Quante volte ci è capitato di etichettare qualcuno come l'eterno sfortunato? Il ragazzo talentuoso che, per qualche strana congiunzione astrale, non riesce mai ad affermarsi come meriterebbe? A volte, proprio per questa loro caratteristiche, certi soggetti generano attorno a sé dei veri e propri aloni di "fama". Insomma, diciamocelo chiaramente: un po' a tutti noi piacerebbe vedere l'eterno secondo riuscire a beffare il numero 1. Ecco, in Formula 1 questo ragazzo è Nico Rosberg. Negli ultimi anni l'eterno secondo, il ragazzo forte ma che, prima per colpa della macchina (vedi Mercedes, fino a qualche anno fa una belva famelica con le gomme), poi per un compagno di squadra un po' troppo ingombrante, quindi mettiamoci anche per un bel po' di sfortuna (visto che nel Mondiale 2014 sembrava capitassero tutte alla sua vettura) non è mai riuscito a vincere un titolo iridato.

Ora, direte voi: e quindi? Perchè quest'anno dovrebbe essere diverso? Il buon tedesco durante l'inverno è andato in pellegrinaggio nei più disparati santuari? Potrebbe anche essere. Oppure si è allenato in stile Rocky Balboa rincorrendo... galline? Tutte ipotesi pittoresche, certo. Ma questo 2016, anno bisesto, e come dice il famoso proverbio, anno funesto, potrebbe essere l'anno buono anche per lui. Questo per il semplice motivo che il beffato per antonomasia, il personaggio più schernito dal web per la sua sfortuna, quest'anno ce l'ha fatta! Stiamo parlando proprio di lui: Leonardo DiCaprio! Il bel biondino di Hollywood, dopo 6 nomination agli Oscar, essere morto assiderato a seguito di un naufragio, aver squartato un cavallo, aver strisciato nella neve per più di due ore di film... ce l'ha fatta! Ha vinto lui! E non il classico attore che, ogniqualvolta Leo è candidato, tira fuori la performance della vita...

Vista la somiglianza, anche fisica, tra i due soggetti della discussione potremmo dire... perché no? Insomma Rosberg è un pilota veloce, preciso, costante e anche nella stagione che sta per aprirsi guiderà una delle migliori, se non la migliore in assoluto, monoposto dello schieramento. Sul finire della scorsa stagione ha anche dimostrato di essere capace di dare la "paga" al suo compagno di box, sia in qualifica che in gara. Anche la genetica può aiutare il pilota tedesco: non tutti possono dire di essere figli di un ex-campione del mondo. Anzi, spesso i piloti figli d'arte hanno lasciato il segno, vedi Villeneuve e Hill.

Ma ripercorriamo la carriera di Nico, tentando un parallelo con l'attore fresco di premio Oscar. Il debutto tra i grandi per il ragazzo di Wiesbaden arriva prestissimo. A 21 anni prende parte, come pilota ufficiale Williams, al GP del Bahrain, concludendo a punti in settima posizione. Anche Leo sale giovanissimo alla ribalta. A soli 17 anni, nel 1993 recita in "Buon compleanno Mr. Grape" per il quale riceve una candidatura al Golden Globe e la prima "maledetta" (fino a quest'anno) nomination per l'Oscar.

Le carriere dei due sono ricche di grandi esperienze. Il biondo hollywoodiano prende parte a successi planetari quali "Titanic", "The Aviator", "Blood Diamond", "Inception" e potremmo citarne molti altri. Ma nessuno riesce a fargli vincere il premio più ambito. E Rosberg? Beh, dal 2006 (anno di esordio in Formula 1) fino al 2010 si fa le ossa con grandi risultati in Williams. Poi arriva la grande chiamata da un team con alle spalle una storia gloriosa e volenteroso di tornare ai fasti di un tempo: Mercedes. Certo, il compagno di squadra non è proprio un nome leggero: Michael Schumacher...vi dice qualcosa? Uno capace di vincere in carriera ben sette titoli iridati. Torniamo però al protagonista di questo pezzo, Nico. Lui è giovane, nel 2010 deve compiere 25 anni, l'anagrafe e il talento sono dalla sua parte. Nei 3 anni con Schumacher non sfigura per niente, anzi spesso e volentieri si tiene dietro il leggendario compagno di squadra, dimostrando che, con una vettura all'altezza dei rivali (Red Bull, Ferrari e Lotus), anche Nico può dire la sua in ottica mondiale.

Il 2013 è il primo anno di Lewis Hamilton in Mercedes, assieme ovviamente al nostro Nico, ma la vettura non è ancora all'altezza del mostro Red Bull che con Sebastian Vettel domina ancora una volta il Circus.

Arriviamo dunque al 2014. La Mercedes mette in mano a Rosberg e Hamilton una macchina che rasenta la perfezione. Gli avversari possono raccogliere solo le briciole. Quest'anno vince lui, dicono tutti. E in effetti Rosberg galoppa in testa al Mondiale per gran parte della stagione. Contemporaneamente, nelle sale cinematografiche esce quello che, secondo molti (esperti e non) è il miglior film di Leonardo Di Caprio. Stiamo parlando di "The Wolf of Wall Street", pellicola in cui DiCaprio offre una performance splendida, grazie alla quale tutti lo danno come favorito assoluto agli Oscar. Si aggiudica il Golden Globe. Quindi si arriva alla notte del Kodak Theatre, dove tutti si aspettano Di Caprio alzare la statuetta, ma ecco come un fulmine a ciel sereno... Matthew McConaughey. Il protagonista di "Dallas Buyers Club" soffia l'Oscar come miglior attore protagonista al collega di origine italo-tedesca. Alla stessa maniera, un Lewis Hamilton indemoniato vince 6 delle ultime 7 gare aggiudicandosi all'ultima gara, in programma sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi, il titolo iridato. Rosberg, dato per favorito nel corso di gran parte della stagione, condotta in maniera magistrale, rimane beffato all'ultimo.

L'anno seguente per Nico Rosberg, così come per tutti gli altri piloti, Lewis Hamilton è qualcosa di inarrivabile, un mostro. Per il secondo anno consecutivo, pur disponendo di una macchina estremamente competitiva, Nico viene battuto da Lewis Hamilton. C'è da dire però che nella parte finale della stagione (le ultime 6 gare per essere precisi) il tedesco si mostra sullo stesso livello dell'asso britannico. Rosberg si impone sempre in qualifica, e da Suzuka fino all'ultima gara la pole position è sempre sua. 

Siamo quindi ai giorni nostri, il 2016. Anno che vede Rosberg favorito anche dalle dichiarazioni di un ex-campione del mondo come Jacques Villeneuve. Il figlio del grande Gilles ha infatti affermato nel corso della presentazione della stagione di Sky Motori che ormai Lewis Hamilton pensa di più "a fare il rapper" che non a guidare come un pilota di F1. Ora, analisi e commenti a parte, i fatti dimostrano che l'ultimo periodo della scorsa stagione, ovvero quello che ha visto Rosberg battere spesso Hamilton, è collimata con il periodo in cui il campione inglese si dileggiava nel Jet-set e figurava sulla copertine di molte riviste patinate.

Anche voi avrete qualcosa in cui vi ritrovate ad essere un DiCaprio o un Rosberg, no? Tutti hanno qualche situazione in cui capita di rimanere beffati. Quindi il nostro consiglio, figlio di questo DiCaprio vincitore finalmente dell'Oscar e del suo alter ego pilota, quest'anno più che mai favorito numero uno al titolo, è... non smettere mai di provarci! 

Alessandro Gazzoni