Marc Marquez, tornato alla vittoria ad Aragon
Marc Marquez, tornato alla vittoria ad Aragon | Credits: MotoGP

Pole position, Sprint e gara: un ritorno alla vittoria in grandissimo stile per Marc Marquez, che domina in lungo e in largo il GP d'Aragon di MotoGP e mette fine a un digiuno lungo ben 1043 giorni. Un weekend semplicemente perfetto per lo spagnolo, capace di dettare legge fin dal venerdì mattina, che coglie così il primo successo (domenicale) in sella a una Ducati.

Marc is back… again

Doveva essere il suo weekend e così è stato: Marc Marquez ha (stra)vinto il GP d'Aragon, tagliando il traguardo con quasi cinque secondi di vantaggio sul secondo classificato. Una vittoria che non è mai stata in discussione: scattato dalla pole, l'otto volte Campione del Mondo ha preso subito la testa della gara, rimanendoci fino alla bandiera a scacchi. 

Un copione già visto ieri nella Sprint, anche quella vinta in solitaria, che chiude così un fine settimana semplicemente perfetto per lo spagnolo, tornato sul gradino più alto del podio a quasi tre anni di distanza dall'ultima volta [GP dell'Emilia Romagna 2021, ndr]. Difficile trattenere l'emozione a fine gara, come ha ammesso Marquez stesso ai microfoni di Sky Sport:

È stata una vittoria ‘lenta’, che vedevo che iniziava ad arrivare ed è stato difficile tenere alta la concentrazione negli ultimi 5 giri. Ho pensato a tutto quello che abbiamo fatto insieme al mio team, a Gresini e alla mia famiglia: tutti mi hanno aiutato in questo periodo molto difficile e gliene sono grato.

Una consapevolezza diversa

Un trionfo arrivato dopo tantissimo tempo, durante il quale è successo di tutto tra infortuni, operazioni chirurgiche, difficoltà tecniche e cambio di squadra. Ed è proprio questo a far apprezzare di più questo successo:

Nel 2019 il valore di una vittoria era niente, ora invece è tantissimo, ti dà un'emozione e una grinta incredibile: faccio di tutto per provare ad essere competitivo e questi momenti sono quelli che ti danno questa grande soddisfazione.

Una vittoria, dunque, che entra di diritto tra le più belle della sua carriera per tutto ciò che porta con sé: 

Il trionfo di oggi tra i più belli della mia carriera? Sì, senza dubbio, soprattutto perché dopo mille giorni ti dimentichi cosa vuol dire vincere… anche il mio corpo ancora non lo sa [ride]. È una vittoria che ho cercato tanto, ho scommesso tutto per arrivarci: l'anno scorso ho scelto di andare in Gresini, in sella alla moto più veloce in pista, perché avevo quella voglia di tornare a vincere che per me era fondamentale per allenarmi, fare sempre meglio e non mollare mai. 

Un successo che forse ha tardato ad arrivare in questo 2024, come ha spiegato lo spagnolo, che non ha mai perso la calma, consapevole che prima o poi sarebbe arrivato anche il suo momento:

Ero tranquillo perché quest'anno ho vista molte volte la vittoria vicina: Austin, Sachsenring, dove ho fatto io un errore il venerdì, ma anche Jerez, Le Mans… Qui sono arrivato con grande confidenza perché già in Austria mi ero sentito molto bene. Pensavo ‘prima o poi arriverà la vittoria, non può essere che Martin e Pecco siano sempre a questo livello per venti gare…’.  

Lecito, dunque, chiedersi cosa può cambiare ora che si è "sbloccato", anche se Marc si fa trovare con la risposta pronta:

Da qui cosa cambia? La vostra domanda [ride]… In realtà non cambia niente, il mio obiettivo è sempre quello di essere al massimo livello e lottare per il podio e per qualche altra vittoria da qui a fine anno. 

Giorgia Guarnieri

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