F1 | 2022 vs 2023: Alpine rimpiange Melbourne, stabili Haas e Alfa
Facendo un confronto con la classifica Costruttori dello scorso anno, i team che si trovano nella seconda metà della classifica hanno perso tutti punti rispetto al 2022. Alpine rimpiange il finale di Melbourne. Haas e Alfa pagano un inizio più difficile e meno scoppiettante della scorsa stagione. Williams la sorpresa.
ALPINE RIMPIANGE IL KO DI MELBOURNE
2022: 22 punti (5° posto) 2023: 8 punti (-14 vs 2022, 6° posto)
Partita “nascosta” nei test di febbraio, Alpine ha messo in mostra delle buone prestazioni nei primi tre appuntamenti, in particolare a Melbourne. Il quinto posto di Gasly e il piazzamento in zona punti di Ocon potevano regalare un ottimo bottino ad Alpine per mantenere la 5^ posizione prima della pausa. L’Australia ha invece regalato una grossa beffa, in particolare a Gasly, estremamente costante in gara dove è rimasto sempre dietro a Sainz, a pochi secondi dal podio. Un buon segnale, anche in vista delle prossime gare. Alpine ha in programma di portare una serie di miglioramenti che hanno già ricevuto il via libera in galleria del vento, come riporta AMuS. Secondo la testata tedesca, i dati raccolti ipotizzano un recupero di sei decimi rispetto alla concorrenza costituita da Mercedes, Ferrari e Aston Martin. I primi upgrade più importanti sono previsti per Baku e Imola, con un secondo giro di aggiornamenti previsto tra Canada e Gran Bretagna: “Crediamo di poter almeno tenere il passo con il ritmo di sviluppo di Ferrari, Mercedes e Aston”, ha detto Szafnauer, riportato sempre da AMuS. Tuttavia, questi piani potrebbero essere rivisti a causa proprio dell’incidente di Melbourne: “L’incidente ha spostato le priorità e per Baku abbiamo prima di tutto bisogno di pezzi di ricambio”, ha spiegato il TP di Alpine. “Un’ala anteriore non può essere facilmente costruita in due settimane e dobbiamo vedere se ciò ha un impatto sulle possibilità di completare e portare gli sviluppi”. Se Alpine dovesse rispettare i programmi, così come le previsioni, la A523 farebbe un passo avanti importante per poter consolidare la sua posizione come primo degli “altri”.
HAAS ALL’ATTACCO CON GLI AGGIORNAMENTI
2022: 12 punti (5° posto) 2023: 7 punti (-5 vs 2022, 7° posto)
La differenza tra il 2022 e il 2023 sta tutta nel piazzamento ottenuto nella gara di apertura del Mondiale. Se lo scorso anno Haas aveva sorpreso il mondo con il quinto posto del Bahrain di Kevin Magnussen, quest’anno l’inizio è stato meno scoppiettante. Non per questo, però, non può essere definito positivo. L’arrivo di Nico Hulkenberg ha portato esperienza ulteriore e una buona dose di velocità che Mick Schumacher era riuscito a mostrare solo a tratti. Lo dimostra il buon rendimento in qualifica del tedesco, due volte in Q3 su tre gare, e il settimo posto conquistato in Australia che ha permesso ad Haas di saltare al settimo posto della classifica. Più difficile l’inizio di Magnussen, a punti in Arabia Saudita al termine di un bel duello con Tsunoda. Difficile che Haas possa puntare a qualcosa di più dei punti, anche se l’attitudine del team sarà quella di attaccare con lo sviluppo della VF-23.
ALFA PAGA I PROBLEMI DI BOTTAS
2022: 13 punti (6° posto) 2023: 6 punti (-7 vs 2022, 8° posto)
Come per la Haas, anche per l’Alfa Romeo l’inizio di Mondiale è stato meno scoppiettante a livello di risultati. Il team svizzero ha chiuso a punti le gare di Sakhir e Melbourne, esattamente come lo scorso anno, ma con risultati peggiori. L’ottavo posto di Bottas in Bahrain rappresenta il miglior risultato finora. La C43 è una vettura che sembra più difficile da mettere a punto e in questo momento ha un’effettiva mancanza a livello di passo gara: un punto sul quale proprio Bottas ha chiesto al team di lavorare nel corso di aprile. “Abbiamo delle idee su come migliorare”, ha detto in Australia, riportato da planetf1.com. “Dobbiamo essere certi di riuscire ad avere comprensione di tutto”. Proprio in Australia la C43 è stata vista con una nuova specifica di ala anteriore, il cui obiettivo è quello di aumentare il carico aerodinamico. Sicuri ulteriori sviluppi nelle prossime gare. Come per Haas, l’obiettivo di Alfa sarà quello di riuscire ad arrivare nelle posizioni vicine ai punti e approfittare dei passi falsi dei team più forti. Difficile che entrambe possano pensare di avvicinarsi al livello di Alpine a meno di step prestazionali attualmente impensabili.
ALPHATAURI IN DIFFICOLTÀ: TOST PERDE FIDUCIA E PAZIENZA
2022: 10 punti (8° posto) 2023: 1 punto (-9 vs 2022, 9° posto)
L’inizio di Mondiale di AlphaTauri è stato disastroso in termini di performance, con una vettura incapace di generare sufficiente carico aerodinamico e trazione. Deluse così le aspettative della squadra stessa. In particolare quelle di Franz Tost, che in Arabia Saudita ha accusato pubblicamente gli ingegneri del team: “Non mi fido più di loro”, ha dichiarato. “In inverno mi dicevano che la vettura sarebbe stata fantastica, che avevano fatto un grande passo avanti. Siamo arrivati in Bahrain ed eravamo nella terra di nessuno, cosa posso aggiungere? Non mi fido dei numeri, sulla carta avevamo fatto grossi passi avanti rispetto allo scorso anno”. A Faenza il team è già al lavoro per portare aggiornamenti costanti. Qualcosa è arrivato a Melbourne, altro arriverà a partire da Baku ma per l’obiettivo zona punti il lavoro dovrà essere enorme, considerando quanto sia tirata la lotta a centro gruppo. Unica consolazione: il rendimento di Yuki Tsunoda. Per un Nyck de Vries che sta incontrando più difficoltà del previsto ad adattarsi all’AlphaTauri, c’è uno Tsunoda che ha iniziato ad essere incisivo e trascinatore. Tanto da portare lo stesso Tost a pensare a lui come candidato principale al sedile di Sergio Pérez in Red Bull per il 2025: “Sono molto felice di Yuki, non è colpa sua se non siamo competitivi. Per la Red Bull è sulla strada giusta, è migliorato in tutto ma penso che debba restare in AlphaTauri anche nel 2024. Per il 2025, penso possa essere pronto per la Red Bull”.
STESSO BOTTINO MA MIGLIORI SENSAZIONI PER LA WILLIAMS
2022: 1 punto (9° posto) 2023: 1 punto (= vs 2022, 10° posto)
Williams è l’unica che non ha visto modificato il suo bottino di punti, con l’unico piazzamento in top-10 di Alex Albon in entrambe le occasioni. Ma se il punto ottenuto a Melbourne 12 mesi fa è stato frutto di una strategia estremamente azzardata con 57 giri svolti su un set di hard, quello del Bahrain ha dato una differente impressione. Il team di Grove è quello che – assieme ad Aston Martin – è maggiormente cresciuto rispetto al 2022 e la FW45 è una vettura che ha migliorato i punti deboli della precedente. In Bahrain Albon ha meritatamente conquistato la zona punti con Sargeant non troppo distante. In Arabia Saudita Williams è stata più in difficoltà, mentre in Australia Albon era in corsa per uno dei migliori piazzamenti del team inglese degli ultimi anni prima dell’incidente che lo ha costretto al ritiro facendogli perdere una grande occasione. “Abbiamo fatto buoni progressi perché sapevamo che la vettura dell’anno scorso aveva diversi punti deboli”, ha spiegato Dave Robson, head of vehicle dynamics ad Autosport. “L’anno scorso e anche all’inizio di quest’anno ci abbiamo lavorato e penso che siamo riusciti a fare uno step in avanti ragionevole in termini di prestazioni”. I punti persi in Australia rischiano di costare cari nel corso dell’anno. Tuttavia, la Williams sembra poter affrontare il proseguimento della stagione con un mood differente nonostante la FW45, con tutta probabilità, non vedrà aggiornamenti in arrivo. James Vowles ha già messo in chiaro che il team guarda già al 2024.
Mattia Fundarò