La Ferrari si conferma al top anche in Messico, conquistando il successo con Carlos Sainz a distanza di una settimana da quello ottenuto da Charles Leclerc in Texas. L'inno di Mameli risuona anche sul circuito ‘Hermanos Rodriguez’, al termine di una grande prova di forza da parte dello spagnolo il cui successo non è mai stato messo in discussione. Il Cavallino sfiora la doppietta con Leclerc costretto solo nel finale a cedere al ritorno di Norris, mentre Verstappen subisce una doppia penalità che lo vede chiudere in sesta posizione.

Il Messico si tinge di rosso Ferrari

E' ancora il rosso Ferrari a tenere banco in questa fase del Mondiale di Formula 1. La scuderia di Maranello conquista il secondo successo consecutivo, trionfando in Messico con un Carlos Sainz apparso imbattibile sin dalle qualifiche. Il pilota spagnolo, la cui avventura con il Cavallino è ormai agli sgoccioli, si è reso protagonista di una prestazione autorevole e priva di sbavature sul tracciato messicano, dominando la gara dopo aver ceduto la testa soltanto nelle prime battute a Max Verstappen. L'illusione del campione del mondo olandese è durata giusto lo spazio di una Safety Car, prima di subire il sorpasso da parte del ferrarista che da quel momento in poi ha controllato gli avversari tenendoli a debita distanza sino alla bandiera a scacchi.

Caccia aperta al titolo Costruttori

La Ferrari rilancia più che mai la propria candidatura per il titolo Costruttori, scavalcando la Red Bull in classifica e piazzandosi a -29 dalla McLaren, anche se il bottino in terra messicana sarebbe potuto essere ancora più corposo. Quando stava infatti per profilarsi la seconda doppietta consecutiva, Leclerc ha subito la perentoria rimonta nel finale da parte di Lando Norris, che ha messo sotto pressione il monegasco sino a costringerlo all'errore. Per il britannico si tratta di un piazzamento che tiene accesa la speranza di titolo, vista anche la gara ricca di disavventure portata a termine da parte di Verstappen.

Doppia penalità per Verstappen

L'episodio chiave è avvenuto nelle fasi iniziali, quando il pilota McLaren ha sferrato l'attacco nei confronti del leader del Mondiale, venendo però spinto per ben due volte fuori dalla pista nello spazio di poche curve. La Direzione Gara ha deciso di adottare la mano pesante nei confronti dell'olandese, punendolo con una doppia sanzione che lo ha costretto a rimanere fermo per ben 20" ai box prima di poter effettuare il cambio gomme. Verstappen a quel punto si è ritrovato nelle retrovie, prima di iniziare una rimonta che lo ha portato fino al sesto posto finale. Per lui il vantaggio in classifica rimane ancora rassicurante (+47 su Norris), ma nelle prossime quattro gare per lui sarà vietato commettere errori per evitare di regalare un finale thrilling alla stagione.

Mercedes, che duello! Perez disastroso

La Mercedes, impossibilitata a lottare per la zona podio, si accontenta di una lunga lotta in famiglia nella seconda parte di gara, con Hamilton che riesce ad avere la meglio su Russell al termine di un lungo inseguimento conquistando la quarta piazza davanti al compagno. Buona la rimonta dal fondo di Oscar Piastri che chiude ottavo dopo essere scattato nelle retrovie, mentre disastrosa la gara di Sergio Perez, che chiude ultimo dopo aver subito una penalità di 5" per errato posizionamento al via ed aver fallito l'assalto nel giro veloce con una sosta extra nel finale. Weekend eccellente per la Haas, che chiude con entrambe le vetture a punti grazie al settimo posto di Magnussen ed al nono di Hulkenberg, mentre a completare la top 10 si piazza l'Alpine con Gasly.

Lawson tira fuori gli artigli

Non sono mancati i momenti “caldi” nel corso della gara, a partire dall'incidente che alla prima curva ha visto Tsunoda finire ad alta velocità contro le barriere, in seguito ad un contatto con Albon a sua volta costretto al ritiro. Scintille in casa Red Bull, con Lawson e Perez ai ferri corti durante il tentativo di sorpasso da parte del messicano; lo stesso pilota della Racing Bulls si è poi reso autore di un contatto anche con Colapinto, in seguito al quale ha dovuto sostituire l'ala anteriore danneggiata. Domenica amara, infine, per Fernando Alonso, che non ha potuto celebrare al meglio la propria 400esima presenza venendo costretto al ritiro con una Aston Martin sempre più in crisi.

Tra una settimana si completa il terzetto di gare consecutive con il GP Brasile, dove la Ferrari punterà ad estendere il proprio momento magico e Norris andrà a caccia di nuovi punti in classifica da sottrarre a Verstappen: il finale di questa stagione si preannuncia sorprendentemente ricco di spunti d'interesse.

Marco Privitera

La classifica finale del GP Messico 2024