F1 | Monza: il punto sui lavori nel Tempio della Velocità
Sticchi Damiani prevede il taglio del nastro per fine giugno, ma chiede aiuti concreti in vista del rinnovo di contratto in scadenza nel 2025
Procedono spediti i lavori nell'Autodromo Nazionale di Monza per il rinnovare il Tempio della Velocità. Dopo il via ai primi di gennaio, Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, ha tenuto nella giornata di lunedì 20 maggio una conferenza stampa all'interno dell'impianto brianzolo per fare il punto sui progressi dei lavori sulla sede storica del Gran Premio d'Italia di Formula 1, appuntamento in programma quest'anno per il weekend del 30 agosto -1 settembre.
Progressi lavori e data prevista d'inaugurazione
Il numero 1 dell'Automobile Club d'Italia ha voluto rassicurare sulla data di fine lavori: il nuovo Autodromo di Monza sarà ultimato verso fine giugno, in tempo per il collaudo e le verifiche tecniche della FIA. Nel “giro di pista” che ha accompagnato la fine della conferenza, i giornalisti presenti hanno potuto vedere che l'asfalto è già quasi pronto. Due dei tre strati sono già stati posati e manca solo l'ultimo, il “tappetino d'usura”, su cui le gomme delle monoposto di F1 ci poggeranno sopra.
Oltre l'asfalto, i lavori (in fase di rifinitura) hanno toccato anche la carreggiata e i cordoli rinnovati della pista, nonché la ricostruzione con allargamento e messa in sicura dei 3 sottopassi dell’ingresso di Santa Maria alle Selve di Biassono (adiacente alla piscina) e dei due di viale Mirabello (passando sotto il rettifilo dopo la variante Ascari) e della realizzazione del nuovo sottopasso di Porta Vedano sotto l'uscita della curva Parabolica-Alboreto. Inoltre, tutti i sottopassi godranno di vie d'accesso e deflusso di veicoli e pedoni per una migliore circolazione.
Una sfida per la società organizzatrice del Gran Premio, che ha dovuto vedersela con diverse problematiche come precisa lo stesso Sticchi Damiani (dichiarazioni riportate da Il Giorno).
I lavori nel cantiere sono stati più complessi di quanto avessimo previsto. In una prima fase abbiamo dovuto provvedere a una complessa bonifica da ordigni bellici trovati nel sottosuolo. In pochi forse sanno che l’Autodromo negli anni ’40 è stato un deposito militare.
Secondo problema davvero notevole è stato l’enorme quantitativo d’argilla trovato durante gli scavi: il 70% del materiale sotterraneo, contro solo un 30% di terreno consolidato, mentre si pensava il contrario. In ultimo condizioni di maltempo costanti.
Ora però siamo in dirittura d’arrivo. Questi lavori per la sicurezza del circuito sono la premessa fondamentale per il rinnovo del contratto con Formula 1 che scadrà nel 2025.
Continuando sui dettagli dei lavori, il numero uno di ACI ha precisato il motivo delle vie di accesso e deflusso nei sottopassi:
Queste sono state tutte richieste di FIA. Già ora osservando la pista si vede come il primo strato sia stato completato e per molti tratti anche il secondo. Il binder, che è lo strato più importante perché è quello che si consuma di più, è completo, in una decina di giorni provvederemo all’ultimazione del tappetino d’usura, posto appena sopra. Sicuramente l’1 luglio i collaudatori della Fia potranno venire in autodromo a fare le loro prove
Cercasi certezze sul futuro del GP
I lavori, dal costo stimato di 21 milioni di euro, vedranno come fase finale l'installazione della copertura dei box e il rinnovamento ed allargamento del Paddock Club. Modifiche che Liberty Media ha richiesto esplicitamente per far adeguare Monza al resto del calendario di F1, in vista anche di un contratto attuale che scade nel 2025.
Su questo tema, Sticchi Damiani chiede aiuti concreti per far sì che l'Italia mantenga il suo Gran Premio di Formula 1, affermando che il costo dei lavori non può gravare totalmente su ACI e avvertendo che la concorrenza internazionale è sempre più forte tra la nuova tappa di Madrid per il 2026, i possibili ritorni in Francia e Germania e un'ampliamento del calendario in Asia (dichiarazioni riportate da La Repubblica).
Dobbiamo aspettare che il Consorzio del Parco, la Regione Lombardia, il Comune di Milano e il Comune di Monza ci diano delle certezze sul rinnovo della convenzione. E la Germania soffre, per questo, vuole un suo Gran Premio. Adesso anche il ministro di un importante Paese asiatico ha chiesto un Gran Premio di Formula Uno. Ecco perché dobbiamo sbrigarci, e prima facciamo meglio è. Aci non può farcela da sola, ci vuole uno sforzo da parte di tutti.
A dare il suo sostegno c'è già Matteo Salvini, Ministro degli Interni, che alla conferenza si è messo in prima linea per mantenere all'Italia il titolo di unico paese europeo con due GP nel calendario:
Farò di tutto perché l'Italia tenga i due Gran Premi. È vero che è un unicum, però Imola e Monza sono pezzi di storia. Faremo di tutto, anche come relazioni diplomatiche, per garantire gli appassionati e un introito che è di centinaia di milioni di euro sui territori.
Andrea Mattavelli