime sei gare. Si arriva poi ad Assen, il maiorchino nel corso delle libere del giovedì (all'epoca la gara di Assen si correva ancora il sabato, ndr) su una pista al limite dell'impraticabilità a causa della pioggia caduta cade nel tratto veloce della pista procurandosi una frattura scomposta della clavicola sinistra (qui il video della caduta, ndr). Il volo in Spagna dove gli è stata inserita una placca ed il ritorno nella serata di venerdì ad Assen.

Dopo il warm up chiuso in settima posizione e l'ok dei medici Jorge Lorenzo decise di correre: "Bene, finalmente siamo qui, per correre. Nei primi giri del warm up ho sentito un sacco di dolore, soprattutto con la moto in accelerazione – spiega Lorenzo -. Ho pensato ad una rinuncia, ma per fortuna ho continuato e il dolore è diminuito giro dopo giro. Sono cresciuto adattandomi alla moto per non sentire dolore. Il problema sarà in gara quando dovrò sorpassare in frenata perchè non posso forzare troppo la spalla. Ho un buon ritmo e mi sento molto meglio nelle curve, ma ovviamente peggio che il giovedì. Ad ogni modo, ho deciso di correre”.

Credits: facebook.com/JorgeLorenzo

Il Maiorchino non era certo di poter finire la gara ma si era comunque posto un obiettivo importante: "Finire la gara sarebbe già una piccola vittoria per me, ma vorrei prendere almeno cinque punti o più, raccoglierne meno non varrebbe lo sforzo. Sono orgoglioso di me stesso per l’impegno in questi due giorni difficili dopo l’incidente e anche della mia squadra per il loro supporto". Alla fine i punti raccolti furono ben 11 che gli permisero di restare secondo nel mondiale alle spalle di Dani Pedrosa e davanti a Marc Marquez che a fine anno si aggiudicherà il titolo a Valencia.

3. MUGELLO 2016: LA VITTORIA AL PHOTOFINISH

Saltiamo di altri tre anni, i titoli mondiali in MotoGP nel frattempo sono saliti a tre con quello conquistato nel 2015. Inizia quella che sarà l'ultima stagione di Jorge Lorenzo in Yamaha, ed inizia con la vittoria in Qatar seguita dai secondi posti di Austin e Jerez e da una nuova vittoria a Le Mans. Jorge Lorenzo si presenta al Mugello da campione dlel mondo in carica e leader della classe MotoGP. Sulla pista toscana dove trionferà ben sei volte in carriera in MotoGP va in scena uno dei duelli più belli della storia della MotoGP. Jorge Lorenzo e Marc Marquez vanno in fuga e all'ultimo giro è solo una questione tra loro due.

L'ultimo giro parte con Jorge Lorenzo davanti a Marc Marquez il quale prova a infilarsi in "San Donato" ma finisce lungo e Jorge incrocia e si riprende la prima posizione. Marc nella variante "Materassi-Borgo San Lorenzo" si mette davanti ed esce per primo dal "Correntaio". A questo punto Jorge Lorenzo invece di attendere la staccata della "Bucine" si butta all'interno della "Biondetti1" Con la moto ad oltre duecento orari che salta sul cordolo interno. La moto si scompone, finisce largo nel cambio di direzione e Marc si rinfila prima del rettilineo che porta proprio alla "Bucine".

Credits: motogp.com

Qui, proprio come alla curva precedente Jorge Lorenzo molla i freni e si getta all'interno sul cordolo rischiano il contatto e di finire a terra. Marc resiste ed esce per primo dall'ultima curva. Sembra fatta ed anche il muretto Honda è pronto a festeggiare ma grazie alla scia Jorge Lorenzo si prende la vittoria per soli 19 millesimi di secondo.

4. VALENCIA 2016: L'ULTIMO ASSOLO COI TRE DIAPASON

Come detto quella del 2016 è stata l'ultima stagione di Jorge Lorenzo in Yamaha che dopo l'annuncio del suo passaggio in Ducati è stata, per usare un eufemismo, travagliata. Prestazioni opache e pochissimi podi, fino almeno all'ultima gara di Valencia. In questa occasione Jorge Lorenzo ha espresso tutto il meglio di se, un weekend dominato da inizio alla fine. Forse la vittoria in gara non è nemmeno stato il più più alto del weekend, perchè nel sabato Jorge Lorenzo in qualifica ha mostrato tutto il suo talento ed il feeling che aveva con la M1.

Nel Q2 segna il tempo di 1'29"401, sei decimi più veloce del record della pista, già suo dell'anno precedente. Ma soprattutto distacca Marc Marquez, secondo di oltre tre decimi e Valentino Rossi suo compagno di oltre sette! Distacchi impressionanti nella MotoGP moderna. Una guida pulita ma allo stesso tempo aggressiva ed efficacissima che gli ha permesso di essere tuttora a dei anni di distanza l'uomo più veloce sulla pista spagnola. Jorge Martin, poleman lo scorso, si è fermato a mezzo secondo dal tempo del maiorchino.

Credits: facebook.com/JorgeLorenzo
5. MUGELLO 2018: SQUALO LORENZO IN SALSA BOLOGNESE

Giungiamo alla fine di questo percorso che ricorda le migliori cinque prestazioni della carriera di Jorge Lorenzo in MotoGP. Nel 2017 Jorge Lorenzo passa da Yamaha a Ducati, il matrimonio si fa subito complicato con soli tre podi nella prima stagione. Ad inizio 2018 Jorge continua a chiedere un nuovo serbatoio che gli verrà concesso solo al Mugello. Già a Le Mans, la gara precedente a quella italiana però Ducati gli porta il telaio 2018 che Dovizioso già usava da inizio anno e il maiorchino dopo due ritiri e due prestazioni fuori dalla top10 centra la sesta piazza. I rapporti tra lui e Ducati sono comunque ormai agli sgoccioli tanto che il sabato del GP del Mugello Jorge Lorenzo firma con HRC per la stagione 2019.

A questo punto, probabilmente alleggerito dalla firma con HRC, aiutato dal nuovo serbatoio più adatto al suo stile di guida, Jorge Lorenzo diventa imprendibile. La sua gara del Mugello con la Desmosedici GP18 è fenomenale, un metronomo. Si mette in testa e batte ripetutamente l'1'48"basso che gli permette di andare in fuga e tagliare il traguardo con sei secondi di vantaggio sul compagno Andrea Dovizioso centrando la sua prima vittoria in rosso. Prima di tre visto che vincerà ancora in maniera analoga a Barcellona e si ripeterà anche in Austria. Scivolerà a Misnao, dove scattava dalla pole, mentre lottava per la vittoria così come ad Aragon. Prima di infortunarsi a Buriram nel corso delle seconde libere.

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Purtroppo la stagione 2019 in HRC è stata funestata dagli infortuni che lo hanno portato alla scelta di abbandonare la MotoGP al termine della stagione. Non sapremo mai cosa sarebbe successo se in Ducati avesse creduto di più in lui rinnovandogli il contratto per le stagione 2019 e 2020. Ciò che è certo è che anche senza questo titolo in la casa di Borgo Panigale o con la Honda, Jorge Lorenzo merita senza alcun dubbio di essere nominato: MotoGP Legend.

Mathias Cantarini