E' stata un'autentica mazzata quella ricevuta oggi dalla Sauber in merito all'annoso braccio di ferro con Giedo Van Der Garde: quando in Italia erano appena passate le 6.30, la scuderia elevetica si è infatti vista respingere il ricorso presentato in seguito alla sentenza pronunciata ieri, in base alla quale l'olandese è stato riconosciuto in possesso di un accordo contrattuale valido per disputare la stagione 2015 in qualità di pilota titolare del team.

La corte d’Appello dello stato di Victoria ha quindi sancito che il pilota dovrà immediatamente essere reintegrato tra le fila del team, anche se a tal proposito non mancano problemi da risolvere di varia natura: Van der Garde, infatti, non è in possesso della Superlicenza necessaria per gareggiare, nonostante la sua Federazione abbia inoltrato la richiesta nella giornata di ieri; tale procedimento, di norma, richiede però due settimane e nei casi d'urgenza 48 ore, ovvero un lasso di tempo comunque non utile per permettergli di essere in pista per l'inizio delle prove libere di domani.

Il giudice, inoltre, ha stabilito che qualsiasi questione riferita alla sicurezza del pilota (sollevata nella precedente udienza dall'avvocato della scuderia) sia di competenza esclusiva del team: la Sauber, infatti, era già stata avvertita di far correre l'olandese in una prima sentenza del 3 dicembre scorso, e visto che i legali della scuderia avevano indicato in due settimane il tempo necessario per espletare tutte le formalità per "preparare" un pilota, l'assenza del sedile e la mancata Superlicenza sono da attribuirsi alla Sauber, condannata anche a pagare le spese legali di Van der Garde.

Tra l'altro nel dibattimento è emerso che la Sauber, nella persona del team principal Monisha Kaltenborn, aveva comunicato la rottura del contratto con Van der Garde al Contract Recognition Board della FIA, in data 4 marzo, ovvero a test abbondantemente iniziati. Ma il team elvetico sembra non voler cedere, nonostante l'imposizione dei giudici: nella entry-list ufficiale della gara, diffusa poco fa, la Sauber ha infatti confermato quali propri piloti titolari Felipe Nasr e Marcus Ericsson, ovvero coloro i quali hanno disputato tutte le sessioni invernali al volante della nuova C34. Di conseguenza, il legale di Van Der Garde ha diffidato la scuderia dal non consentire al proprio assistito di scendere in pista, chiedendo e ottenendo al giudice l'elenco dei beni materiali di proprietà della scuderia presenti a Melbourne, e minacciandone il sequestro qualora la sentenza non dovesse venire rispettata.

Insomma, un grande caos che sottolinea ancora una volta la gestione un po' troppo "allegra" dei propri piloti da parte della Sauber e del suo team principal Monisha Kaltenborn: come si ricorderà, infatti, anche Adrian Sutil aveva sottolineato di essere in possesso di un accordo valido anche per la stagione ormai alle porte, salvo evidentemente aver poi trovato un accordo che lo ha convinto a desistere dall'intraprendere le vie legali, come invece fatto da Van Der Garde. Il quale "rischia" a questo punto di dover salire in macchina in un clima interno a dir poco "ostile"...

Sulla vicenda è arrivato anche il commento di Sergio Perez, pilota Force India: "È una vicenda negativa, ma allo stesso tempo i piloti non dovrebbero essere trattati in questo modo, questa vicenda dimostra che dobbiamo essere rispettati. Non è corretto quando non succede, non importa se sei un pilota o un ingegnere. Se c’è un contratto, dovrebbe essere rispettato, perché ci sono regole da seguire. A volte, in Formula 1, senti storie di piloti che hanno un contratto con un team o piloti cui spettano soldi da tre o quattro anni. Giedo è un buon esempio, un pilota deve far rispettare i suoi diritti. La vedo come una cosa positiva, non solo per i piloti: chiunque lavora in F1 dovrebbe essere trattato come qualunque altro lavoratore".

Più amaro Felipe Massa, un altro ex-Sauber: "Non so cosa sia successo, non vorrei dire qualcosa di sbagliato, ma è una vicenda triste. Vedere questo alla prima gara dell’anno non è bello ed è triste per lo sport. La Formula 1 non sta vivendo il suo momento migliore rispetto al passato e si continuano a vedere queste situazioni. Non è bello".

Ed in effetti non è propriamente un bel momento per la Formula 1, soprattutto sul fronte piloti. Dopo settimane a parlare del caso Alonso, ora probabilmente anche la vicenda Van der Garde potrebbe trascinarsi per settimane e settimane. E domani, intanto, si accendono i motori....

Vincenzo Buonpane

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