Motomondiale | Riccardo Rossi-CIP: cosa dice sui contratti?
Negli ultimi giorni è arrivata una delle ultime ufficialità per quanto riguarda il Motomondiale 2024. Riccardo Rossi sarà al via in Moto3 con il team francese CIP Green Power, che ha così deciso di non proseguire il rapporto con Lorenzo Fellon iniziato nella scorsa stagione. Questo è solo l'ultimo episodio di una tendenza davvero brutta nel mondo del motorsport riguardo i contratti: è giusto rompere così tanti accordi?
IL CASO RICCARDO ROSSI-LORENZO FELLON
Partiamo dalla notizia di mercato più fresca: come scritto nell'introduzione, sarà Riccardo Rossi a vestire i colori del team CIP Green Power nel 2024 insieme al rookie Noah Dettwiler. La notizia è arrivata a bocce ferme, giusto qualche giorno fa: insomma, ben dopo il test di Valencia svolto il Lunedì seguente all'ultimo Gran Premio del 2023. In quell'occasione a girare per la squadra francese è stato solo lo svizzero Dettwiler, annunciato in estate. Nonostante risultasse presente ai test e nella entry list, Lorenzo Fellon non ha girato al Ricardo Tormo. Fellon ha saltato buona parte della stagione a causa di un infortunio rimediato in inverno e portatosi dietro nelle prime gare dell'anno. Il #20 ha saltato i primi 8 appuntamenti dell'anno, ottenendo ben pochi risultati nelle rimanenti gare. Nel corso dell'anno non è mai arrivata alcuna notizia da parte della squadra riguardo un'eventuale conferma del francese per la successiva annata.
D'altro canto, Riccardo Rossi un contratto per il 2024 ce lo aveva. Il 21enne genovese ha firmato con PrüstelGP insieme al rinnovato Xavier Artigas. La doccia fredda è arrivata durante il Gran Premio di Valencia. Nella giornata di Sabato le voci dell'abbandono della squadra tedesca al Motomondiale si sono fatte sempre più insistenti, fino all'annuncio. La notizia ha lasciato tutti senza parole, piloti compresi: Rossi e Artigas si sono trovati senza sella all'improvviso, ad un giorno dalla fine della stagione. Poco male per lo spagnolo, il quale ha firmato per Forward Racing in Moto2. L'ex SIC58 Squadra Corse, invece, si è ritrovato senza lavoro per la prossima stagione: da lì è spuntata la possibilità CIP, visti gli infortuni e le prestazioni non certo entusiasmanti nell'arco del 2023.
IL BATTIBECCO VIA SOCIAL
Riccardo Rossi e Lorenzo Fellon non se le sono certo mandate a dire, almeno via social. È comprensibile che il francese sia stizzito dalla decisione della squadra, come dimostrato nella conversazione su Instagram riportata da Alessio Piana sul proprio profilo X. In risposta ad un commento, Rossi avrebbe scritto: “Fellon, grazie alla federazione francese, portava il doppio del budget rispetto a me”. La risposta del #20 non si è fatta certo attendere: “La federazione ha coperto un quarto di quanto richiesto dalla squadra. Ho perso il posto perché non ho potuto completare il budget necessario per proseguire”. Un dialogo di certo non edificante sia per i piloti che per il motociclismo in generale.
LA SITUAZIONE CONTRATTUALE NEL MOTOMONDIALE
Questo episodio controverso è solo l'ultimo di una serie che, negli ultimi anni, si sta allungando sempre di più. In Moto3 sono parecchie le situazioni non del tutto etiche, basti guardare il team Leopard Racing. La squadra campione del Mondo piloti con Jaume Masiá ha deciso di non proseguire l'avventura con Tatsuki Suzuki fino alla fine della stagione per far entrare Adrián Fernández, pilota già sotto contratto per il 2024. Il giapponese, nel prossimo anno nel team IntactGP, aveva un contratto fino alla fine dell'anno non rispettato dal team. Situazione simile per Niccolò Antonelli, confermato da Fantic Racing per il 2023 in Moto2 ma poi brutalmente sostituito da Borja Gómez.
L'episodio più eclatante rimane quello che ha visto coinvolto Pol Espargaró in MotoGP. Il pilota spagnolo ha firmato un contratto biennale fino alla fine del 2024 con GASGAS per rimanere nella top class. L'infortunio dell'ex pilota Honda, insieme alle buone prestazioni del compagno Augusto Fernández e di Pedro Acosta in Moto2, hanno portato il gruppo KTM ad una situazione spiacevole: complice la clausola del “Tiburón de Mazarrón” per rimanere con Mattighofen, il gruppo austriaco si è ritrovato con ben cinque piloti sotto contratto per il 2024. A farne le spese, comprensibilmente, è stato proprio l'esperto spagnolo. Espargaró è stato così retrocesso a collaudatore per fare spazio al neo-campione Moto2.
QUANTO VALE IL "PEZZO DI CARTA"?
C'è un famoso detto che recita: “Carta canta”, alludendo al fatto che tutto ciò scritto su carta e firmato abbia un valore inalienabile. Nel Motomondiale, come nel motociclismo in generale, i contratti non sembrano avere alcun valore. Lo sport, complessivamente, è una professione nella quale gli atleti camminano su un filo davvero sottile. Infortuni, problemi di budget e mille altre problematiche possono far terminare il sogno di un professionista nel giro di un attimo. Almeno i contratti dovrebbero dare qualche minima sicurezza agli atleti. È chiaro che le squadre facciano i propri interessi per portare a casa i risultati migliori possibili. Ora come ora, non esiste alcun tipo di sicurezza per questi atleti, a volte anche minorenni. Non stupirebbe se, in futuro, siano proprio i piloti stessi a fare fronte comune e a ribellarsi ad una situazione per certi versi imbarazzante, visto il livello e le cifre in ballo.
Valentino Aggio
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