Tutto questo supporto mi ha motivata e incoraggiata. I miei pensieri vanno anche a tutti coloro che sono stati coinvolti nell'incidente. Mi auguro che tutti stiano bene. Tante belle persone mi sono state vicino nel momento dell'incidente, li ricordo. Grazie a tutti per l'incoraggiamento in quei momenti brutti momenti trascorsi in vettura. Ringrazio anche lo staff medico di Macao. Un grande grazie anche al rescue-team FIA locale, a Mercedes, HWA Engineering Speed, alla FIA e a tutti i medici e all'organizzazione che mi hanno sostenuta nel miglior modo. Un grazie speciale al Dr. Riccardo Ceccarelli e al mio team Van Amersfoort, Facu Regalia e Ferdinand Hasburg, che hanno sofferto con me. Tornerò. La Dallara ha costruito un telaio davvero eccellente" ha concluso la tedesca. 

Un crash che ha fatto il giro del mondo e che avrebbe potuto avere riscontri molto peggiori, come dichiarato dal team della ragazza. Tutto merito di Dallara, eccellenza italiana, che ha garantito l'incolumità di molti piloti nel corso degli anni. Un marchio che nasce a Varano De' Melegari e che da 45 anni realizza telai e assicura la massima sicurezza per le principali categorie a ruote scoperte: è infatti ad esempio fornitore unico per l'Indycar, F2 e F3. 

Proprio l'ingegnere Giampaolo Dallara, fondatore e patron del marchio che porta il suo nome, ha risposto poi dall'Italia a Sophia: "Sono orgoglioso: il merito è tutto dei nostri ragazzi in fabbrica e della capacità tutta Made in Italy, in particolare per gli accorgimenti nella parte anteriore della vettura, che sono riusciti a preservare le gambe di Sophia. La chiamerò quando starà meglio". Non possiamo fare altro che rinnovare gli auguri di pronta guarigione a Sophia, con la consapevolezza di avere un grande e importante marchio in casa come Dallara, che è in cima al mondo per quanto riguarda la sicurezza e contribuisce a salvare le vite dei piloti.

Giulia Scalerandi

 

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