Il 2019 non sarà certamente un anno da buttare per Ducati Pramac, ma la sensazione, considerato il sesto posto finale nella classifica a squadre, è quella per cui si sarebbe potuto fare meglio. Sesto posto maturato sopratutto grazie alle ottime prestazioni dell’australiano Jack Miller, che mette in cascina ben 165 punti contro i 54 del compagno di squadra Francesco “Pecco” Bagnaia.

TEAM: VOTO 6. Una stagione 2019 tra alti e bassi per il team Pramac: se consideriamo il quinto posto finale nella classifica a squadre del 2018 ed il sesto posto di quest’anno si è fatto un leggero passo indietro. Sicuramente la squadra paga la partenza di Danilo Petrucci ed il primo anno in MotoGP di Pecco Bagnaia, che ha dimostrato di doversi adattare alla difficile Ducati GP-18 e non è riuscito ad ottenere una media punti simile al compagno di squadra. Nella prossima stagione entrambi i piloti avranno a disposizione la nuova Ducati GP-20, al pari degli ufficiali e questo dovrebbe migliorare nettamente la situazione. Sufficienza per il lavoro del team, ma la sensazione finale è che si poteva fare di meglio.

FRANCESCO “PECCO” BAGNAIA: VOTO 5. Ci si aspettava sicuramente qualcosa in più da Bagnaia quest’anno, dopo aver vinto il titolo Moto2 nel 2018. Dopo un buon inizio nei test invernali l’esordio su una MotoGP si è rivelato più ostico del previsto. Quindicesimo posto finale in classifica e soltanto 54 punti conquistati, Bagnaia ha ottenuto come miglior risultato di stagione un quarto posto a Philip Island, dove ha sfiorato il podio finendo soltanto per pochi millesimi alle spalle del compagno di squadra Miller. A parte questo ottimo risultato Pecco si è affacciato in top ten soltanto due volte, ad Austin ed in Austria al Red Bull Ring.

Dall’altro lato tanti ritiri e cadute, segno che per Bagnaia è stato difficile adattarsi alla Ducati GP-18. Sicuramente la moto, che ricordiamo essere della passata stagione, paga la scarsa competitività nei confronti degli avversari che dispongono di materiale più aggiornato, come nel caso del compagno di squadra Miller. Non è facile al primo anno in MotoGP salire su una Ducati ed andare subito forte, ma prestazioni come quella in Australia ci fanno ben sperare per il 2020, dove per Bagnaia sarà disponibile una Ducati GP-20 e sarà al pari dei piloti ufficiali.

JACK “JACKASS” MILLER: VOTO 7. Per Jack Miller si tratta probabilmente della sua migliore stagione. Se paragoniamo i risultati del 2018, dove ha racimolato 91 punti, contro i 165 della stagione attuale sicuramente siamo di fronte ad un bel passo in avanti, segno che l’australiano da giovane promessa sta maturando in un pilota concreto. Per Jackass cinque terzi posti all’attivo, conquistati ad Austin, Repubblica Ceca, Aragon, Australia e Valencia, dove è stato il migliore pilota Ducati al traguardo.

Purtroppo oltre alle buone prestazioni ci sono anche quattro ritiri con cui fare i conti e qualche caduta di troppo, che hanno compromesso la classifica finale dell’australiano. Classifica che sarebbe potuto essere molto più rosea considerando che Rossi e Petrucci sono davanti veramente per pochissimi punti e l’australiano si sarebbe confermato seconda migliore Ducati dietro Dovizioso. Per Miller il 2020 sarà l’anno in cui dovrà dimostrare che è lui a meritare un posto nel team ufficiale.

Julian D’Agata