Oscar Piastri, dominatore del GP a Shanghai
Credits: Pirelli Area Media

Doveva essere il weekend del riscatto per Oscar Piastri, e così è stato. Dalla qualifica di ieri alla bandiera a scacchi di oggi è stato semplicemente perfetto, andando a pareggiare il conto con il team mate Norris, tornato ad essere molto “falloso”. L’australiano della McLaren si è rilanciato alla grande, e pensare al titolo Piloti F1 non è più un’utopia. 

Gara vinta in partenza, poi ritmo insostenibile per gli altri

La chiave della gara di Piastri è stata molto probabilmente l’ottima partenza, in cui ha chiuso subito George Russell. L’inglese della Mercedes ha così dovuto guardarsi più le spalle rispetto al ritorno di Norris, evitando di attaccare la prima posizione. Oscar ha così potuto allungare e crearsi un gap di sicurezza sul team mate che poi ha mantenuto fino alla fine, quando sulla vettura dell’inglese sono sorti alcuni problemi con il pedale del freno. 

La vittoria, oggi, non è mai stata in discussione, e a tratti è parso che McLaren stesse gestendo la situazione in maniera importante. Al giro 14, al momento di andare a montare la gomma bianca, probabilmente il muretto orange papaya ha assunto una posizione più attendista, cercando di capire le prestazioni dei rivali. Quando poi era chiaro che nessuno avrebbe spinto più di tanto, cercando di arrivare in fondo senza effettuare un altro stop, la gestione è diventata certamente meno complicata, e la via è sembrata essere totalmente in discesa. 

Ho spinto quando era necessario e gestito quando ne avevo bisogno. È stata una gara diversa da quello che ci aspettavamo. Ho spinto per crearmi il gap, ma poi con le hard era importante gestire bene. Io sono qui per vincere, e credo che Lando sia molto forte e non posso permettermi di rischiare. È vero, abbiamo una macchina molto veloce, ma abbiamo dovuto lavorare tanto per renderla più facile da guidare. Ci sono però anche tanti aspetti su cui lavorare, ma il team ha fatto un ottimo lavoro. 

Oscar deve lottare per il Mondiale

Credits: McLaren FB Official

Oscar Piastri si trova ad essere protagonista nel corso di quella che è solo la sua terza stagione nel Circus. Le prestazioni della McLaren, però, non gli lasciano scampo: deve per forza lottare per il Titolo Piloti. È una fortuna che in pochi piloti di F1 possono dire di avere avuto in così poco tempo, soprattutto di questi tempi. Oscar, però, ha tutto per poter essere un serio contender fino alla fine: velocità, continuità di prestazione nell’arco di gara e una certa cattiveria mostrata anche oggi al momento della partenza, con quella chiusura nei confronti di Russell. 

Ha solo un grande nemico, che si è palesato già anche in questo 2025: la costanza di rendimento nel corso della stagione. In altre parole, quello che è successo a Melbourne deve per forza restare un caso isolato, al contrario di quanto avvenuto troppo spesso nel 2024. Verstappen ha mostrato che i Mondiali si vincono anche con i piazzamenti, e Oscar deve trarre insegnamento da ciò. La sua forza nei confronti del suo primo rivale (Norris) deve essere proprio questa, la massimizzazione del risultato sempre e comunque. 

Infine, va detto che McLaren ha evoluto al meglio la vettura della passata stagione, mettendo in pista un’arma per ora poco avvicinabile nell’arco della durata di un GP. Non è dominante come ci si attendeva (forse), ma è certamente superiore rispetto a tanti degli avversari. Le occasioni, per gli avversari, ci saranno, ma sarà difficile scalzare gli uomini di Stella dal ruolo di leader. E, in questa situazione, la battaglia tra Piastri e Norris sarà durissima: qui, Oscar dovrà fare la differenza, e ha tutte le carte in regola per riuscirci. 

Nicola Saglia