Il Gran Premio di Formula 1 della Cina è stato il primo a essere rinviato nel calendario 2020. L’autodromo cinese non ha potuto ospitare la F1 per le note ragioni legate al Covid-19. Ma ad oltre tre mesi dallo scoppio della pandemia in Cina, la situazione nella nazione asiatica sembra tornare lentamente alla normalità. A sostegno di questa tesi, il fatto che il circuito di Shanghai dovrebbe riaprire presto i battenti, dopo la conferma della gara di Formula 4 per il 23/24 maggio.

LE PRIME ATTIVITA’ A SHANGHAI LASCIANO BEN SPERARE LA F1

Negli scorsi giorni, il sito The-race.com aveva già riportato qualche indiscrezione, annunciando la disputa a porte chiuse di un evento organizzato da Porsche. Sempre il canale britannico ha riportato la conferma della tappa del campionato GT cinese per il 26 giugno. Ricordiamo che, oltre alla Formula 1, anche la Formula E è stata cancellata. In questo caso sono già al vaglio opzioni sul recupero, con il mese di agosto che è stato individuato per ricollocare l’evento di Sanya.

Risale allo scorso 12 febbraio il rinvio del Gran Premio di Cina di F1, quando nel resto del Mondo quella che era ancora solo considerata un’epidemia sembrava distante. Dopo la tardiva cancellazione del Gran Premio d’Australia, annunciato solo due ore prima dell’inizio della prima sessione di libere, sono arrivati a cascata anche i successivi rinvii, compreso anche quello relativo al Gran Premio del Canada annunciato oggi.

Resta difficile, se non impossibile, fare previsioni circa la ripresa, o meglio l’inizio, del campionato. Quella arrivata dalla Cina è la prima buona notizia che lascia sperare in un veloce ritorno alla normalità. Ricordiamo che per far sì che il Mondiale possa essere considerato valido, dovranno essere almeno otto le gare disputate.

Samuele Fassino