F1 | GP Ungheria, Verstappen e Red Bull da record: “Un orgoglio”
Max Verstappen non nasconde la sua soddisfazione per la settima vittoria consecutiva conquistata nel Gran Premio d’Ungheria. Una corsa che l’olandese ha dominato dall’inizio alla fine e che ha consegnato nuovi record anche alla Red Bull.
Dopo aver perso la sesta pole consecutiva per soli tre millesimi a vantaggio di Lewis Hamilton, l’olandese si è ripreso la leadership con un'ottima partenza e con un sorpasso sull’inglese in curva 1. Da lì, Verstappen ha gestito la gara, forte anche del fatto che dietro di lui non ci fosse Hamilton ma le McLaren con Piastri davanti a Norris. Con un ampio gap sugli inseguitori, Verstappen ha optato per una strategia a due soste. Partito su gomma media, è passato alla hard al 23° giro prima di rimettere la media al 52° giro e conquistare, due giri dopo, anche il giro veloce della gara. Sul traguardo, l’olandese è arrivato con 33”7 di vantaggio su Norris, confermando il grande gap che c’è tra lui e gli altri in questo momento.
LA PARTENZA IL MOMENTO CHIAVE
La nona vittoria stagionale in 11 gare secondo Verstappen è arrivata al via con il momento decisivo che è stato proprio quello della partenza: “La partenza è stata ottima e ne sono molto contento. Ci abbiamo lavorato un po’ e tutto è andato bene”, ha detto. “Sapevo ovviamente che se avessi avuto l’interno, quella curva sarebbe stata mia: ho frenato tardi con macchina piena e fortunatamente tutto è andato bene. Da lì ho potuto fare la mia gara e ho potuto gestire le gomme. È stata una di quelle giornate dove tutto è andato alla perfezione. Ti godi ogni giro, sorridi mentre sei in macchina proprio perché è perfetta”.
Tutto un altro mood rispetto a ieri, quando la macchina – secondo Verstappen – era “terribile”: “Penso che sul giro secco questo weekend sia stato più difficile, ma forse è stato un bene per oggi”, ha ammesso. “La vettura era ottima su qualsiasi mescola. Potevamo controllare il degrado ed è per questo che abbiamo potuto creare un gap così ampio”. E il vantaggio con il quale ha chiuso la gara è stato il più ampio registrato tra primo e secondo da inizio stagione. Un segnale da non sottovalutare in vista della seconda metà di campionato. Di questo passo, anche le 15 vittorie dello scorso anno rischiano di essere in pericolo.
https://twitter.com/F1/status/1683135326762553347?s=20UNA VITTORIA DA RECORD
Seconda parte di 2023 nella quale Verstappen e Red Bull sono pronti a migliorare alcuni dei record ottenuti in Ungheria. Max ha conquistato oggi la settima vittoria consecutiva, come fecero anche Ascari (Belgio '52 - Argentina '53), Schumacher (Europa-Ungheria 2004) e Rosberg (Messico '15 - Russia '16). Adesso il record di vittorie di fila di Vettel (Belgio – Brasile 2013) è a solo due lunghezze. Per Red Bull è la vittoria n° 103 (a -11 da Williams); il doppio podio (Pérez ha chiuso terzo) consegna al team i podi numero 250 e 251. Ma soprattutto: l’11^ vittoria di fila da inizio stagione permette a Red Bull di eguagliare la McLaren ’88, superata invece nel record assoluto di successi consecutivi con la 12^ vittoria di fila (da considerare Abu Dhabi ’22 nel conteggio).
https://twitter.com/redbullracing/status/1683125768589570048?s=20A proposito di questo record, Verstappen ha aggiunto: “Come team possiamo esserne orgogliosi. Forse è anche più difficile da ottenere come riconoscimento visti i gap ravvicinati tra i team rispetto agli anni ’80”, ha detto. “Farlo in quel periodo, quando la percentuale di ritiri era più alta, con 11 vittorie di fila – e ora 12 – era incredibile. Speriamo naturalmente che non si interrompa qui”. Sul record, anche Christian Horner si è espresso elogiando la squadra: “Da bambino ricordo che guardavo le McLaren di Prost e Senna che ottennero quell’incredibile record, se pensiamo ora che l’abbiamo migliorato… Loro erano un team grandioso, Ron Dennis era un team principal eccezionale e pensare che l’abbiamo migliorato è un qualcosa che significa moltissimo per tutto il team qui a Budapest e a Milton Keynes. Siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto”.
Mattia Fundarò