Credits: Ducati Lenovo
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L'ultima domenica stagionale di MotoGP si chiude con l'incoronazione a campione del mondo di Jorge Martín, nonostante il vincitore della Gara sia stato Pecco Bagnaia, che ha provato di tutto pur di portare a casa il terzo titolo iridato.

Match point rimandato con la vittoria nella Sprint

Alla soglia del weekend del Solidarity GP di Barcellona le possibilità di conquistare il terzo mondiale per Francesco Bagnaia erano molto scarse, con 24 punti a distanziarlo da Jorge Martín e solo 37 punti totali in palio.

Sfida molto difficile ma non impossibile quindi per il pilota di Chivasso, che dopo una Qualifica conclusa con la pole position, che gli è valsa il titolo di miglior qualificatore della stagione, ha dovuto pensare alla Gara Sprint.

Appuntamento con la Gara “corta” cruciale quindi per evitare di lasciare il titolo a Martín già il Sabato: missione compiuta in questo caso, visto che il tre volte iridato ne è uscito vincitore, portando a casa la settima vittoria nella Sprint.

Questo risultato gli ha permesso di far slittare il match point ancora di un giorno, arrivando alla Gara della Domenica con 19 punti di distacco e allargando così il ventaglio di possibilità utili per fargli vincere il titolo.

Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, ma 19 punti rappresentano comunque un distacco enorme e sarà difficile recuperarli. Daremo il massimo e andrà come andrà, ma in ogni caso mi sto divertendo molto questo fine settimana: siamo stati veloci sin dalla prima sessione e questo mi rende felice. Dobbiamo semplicemente continuare in questa direzione. Era importante recuperare la prima posizione il più velocemente possibile e ci siamo riusciti, e credo che domani dovremo fare qualcosa di simile.

Pecco Bagnaia nel GP di Barcellona 2024
Credits: Ducati Lenovo

La doppietta la Domenica non è sufficiente per vincere 

Il risultato del Sabato è stato replicato anche la Domenica, con Bagnaia che si porta a casa la doppietta nell'ultimo round della stagione. Nonostante ciò non è stato sufficiente questo sforzo per poter portare a casa il titolo, con Jorge Martín che finendo al terzo posto si laurea campione.

Undicesima vittoria stagionale nella Domenica per il pilota piemontese, che chiude una stagione stellare a livello statistico e porta a casa l'ennesima gara condotta in modo impeccabile, nonostante la statistica non fosse favorevole.

Sapevamo già in partenza che sarebbe stata dura, abbiamo fatto il massimo che si poteva fare e comunque Jorge è stato bravo e ha fatto meno errori, soprattutto meno zeri. Più di così non si poteva fare, va bene così, ci riproveremo il prossimo anno sapendo e senza mettere in discussione quello che è stato quest'anno. 

Nonostante la sconfitta a livello di campionato, il 2024 di Bagnaia è stato un anno estremamente competitivo, che si chiude in modo decisamente positivo con l'obiettivo di riconquistare il numero #1 l'anno prossimo.

Alla fine la mia vittoria è importante, ma Jorge è quello che veramente ha fatto la differenza dove magari noi abbiamo avuto più sfortuna o comunque più zeri. Non vedevo il motivo di dover stare in mezzo, credo sia giusto così: se lo merita, è un gran pilota e quindi va bene, le mie vittorie sono una conseguenza del sapere che comunque siamo in grado di vincere e di essere stati i più forti questa stagione. Questo non ce lo toglie nessuno, poi gli zeri ci sono e ci saranno sempre, proverò il prossimo anno a stare più attento in certe situazioni e magari a evitare di stare vicino ad alcuni piloti.

Stagione non esente da errori in casa Ducati Lenovo, soprattutto nella prima parte del campionato, con Bagnaia che ammette di non essere stato capace di accontentarsi tanto quanto lo è stato il suo rivale. Ruolo importante l'hanno giocato i pesanti zeri e gli incidenti che si sono susseguiti nel corso dell'anno, che hanno impedito al pilota di Chivasso di accumulare un vantaggio più consistente.

Io credo che tutte le esperienze siano importanti, so che abbiamo perso per errori nostri e per zeri nostri e questo fa la differenza. La cosa che mi ha dato più fastidio quest'anno e che se ci penso mi dispiace è che sono stato troppo attento e ho sempre avuto bisogno di un feeling perfetto sulla moto. La prima parte di stagione l'ho un po' sottovalutata come cosa e ci ho messo più gare per togliere quello che gli altri usavano e che a me non dava vantaggio, rallentandomi. Da lì in avanti è vero che Jorge è stato più costante, si è accontentato di più, ma è anche vero che noi siamo stati stesi tre volte e una volta ci siamo ritirati per un problema tecnico e io poi ho fatto altri tre errori. Il mio rimpianto è non essermi impuntato di più nella prima parte di stagione e l'errore più grande è forse stato Silverstone, dove ho spinto troppo quando non avrei dovuto.

Valentina Bossi