John Love, dallo Zimbabwe con...amore
Ci sono piloti che rimangono pressoché sconosciuti agli occhi dei tifosi ed degli amanti del motorsport. Piloti che, nel corso della propria carriera in Formula 1, hanno corso in diverse occasioni sempre e solo la stessa gara, dunque non riuscendo mai a completare un'intera stagione.
Uno di questi piloti è John Love, il quale a 41 anni stava per vincere il Gran Premio del Sud Africa 1967 prima che il destino decidesse di beffarlo negli ultimi giri costringendolo a una sosta ai box. Il pilota terminò la gara al secondo posto, ma la sua impresa è comunque rimasta intatta. Inoltre fu a suo modo un innovatore, visto che è stato il primo pilota a portare in una gara ufficiale di Formula 1 uno sponsor dipinto sulla livrea della propria vettura.
Questa è la sua biografia.
John Love nasce a Bulawayo il 7 dicembre 1924, nella Rhodesia del Sud. Si forma nella Technical High School e dopo le lezioni lavora come apprendista fino alla chiamata nell’esercito. Durante questo periodo, nel corso della Seconda Guerra Mondiale viene trasferito in Italia, dove con altri commilitoni ha l'occasione di provare una moto Zundapp sul circuito di Monza.
Dopo la fine del conflitto fa ritorno in Patria e comincia a correre in moto nel 1947, gareggiando fino al 1953 a bordo di Rudge, Norton, AJS, Triumph e Velocette.
Nel 1954 passa alle corse automobilistiche, acquistando una Cooper 500 Jap con una parte dei soldi derivante dalla vendita di una delle moto che aveva usato per correre all’amico Jim Redman, il quale aveva già cominciato la sua carriera prima conquistare sei titoli nel motociclismo.
Dal 1954 al 1957 gareggia nella Rhodesia del Sud con una JAP Cooper, successivamente dotata di un motore Norton. Conquista cinque vittorie nella Ungusa Speedway e cinque nella Salisbury Coronation Park, battagliando con piloti come Jimmy Shields, Gordon MacPherson, Jimmy de Villiers, Sam Tingle e Peter Wood. Dopo queste vittorie si sposta in Sud Africa, dove partecipa per la prima volta a competizioni al di fuori del suo paese d'origine.
Dopo questa trasferta, decide di abbandonare la Cooper Norton per acquistare una Riley-Special appartenuta a Bill Jennings, tre volte campione del campionato sud africano, pagandola 500 sterline e conquistando la vittoria nel Heany Summer Handicap Race.
Dopo le prime gare e difficoltà decide di installare il nuovo cambio MG CT, con cui ottiene i seguenti risultati nella stagione 1958: primo nella 9 Ore di Endurance presso il Grand Central Circuit, secondo nella False Bay 100, dopodiché conquista un terzo posto alla Transvaal Handicap, un secondo posto alla 14 Organization 100 e due secondi posti nella Union Day Handicap e nella Formula Libre Handicap.
Nel 1959, dopo che la Riley Special rimane distrutta durante il quinto giro della False Bay 100, Love decide di acquistare una Jaguar, con cui ottiene il secondo posto nel Gran Premio di Luanda. Il 1° Gennaio dell’anno successivo disputa il Gran Premio del Sud Africa, gara non valida per il Mondiale di Formula 1, dove arriva settimo.
Continua il 1960 partecipando a diverse gare in Europa e in Gran Bretagna. Dopo aver ottenuto ottimi risultati entra nella squadra di Formula Junior di Fitzwilliam, il quale gli mette a disposizione una Lola Mk2-Ford con cui al Cup of Copenaghen ed a Eifelrennen ottiene il secondo posto, mentre ad Albi e Reims giunge terzo.
Ken Tyrrell, notando John Love ad Albi, decide quindi di organizzare un test sul circuito di Goodwood, dove il pilota guida una Cooper T52 BMC. Convinto delle sue abilità, Tyrrell gli mette a disposizione una Cooper T52-BMC, che Love guida a Pescara e Goodwood. Tornato in Africa, vince la 9 Ore sul circuito di Grand Central con una Porsche RS Spyder condivisa con Dawie Gous.
Nel dicembre del 1960 gareggia quindi per la scuderia Lupini nel Gran Premio di Cape e nel South African Grand Prix, guidando una Cooper Maserati T51.
Nel 1961 guida per Ken Tyrell nel Campionato europeo di Formula Junior vincendo la sua prima gara a Cesenatico, in Italia, dove ottiene la prima manche e il giro più veloce, anche se la sua prima vittoria assoluta arriva sul circuito di Chimay in Belgio. Inoltre, ottiene altre vittorie a Roskilde, Magny Cours e Karlskoga. Gareggia anche nel British Touring Car con una Mini-Cooper, conquistando sette vittorie nella classe 1000cc.
Nel 1962, durante una gara di Formula Junior ad Albi, John è vittima di un grave incidente che lo costringe nel resto della sua carriera a cambiare stile di guida, poiché non avrebbe più potuto piegare il braccio in modo corretto.
In una intervista alla rivista CAR del 1992 John Love, ricorda così quell'episodio: "Mi sono rotto il braccio destro durante una gara e ho avuto problemi al fianco. Tyrrell mi voleva per continuare a correre nel Campionato Europeo e ho avuto diversi test con Cooper and Brabham, ma non pensavo che sarei stato ancora bravo come prima".
Nel 1962 si procura una Cooper Climax T55 e nel Gran Premio del Sud Africa fa il suo debutto in Formula 1, giungendo all'ottavo posto a quattro giri dal vincitore Graham Hill.
Nel 1963 conquista la sua prima vittoria nel campionato Sud Africano, in occasione del Rhodesian Grand Prix che si svolge il 12 dicembre a Kumalo. Partecipa nuovamente al Gran Premio di Formula 1 in Sud Africa, dove ottiene un nono posto dopo essere scattato dalla tredicesima posizione.
L’anno successivo conquista il campionato sudafricano di Formula 1 con quattro vittorie assolute: Coronation 100 (Roy Hesketh), Royal Show Trophy race (ancora al Roy Hesketh), Border 100 (East London) e Rand Spring Trophy (Kyalami). Durante l’anno viene iscritto al Gran Premio d’Italia di Formula 1 dalla Cooper, ma non riesce a passare la tagliola delle qualifiche.
Nel 1965 guida ancora la vecchia Cooper T55 con il motore Climax da 2700 cc e, dopo essersi ritirato nel Gran Premio del Sud Africa, ottiene il secondo posto nel Gran Premio di Capo Sud a Killarnay, prima di vincere nelle gare di Rand Autumn Trophy, alla Coronation 100, al SA Republic Day race, alla Natal Winter Trophy ed alla Border 100.
Nel 1966 vince il suo terzo titolo nel Campionato Sudafricano davanti a Sam Tingle guidando una Cooper T79.
L'anno dopo prende nuovamente parte al Gran Premio di Formula 1 del Sud Africa, partecipando alla gara con una Cooper T79. Durante la qualifica riesce a piazzarsi in quinta posizione sulla griglia di partenza. Durante la gara si ritrova in testa, quando sia Jack Brabham che Denny Hulme si ritirano a causa del caldo terribile che mette a dura prova i propulsori. Durante le fasi finali della gara Love è però costretto a fermarsi ai box perché la sua Cooper, vecchia di due anni, non possedeva l'autonomia di carburante sufficiente per disputare una gara intera. Lascia quindi la prima posizione a Pedro Rodriguez, terminando in seconda posizione il Gran Premio di casa e venendo acclamato dalla folla come l'eroe del giorno.
Love ha commentato così quella gara: "Certo, se non fosse stata per quel malfunzionamento avremmo potuto completare la gara senza il pitstop, ma quelli sono i "se" e i "ma" delle corse automobilistiche. Suppongo che, in tutta onestà, si potrebbe dire che abbiamo avuto un po' di fortuna perché un sacco di auto si sono ritirate in gara. Sono rimasto deluso amaramente dal fatto di non aver potuto vincere, per un sudafricano o un rhodesiano ottenere questo successo sarebbe stato grandioso...se non altro abbiamo fatto credere che questo sarebbe potuto accadere". Love si consola conquistando di nuovo il titolo sudafricano con una Brabham BT20 Repco.
Nel 1968 ritorna nuovamente a correre il Gran Premio del Sud Africa, portando al via una Brabham dipinta con i colori della Gunston (una marca di tabacco locale) diventando così il primo pilota a schierarsi in una gara di Formula Uno con una livrea commerciale. Il Gran Premio lo vede però costretto al ritiro.
Ancora una volta diventa campione sudafricano a bordo di una Lotus 49 che Graham Hill aveva utilizzato nel Gran Premio del Sud Africa di quell’anno, mentre nell’edizione del 1969 perde il titolo a causa di una monoposto vecchia e non competitiva rispetto alla concorrenza. Nello stesso anno ritorna nuovamente al Gran Premio del Sud Africa, ritirandosi.
Nel 1970, dopo la vittoria a Capo del Sud a Killarney, decide di cambiare la sua Lotus con una March 701, ma ottiene solo una vittoria nel Buluwayo 100 ed il secondo posto nel Gran Premio della Rhodesia. Ritorna al Gran Premio del Sud Africa terminando la gara in ottava posizione.
L’anno successivo Love ottiene solo una vittoria al GoldFields Trophy prima che la March 701 fosse sostituita dalla Surtees TS9 di Mike Haliwood, con la quale conquista un quarto posto a Kyalami e la vittoria nella Governor General Cup Race al Lourenço Marques; questo prima di avere un brutto incidente a Kyalami. Ritornato a correre con la March 701, segna delle vittorie consecutive a Killarney e Bullawayo e conclude la stagione con un secondo posto a Welkom 100 presso il Raceway Goldfields.
Nel 1972 la Surtees riparata è dotata di un motore Cosworth DFV, ma la vettura di nuovo rimane distrutta in un incidente in cui la vettura si infila sotto il guard rail e per poco il pilota non rimane decapitato. Love si trova ad acquistare una Brabham BT43 Repco e ottiene la sua prima vittoria al Natal Winter Trophy, una vittoria al Gran Premio della Rhodesia e tre secondi posti al Rand Spring Trophy, al Rand Winter Trophy e nella 100 Welkom. Partecipa per l’ultima volta in carriera al Gran Premio del Sud Africa ottenendo un sedicesimo posto.
La stagione 1973 è l'ultima stagione in piena attività di Love, che conclude al sesto posto finale il campionato Sud Africano.
Nel 1979, John Love torna a correre e partecipa a due gare di Formula Atlantic guidando per il team Gunston una March 77B, arrivando sesto a Killney, ma la sua vera ultima partecipazione a una gara automobilistica risale al 1980, quando guida una Wolkswagen Golf GTI di Goeff Mortimer. Dopo questa corsa si ritira definitivamente, continuando a gestire automobili a Bulawayo.
Il 25 aprile 2005, John Love si arrende ad una lunga malattia, all'età di 80 anni. Eroe per un giorno (ma non solo) di un intero continente.
Chiara Zaffarano
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