“Penso sarebbe una buona idea dare una vetrina alle donne. Per qualche ragione le donne non riescono ad emergere, e non perché non le vogliamo. Tutto il contrario, le vogliamo perché attirerebbero un mucchio di attenzione, di pubblicità e probabilmente di sponsor. Da qualche parte dobbiamo pur cominciare. Così ho suggerito ai team la proposta di fare un campionato separato: probabilmente in questo modo riusciremmo a portarne diverse in Formula 1. Correrebbero prima dell'evento principale, o forse il giorno delle qualifiche, in modo tale da ritagliarsi un loro spazio in primo piano”.

Queste sono state le parole espresse dal boss del Circus, Bernie Ecclestone, in merito alla possibile creazione di un nuovo campionato color...”rosa”! Ovviamente si tratta di una provocazione, al momento quasi un'utopia, poiché esistono già le categorie di contorno GP2 Series e GP3 Series e non ci sarebbe materialmente tempo di disputare le gare, ma anche per un numero ridotto di partecipanti attualmente disponibili "sulla piazza".

Se non altro, Ecclestone ha colto nuovamente nel segno, lanciando una proposta che ha sollevato l'attenzione sul tema delle donne in Formula 1, assenti in un Gran Premio valido per il Mondiale di Formula 1 addirittura dal lontano 1976, quando Lella Lombardi prese parte all'appuntamento in Austria.

In merito a tale dichiarazione si è espressa proprio una delle donne pilota attualmente più in vista, ovvero Susie Wolff: la test driver Williams ha infatti commentato la cosa con un eloquente “non mi sembra la strada migliore”. Analoga posizione presa su Twitter da Michela Cerruti, mentre la semi-sconosciuta Alice Powell (ex-candidata al sedile Caterham) ha espresso invece il proprio punto di vista favorevole.

Vedremo se l'ennesima "sparata" dello zio Bernie si potrà, anche se solo in parte, realizzare, oppure se dovremo ancora attendere per vedere una donna al via di un Gran Premio.

Giulia Scalerandi

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