E' stata una Ferrari ancora una volta a due velocità, quella vistasi oggi nelle qualifiche sul Red Bull Ring. Mentre Fernando Alonso è riuscito finalmente ad agguantare la seconda fila, che lo vedrà scattare domani alle spalle delle Williams di Massa e Bottas e della Mercedes di Rosberg, Kimi Raikkonen non è andato oltre l'ottavo tempo, avendo preceduto nel Q3 soltanto Lewis Hamilton e Nico Hulkenberg, i quali per la cronaca non sono nemmeno riusciti ad ottenere un tempo cronometrato durante la fase finale delle qualifiche. Se il pilota spagnolo, dunque, ha confermato di saper tirare fuori tutto l'attuale potenziale della F14T, rimanendo a contatto con i primi per la parte di weekend sin qui svoltasi, Iceman è apparso nuovamente in difficoltà e non in grado di esprimersi sui livelli del compagno di scuderia.

Ed è lo stesso finlandese ad ammettere di non sentirsi ancora a proprio agio con la vettura: “In questi due giorni ho trovato qualche difficoltà in più a mettere insieme un buon giro e anche oggi in qualifica non è andata bene. In Q3 sono uscito per un unico run con pneumatici Supersoft, ma gli errori commessi alla prima curva hanno compromesso i miei tempi sul giro. Nell’ultimo tentativo - ha dichiarato Raikkonen - ho bloccato le ruote danneggiando l’anteriore sinistra, ma a quel punto ho deciso di andare avanti per cercare di migliorarmi. Anche se l’ottava posizione non è un disastro, sono deluso per questo risultato perché oggi eravamo più veloci, ma non sono mai riuscito ad essere costante nei tre settori. Il passo gara è buono e anche se soffro un po’ a far entrare in temperatura gli pneumatici, proverò a fare del mio meglio”. Se Raikkonen non sorride, Alonso perlomeno è parzialmente soddisfatto del risultato conseguito oggi: Le sensazioni alla fine di questa qualifica sono contrastanti, perché se da un lato il risultato ottenuto oggi è il migliore dall’inizio della stagione, è anche vero che la sessione è stata particolarmente atipica e con ogni probabilità la classifica finale non riflette quelli che sono i reali valori in campo. In Q2 l’errore commesso all’ultima curva mi ha costretto ad una seconda uscita, e in Q3 sono andato lungo alla terza curva, ma essere arrivato quarto compensa la delusione per non essere stato perfetto e deve renderci fieri del lavoro fatto finora, perché le novità che abbiamo iniziato a introdurre già in Canada sembrano dire che siamo sulla strada giusta. Con alcune vetture più veloci della nostra alle spalle ci attende una gara difficile, in cui difendersi sarà importante tanto quanto attaccare. Ora cercheremo di capire come gestire questo vantaggio il più a lungo possibile con la strategia”.

Marco Privitera

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