F1 | Il ritorno di Mattia Binotto: sarà il nuovo responsabile del progetto Audi
Rivoluzione interna del marchio di Ingolstadt, con l'ex TP Ferrari che andrà a prendere il posto di Hoffmann e del CEO Sauber Andreas Seidl
Come un fulmine a ciel sereno, Audi annuncia l'ingaggio di Mattia Binotto e stravolge completamente il progetto che li vedrà debuttare in Formula 1 nel 2026. L'ex team principal Ferrari si unirà ufficialmente dal 1° agosto alla corte della Casa dei 4 anelli, come Chief Operating e Chief Technical Officer dell'attuale Sauber Motorsport AG. Il tutto mentre Oliver Hoffmann e Andreas Seidl, rispettivamente presidente del consiglio d'amministrazione e CEO, salutano il marchio di Ingolstadt.
Binotto riparte dall'Audi dopo la Ferrari
La figura di Mattia Binotto è stata ovviamente molto chiacchierata in questi ultimi tempi: nonostante il suo allontanamento dalla Ferrari, concretizzatosi al termine della stagione 2022, l'ex team principal ha comunque dalla sua oltre 25 anni di esperienza col Cavallino Rampante, essendosi unito alla Scuderia di Maranello nel 1995 subito dopo la sua laurea in ingegneria meccanica al Politecnico federale di Losanna, in Svizzera.
Inizialmente ingegnere motorista della squadra test, Binotto ha scalato i ranghi del Cavallino passando prima nel Reparto Corse e diventando noto per essere l'uomo dietro i motori con cui Michael Schumacher vinse i Mondiali dal 2000 al 2004. A seguire, Mattia sarebbe diventato nel 2007 capo ingegnere, prendendo nel 2009 le redini delle operazioni motori e KERS e nel 2014 diventando direttore del reparto power unit sotto esplicita richiesta di Marchionne.
Nel 2016 ha sostituito James Allison come direttore tecnico della Scuderia Ferrari e nel 2019 è stato nominato Team Principal dopo un rapporto turbato tra lui e il precedente TP Maurizio Arrivabene. Negli anni alla guida della Ferrari, Binotto si è messo in mostra con il “motorone” del 2019 e la F1-75 della stagione 2022 con cui portò la Scuderia al secondo posto del Mondiale Costruttori, appena prima di dare le sue dimissioni. Nel 2024 si è unito all'azienda TEXA come consigliere delegato, ma il suo profilo è rimasto sul taccuino di altri team di Formula 1 quali Aston Martin, Alpine e, appunto, Audi.
Da questo punto di vista, il CEO della Casa dei 4 anelli Gernot Döllner non può che essere soddisfatto dell'acquisto messo a segno:
Sono lieto del fatto che siamo stati in grado di reclutare Mattia Binotto per il nostro ambizioso progetto. Con la sua esperienza di oltre 25 anni in Formula 1, sarà senza dubbio in grado di dare un decisivo contributo per Audi.
Cosa significa questa mossa per il progetto Audi?
Da solo il colpo messo a segno dalla Casa di Ingolstadt rappresenterebbe chiaramente un acquisto di primo livello, data la vastissima esperienza di Binotto in Ferrari e in particolare con i motori, ma è nel suo insieme che la mossa è destinata a fare discutere. Nello stesso comunicato, infatti, è stato precisato che Oliver Hoffmann (Chairman del Boards of Directors) e Andreas Seidl (CEO di Sauber Motorsport AG) lasceranno il programma “come parte del riallineamento”.
Una dichiarazione vaga, che è seguita dalle parole “fredde” di Döllner, che diventerà a breve Chairman del Board of Directors della compagnia Sauber:
Vorrei ringraziare Oliver e Andreas per il loro importante lavoro nello stabilizzare il nostro ingresso in Formula 1 e il loro impegno nella preparazione di questo progetto.
Tutto ciò non deve per forza essere un campanello d'allarme per Audi, ma la riorganizzazione interna del progetto sa comunque di una mossa della casa tedesca in risposta alle recenti prestazioni della Sauber, che quest'anno è ultima nel Costruttori ed è l'unica squadra a non aver ancora conquistato alcun punto in questo Mondiale di Formula 1.
Commentando questo “riallineamento", Döllner dichiara:
Il nostro obiettivo è quello di accelerare tutto il progetto F1 attraverso una gestione chiara delle strutture, definizione delle responsabilità, interfacce ridotte e processi decisionali efficienti. A tal fine, la squadra deve essere in grado di agire in modo indipendente e rapido.
Se questa rivoluzione e l'arrivo di Mattia Binotto saranno la mossa giusta in casa Audi lo scopriremo solo nel 2026. Nel frattempo, questa notizia creerà nuovi spunti di discussione all'interno del paddock, in attesa che la Casa di Ingolstadt definisca il suo secondo pilota al fianco del tedesco Nico Hulkenberg.
Andrea Mattavelli