Isack Hadjar, ottima gara per lui
Credits: Red Bull Content Pool

Girare per la prima volta a Suzuka ed essere subito performanti su quello che è uno dei tracciati più complicati del Mondiale F1, è una sfida tra le più ardue del motorsport. Il lavoro svolto nel corso del weekend giapponese, oltre che da un superbo Antonelli, da Isack Hadjar e Ollie Bearman deve accendere parecchie luci su questi due giovanissimi protagonisti, di cui si tende a parlare troppo poco. 

Isack a punti (finalmente) nel marasma targato Red Bull

La stagione 2025 era iniziata male per Isack Hadjar. Dopo una grande qualifica a Melbourne, si era trovato in barriera nel giro di formazione del Gran Premio australiano, scatenando le ire (diciamo così) di Helmut Marko. A Shanghai, poi, ad un’altra grande qualifica non era corrisposto un piazzamento altrettanto buono, a causa, stavolta, della strategia non certo ottimale scelta dalla squadra. Il rimescolamento delle carte all’interno del team Red Bull, poi, gli aveva tolto qualche riflettore di dosso, e questo non può che avergli fatto bene. Qualcuno, infatti, aveva già iniziato a dubitare del suo potenziale, forse dimenticandosi del secondo posto agguantato la passata stagione in F2 e della sua velocità. A Suzuka, è arrivata la tanto attesa risposta. 

Finalmente, dopo la terza qualifica da urlo, anche se mai abbastanza sottolineata, in settima posizione, è arrivata anche una gara regolare, lineare, aiutato dal team, che lo ha portato a chiudere all’ottavo posto, permettendogli di portare a casa i primi quattro punti in carriera. Superato da Lewis Hamilton nelle fasi iniziali, al giro 28 Hadjar si è preso un gran sorpasso all’esterno di Sainz in curva 1, mostrando di avere tutti gli attributi al posto giusto per starci eccome in F1. Nel weekend giapponese, il francese ha cancellato dalla pista i due su cui si erano concentrate le attenzioni, Tsunoda e Lawson, e insieme al superbo Verstappen ha portato tanta luce in un ambiente, quello Red Bull, che ha più che mai bisogno di domeniche come questa. 

È stata una gara lunga ed estenuante, ma abbiamo tirato fuori davvero il massimo oggi. Sinceramente, credo che sia stata una gara perfetta da parte nostra, quindi un enorme applauso alla squadra. Il nostro obiettivo era la P8, e l’abbiamo raggiunto mettendo insieme ogni dettaglio e massimizzando le nostre prestazioni. È un risultato conquistato con merito, senza dover contare sui problemi altrui. Non potrei essere più felice di aver ottenuto i miei primi punti proprio qui a Suzuka, in un weekend così positivo. Mi sono sentito davvero a mio agio con la macchina, e devo dire che mi sono proprio divertito. Oggi il degrado era quasi nullo, quindi ho potuto spingere al massimo dall’inizio alla fine, senza risparmiarmi.

Bearman prende Haas per mano un passo alla volta

Credits: Red Bull Content Pool
Ollie Bearman molto performante a Suzuka

Le tre uscite della passata stagione avevano mostrato sicuramente le buone qualità di Oliver Bearman, e l’inizio del 2025 sta confermando le buone percezioni avute. L’inglese a Suzuka era chiamato ad una prova difficile, sul tracciato forse più complicato del Mondiale, in un weekend che, tra l’altro, ha visto il team mate Ocon completamente perso nelle posizioni retrostanti del gruppo. Tra l’altro, oggi è arrivata l’ufficialità di Hirakawa come terzo pilota Haas, dopo che il giapponese ha disputato le FP1 del GP di casa con Alpine. 

Ollie, invece, ha trovato una grande qualifica, arrivando fino al Q3, e poi mantenendo la top ten nel corso di una gara lineare, ma non certo facile. Bravo in partenza ad evitare danni nell’imbuto di curva 1, ha poi tenuto un ritmo costante, fermandosi al 23° passaggio per montare gomme dure e arrivare poi fino alla fine nella stessa posizione di partenza, in un GP che ha visto ben poche variazioni rispetto allo starting order. Il gap rispetto al team mate francese è stato veramente elevato, a dimostrazione della solidità dell’inglese. Che, è bene ricordarlo, è ancora uomo Ferrari, alfiere principe della Driver Academy. È presto per capire se il suo futuro possa veramente prendere la strada di Maranello, ma certamente, ad oggi, su di lui sono puntati parecchi occhi interessati. 

Penso che oggi abbiamo veramente raggiunto il massimo risultato. Mi sono goduto la mia gara, anche se un po’ solitaria. Abbiamo portato qui un aggiornamento importante sul fondo per evitare il pesante bouncing visto a Shanghai, e per ora possiamo dire che funziona. Partiamo per il Bahrain con tante cose positive nella valigia. 

Seconda gara a punti consecutiva, dunque, per Ollie Bearman, mentre Isack Hadjar finalmente è riuscito ad ottenere un risultato all’altezza. Insieme ad Antonelli, questi due piloti sono la risposta migliore a chi ritiene che non ci siano campioni nelle categorie propedeutiche. Discorso più complicato per Jack Doohan, che però è un caso che merita un’analisi a parte, vista la sua situazione all’interno di un team che pare faccia di tutto per abbandonarlo a sé stesso. 

Nicola Saglia