Mercedes, guerra e pace a Brackley
Dopo la tempesta, è giunta l'ora della quiete (forzata) in casa Mercedes. A distanza di alcuni giorni da quanto accaduto nel corso del Gran Premio del Belgio, piloti e responsabili della scuderia si sono incontrati per analizzare a mente fredda quanto avvenuto a Spa. Il meeting è avvenuto stamane, nella boardroom del quartier generale del team a Brackley: presenti in sala Toto Wolff, Paddy Lowe e, naturalmente, Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Come si ricorderà, l'episodio che aveva acceso gli animi (e compromesso le chances di successo delle Frecce d'Argento) era avvenuto all'inizio del secondo giro quando, nel tentativo di attaccare Hamilton per la leadership della gara, Rosberg aveva toccato inavvertitamente la vettura gemella, finendo per danneggiare la propria ala anteriore e causando una foratura in grado di spedire il compagno nelle retrovie. A fine gara, non erano poi mancate le versioni contraddittorie su quanto accaduto, con l'inglese che accusava il compagno di aver ammesso nel briefing post-gara di aver deliberatamente causato il contatto, subito smentito dal tedesco; nel frattempo, i vertici del team (Lauda e Wolff su tutti) non esitavano a censurare il comportamento del leader del Mondiale, ritenuto responsabile di una condotta di gara eccessivamente aggressiva e tale da pregiudicare il risultato di squadra. Il tutto è stato al centro dell'incontro chiarificatore avvenuto nella sede della scuderia, al termine del quale la Mercedes ha voluto diramare un comunicato stampa: una mossa, probabilmente, volta a dimostrare al mondo di avere ancora in mano le redini della situazione, e di saper gestire una coppia ormai sull'orlo di una "crisi di nervi". In sostanza, la Mercedes ha sottolineato come Rosberg si sia accollato la responsabilità di quanto accaduto, ed abbia offerto le proprie scuse al team per il suo "errore di valutazione", il quale è stato comunque oggetto di una sanzione (i cui termini non sono stati resi noti). La casa tedesca ha poi proseguito sottolineando la maniera in cui intende gestire la situazione d'ora in avanti: "Rimaniamo convinti che una chiara e pulita battaglia in pista sia il miglior modo per vincere il campionato. Questo principio è positivo per il team, per i fans e per tutta la Formula 1. Lewis e Nico hanno capito ed accettato la regola numero 1 valida all'interno del team: non ci devono essere contatti tra le due vetture in pista. Questo rende evidente il fatto che un altro incidente come questo non sarà tollerato. Ma Nico e Lewis sono i nostri piloti e noi crediamo in loro. Essi rimangono liberi di lottare e gareggiare per il Mondiale 2014". Come dire: nessun ordine di scuderia, ma guai a voi se dovesse ripetersi un altro episodio simile.
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