Credits: MotoGP
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Nell'unico turno del Venerdì disputato sul tracciato di Phillip Island da parte della MotoGP è Marc Márquez l'uomo più veloce, chiudendo in testa alla classifica dopo essere riuscito a gestire le condizioni di pista complicate dalla pioggia.

Márquez a suo agio in condizioni complicate

Dopo la cancellazione della sessione di FP1 a causa della pioggia battente che si è riversata sul tracciato,  il tempo concesso ai piloti per mettere a punto la propria moto in vista del turno di Practice - decisivo per l'accesso in Q2 - è stato ridotto drasticamente.

Con una pista umida, continue incursioni di animali sul tracciato e poco margine di errore, è stato Marc Márquez il pilota fin da subito più veloce e più agile tra le curve australiane. Il pilota spagnolo ha infatti chiuso il turno in prima posizione, accedendo di diritto al Q2, grazie ad un tempo sul giro registrato in 1:27.770.

Nel corso di tutto il turno di Pre-Qualifica il #93 ha dimostrato di avere un ritmo gara potenziale per poter competere nelle posizioni di testa, tenendo sempre però in mente l'incognita del clima, che nel corso delle due Gare potrebbe essere drasticamente diverso rispetto a quello sperimentato in questa giornata.

Le condizioni miste come queste sono il mio punto forte come pilota, sono subito veloce subito competitivo, dopo il problema è che rimango a quel livello e alcune volte gli altri mi sorpassano. Questa è una pista che mi piace, siamo partiti bene ma ora dobbiamo ancora lavorare perché eravamo un po' rigidi sulla moto, come tutti credo. Questo è stato un turno molto interessante soprattutto perché era nuvoloso e non sapevi mai se saresti rimasto in testa

Scelta della gomma cruciale visti gli errori del Venerdì

Sebbene il pilota portabandiera Gresini Racing sia stato nettamente il più performante sul tracciato di Phillip Island, anche per lui continua ad esserci l'incognita di che tipo di mescola utilizzare nel corso dei turni del Sabato e nella Gara di Domenica. 

Se in un primo momento Márquez si è trovato molto bene con la gomma morbida al posteriore, portando a termine 15 giri con dei tempi più che buoni, il dubbio rimane in previsione della “Gara lunga”, dove la prestazione della gomma potrebbe essere nettamente diversa.

Nel corso del turno inoltre non è andato tutto liscio, soprattutto nella seconda parte: dopo un ultimo giro lanciato più difficoltoso del normale, lo spagnolo ha riscontrato problemi nelle prove di partenza, a causa del pattinamento della gomma posteriore.

Il ritmo gara fino al giro 15 siamo a posto, il problema è che dopo ne mancano altri 15, quindi sarà molto importante domani capire le gomme e quale si può usare. Con l'ultima gomma non mi sentivo bene, per fare il giro secco ho avuto un warning e durante la prova di partenza è successo qualcosa di strano. Domani dobbiamo rimettere la prima gomma con cui ho fatto il time attack, che era venuto bene, per capire se era un problema della gomma, un problema mio o un problema della pista.

Marc Marquez e Alex Marquez nel GP di Australia, prove di partenza
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Sessione cruciale quindi, in una pista che sembra incontrare molto bene le preferenze di Márquez, con molte curve a sinistra e poche a destra, ma dove il risultato non è scontato: sono infatti molti i piloti dello schieramento ad essere particolarmente performanti su questo tracciato, tra cui i due sfidanti per il titolo 

Se ci sono curve a sinistra mi sento abbastanza bene, se invece sono a destra io ancora col polso non ce la faccio e col piede faccio fatica, è vero che sulle piste a sinistra mi sento meglio e sono più forte. Per mia sfortuna sono tutte piste a destra, a sinistra sono meno, ma quando arrivano ci divertiamo molto e ora vedremo, perchè Martin e Bagnaia arriveranno, Bezzecchi e Alex [Márquez] sono molto forti, ma l'importante è che le Ducati siano sempre davanti.

Valentina Bossi

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