MotoGP | GP Italia: Fabio Quartararo e l'ennesimo miracolo
La MotoGP al GP d'Italia ha visto Fabio Quartararo conquistare un insperato secondo gradino del podio. Questo è il terzo podio nelle ultime quattro gare per il pilota di Nizza, che lascia il Mugello mantenendo la leadership nel campionato piloti. In una pista sulla carta disastrosa per Yamaha, il campione del mondo in carica ha compiuto l'ennesimo miracolo del suo 2022.
NON C'È MARGINE DI ERRORE
Fin dalla conferenza stampa del giovedì al GP d'Italia Fabio Quartararo è stato ben chiaro. Con questa Yamaha e tutti i problemi che ci sono riguardo l'aerodinamica e i sorpassi, ci si gioca il weekend in due momenti. La qualifica del sabato è fondamentale: in questa MotoGP non si può partire oltre la terza fila se si vuole ambire al podio. Il secondo momento che caratterizza il weekend del pilota francese è il primo giro. Una buona partenza è fondamentale per non perdere troppe posizioni e rimanere intruppati nel gruppone. Per sfruttare al meglio l'agilità della M1, a Quartararo serve strada libera, salvo perdere poi nel lungo rettilineo che porta alla San Donato.
PROBLEMI SU PROBLEMI
Quartararo non è certo un pilota che si arrende, quindi non si è subito fasciato la testa. Il venerdì di prove libere non è certo andato come sperato. Ormai il problema della velocità sul dritto è scontato, tanto che "El Diablo" nemmeno lo considera più. La cosa che più ha infastidito il #20 è il problema in curva della sua M1 sulle colline toscane.
Quartararo ha dichiarato ai microfoni di motogp.com: "Mi aspettavo un weekend difficile per la velocità di punta, ma non è il nostro unico problema. Ho fatto tanta fatica oggi in curva: usavo troppo la pista, andavo troppo largo e facevo molti più metri. Dobbiamo trovare un modo per girare più stretti. Ad ogni modo, oggi era importante essere in top 10, nonostante mi aspettassi qualcosa di più."
Con il tempo di 1:46.519, Quartararo ha chiuso il venerdì al Mugello in 9^ posizione, distante oltre sei decimi dalla vetta occupata da Aleix Espargaró.
UN SABATO DI RINASCITA
Nelle FP3, nonostante i problemi del giorno prima, Fabio Quartararo è comunque riuscito ad entrare direttamente in Q2 per il rotto della cuffia. Grazie al 1:46.032 il campione del mondo in carica si piazza in 10^ posizione, salvandosi dal Q1 di soli 28 millesimi. In FP4 Quartararo non compie nemmeno un giro per lavorare al meglio sulla propria moto. Nel solo giro d'uscita le sensazioni con la M1 sono state migliori. Dopo una qualifica tiratissima e dal responso inaspettato, Quartararo riesce comunque a piazzarsi in 6^ posizione.
Nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa Quartararo sottolinea comunque quanto sia distante dagli avversari per puntare ad un buon risultato nella gara del giorno seguente. Il francese affera che "manca ancora molto" alla Yamaha per essere competitiva.
"LA GARA MIGLIORE DELLA MIA CARRIERA"
La gara è stata tutta un'altra storia rispetto al resto del weekend. Come ogni volta quest'anno, Quartararo si è messo alle spalle i mille problemi della sua moto portando a termine una gara da urlo. La buona partenza ha permesso al #20 di mantenersi nelle prime posizioni, per poi liberarsi delle Ducati di Marini e Di Giannantonio con non poche difficoltà.
Quartararo nulla ha potuto fare contro un Bagnaia troppo veloce per tutti quanti: il francese si è preso la 2^ posizione all'undicesimo passaggio superando la Ducati di Marco Bezzecchi. Da lì in poi Quartararo ha spinto per cercare di recuperare Bagnaia, staccandosi così dal gruppetto in lotta per la terza posizione. Complice il rallentamento di Bagnaia negli ultimi passagi, Quartararo ha chiuso il GP d'Italia a sei decimi dal vincitore sotto la bandiera a scacchi.
Subito dopo la corsa, il secondo classificato ha dichiarato ai microfoni di motogp.com: "È stata la gara migliore della mia carriera: ovviamente avrei voluto vincere, ma non ero per nulla sicuro questo weekend. Sono arrivato alla gara con zero fiducia: un 5° o 6° posto sarebbe stato un grande risultato oggi. Sono arrivato molto vicino a Bagnaia: pensavo di essere più veloce, ma senza i cavalli non posso passarlo. È stato un fine settimana strano: sono arrivato qui pensando che il problema più grande fosse il motore, ma non mi sono mai lamentato per via degli altri problemi. È stato bello per una volta non pensare alla velocità di punta. In gara mi sono sentito bene fin da subito, potevo frenare davvero forte! Indipendentemente dai problemi della moto, se ho fiducia nell'anteriore posso essere competitivo: è quello che è successo oggi."
"Ero davvero al limite quest'oggi, ogni curva di ogni giro. C'è da dire che mi sono divertito tantissimo indipendentemente dalla posizione di arrivo. Più forte di così non potevo andare, infatti ho anche smesso di guardare il distacco dai piloti dietro di me ad un certo punto. È un anno che abbiamo perso Jason Dupasquier ed ho così deciso di dedicare questa gara a lui e alla sua famiglia."
ONE MAN ARMY
Come sempre in questo 2022, l'unico pilota in grado di far funzionare la Yamaha è proprio Fabio Quartararo. Infatti, se andiamo rapidamente a controllare i risultati delle altre Yamaha c'è da mettersi le mani nei capelli. Darryn Binder, il quale è stato penalizzato da un Long Lap Penalty per essere caduto sotto bandiera gialla in FP3, è la seconda miglior moto della casa di Iwata. Il rookie sudafricano ha avuto la meglio all'ultimo giro di un Franco Morbidelli in nettissima difficoltà. Entrambi hanno terminato oltre 20" dalla vetta. Ancora più indietro è Andrea Dovizioso, 20° al traguardo a 31" dal vincitore. Yamaha al momento è seconda nella classifica costruttori grazie ai soli risultati dell'asso di Nizza. È l'unica squadra che finora si è affidata ad un solo pilota per la classifica marche.
CARTA CANTA
La classifica iridata vede sempre e comunque Fabio Quartararo in testa. Sono 122 i punti conquistati dal francese, che ha finito ogni gara della stagione in top 10. Viene premiata la costanza quest'anno e lo sa bene anche Aleix Espargaró. I due sono gli unici piloti ad aver finito ogni gara, mentre dietro Bastianini, Bagnaia e Zarco hanno ben due "zeri" a testa.
Valentino Aggio
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