Credits: KTM

E’ arrivato il momento di Maverick Vinales, che rilancia la sua carriera sulla KTM del Team Tech3. Lo spagnolo ritorna con il marchio austriaco dopo 12 anni dal titolo vinto in Moto3, ponendosi come obiettivo di essere il pilota numero 1 al termine della stagione.

Vinales ci crede: “Con KTM posso lottare”

Un Maverick Vinales positivo, quello visto oggi alla presentazione dei team KTM. Il pilota spagnolo ha infatti come unico obiettivo quello di essere il pilota numero 1 del marchio con la consapevolezza che dopo nove anni trascorsi in team ufficiali non dovrà preoccuparsi di sviluppare la moto ma potrà concentrarsi esclusivamente sul setting. Maverick ha trascorso l’inverno sulla preparazione in vista di una stagione molto importante per la sua carriera: “Ho trascorso la maggior parte dell’inverno cercando di migliorarmi perché so che questo’anno dovrò essere in piena forma. La cosa più importante in questo momento è conoscere la moto il più velocemente possibile, capirne i limiti e sapere cosa fare per migliorare”.

Lo spagnolo crede che la KTM lo aiuterà a ritrovare il suo stile di guida, cosa che con Aprilia è avvenuta soltanto in parte: “E’ sempre difficile paragonare le moto ma da quello che ho provato e dal feedback che ricevo dalla moto è quello che mi aspetto ed è molto importante. Comincio già a capire il potenziale dei freni che in questa MotoGP è fondamentale per attaccare. Ed ha anche un motore potente quindi sono sicuro di poter lottare in pista. Con questa moto mi aspetto di essere più forte sul giro secco e soprattutto per lottare per la posizione nei primi giri, sono sicuro che potremo fare un buon lavoro”.

Maverick Vinales

L’adattamento alla moto sarà fondamentale per la stagione di Vinales, il quale però individua alcuni punti su cui dovrà fare pratica poiché diversi a quanto era abituato: “La cosa più difficile all’inizio è stata inserire il dispositivo di abbassamento posteriore, perché era molto diverso da quello a cui ero abituato che era manuale. Appena ho provato quello automatico l’ho rotto perché sono sempre stato abituato ad usare quello manuale, ed ora mi sto abituando per attivarlo alla prima curva. E’ stato sicuramente questo la cosa più difficile nei test, ed ho perso molto in alcune curve come la 7 a Barcellona, perché dovevo abituarmi ad utilizzare il dispositivo. Dovrò anche lavorare sull’elettronica perché sono un pilota che la usa meno possibile per controllare le gomme. Mi piace però la posizione sulla moto e questo è molto importante”.

La crisi KTM non lo spaventa: “Darò tutto per questo marchio”

Vinales affronta anche la questione della difficile situazione finanziaria di KTM ma questo non sembra demotivarlo: “Personalmente ho scommesso su KTM quindi il mio impegno sarà massimo. Qui tutti vogliono vincere come dimostrano i successi nel Supercross ed alla Dakar, quindi non possiamo fare altro che spingere per ripetere il risultato in MotoGP. L’unica cosa che mi dispiace e che dobbiamo aspettare per tornare in moto, perché dopo Barcellona mi sentobp veramente bene. Presto ritornerò in sella e sono molto emozionato".

Lo spagnolo spera di imparare anche da Dani Pedrosa, che è sempre stato uno dei suoi idoli: “Sono aperto ad ascoltare Dani per migliorare il mio stile di guida ed il mio modo di correre. Ogni anno si impara qualcosa ed avere al tuo fianco Pedrosa, che è uno dei miei idoli, mi rende veramente felice. Mi ha già aiutato a capire  come entrare meglio in curva perché sull’Aprilia il freno posteriore si usa diversamente. I suoi consigli mi hanno aiutato molto nella preparazione invernale”.

Maverick potrebbe essere l’unico pilota ad aver vinto con quattro moto diverse: “E’ un traguardo molto bello e credo che sarei l’unico nella storia della MotoGP, e questo mi motiva molto. Ma il vero obiettivo è quello di essere il numero 1 alla fine della stagione. Poi sono consapevole di aver sempre avuto la velocità con qualsiasi moto ed in qualsiasi circostanza, e questo mi tiene sempre molto motivato”.

Julian D’Agata