Credits: @kimi.antonelli
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Andrea Kimi Antonelli conquista autorevolmente la Feature Race di F2 a Budapest, conquistando così il suo secondo successo stagionale dopo quello ottenuto due settimane fa a Silverstone, al termine di una gara pazza e ricca di colpi di scena. Completano il podio Martins e Verschoor, che trova nella Feature Race una splendida occasione di riscatto dopo la squalifica nella Sprint. Nulla cambia, invece, ai vertici della classifica generale, con Aron ritirato e Hadjar lontano dalla zona punti.

Credits: @Formula2
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Prima Hadjar, poi Aron: che pasticcio!

Comincia subito con un colpo di scena la Feature Race in Ungheria: Isack Hadjar, leader della classifica generale, è costretto a partire in fondo al gruppo dopo essere entrato in pit lane mentre questa era chiusa. Una leggerezza, quella del team Campos, che costa caro al proprio pilota, soprattutto considerando che il diretto rivale per la conquista al titolo Paul Aron scattava invece dalla pole position.

Allo spegnimento dei semafori, si consuma però un secondo colpo di scena. Dopo uno stacco non ottimale, che vede Aron sopravanzato prima da Fittipaldi e poi da Martins, il pole sitter forza la staccata in curva 1 arrivando al bloccaggio. Sono quindi ben sei sono le posizioni perse dall'estone in partenza, un errore che ne condiziona la corsa ponendolo nella scomoda situazione di dover rimontare in un tracciato dove è difficile superare.

È quindi la foga a tradire Paul Aron, protagonista al giro sette di un tamponamento nei confronti di Maloney. Nella fretta di recuperare le posizioni perse al via, il pilota del team Hitech compie un errore di valutazione che lo porta in testacoda mentre il barbadiano finisce contro le barriere. 

Per aver determinato il ritiro di Maloney e aver sfiorato, prima, il contatto con Bearman, ad Aron sono state inflitte dieci posizioni di penalità da scontare nella prossima gara a cui prenderà parte.

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La strategia e la Safety Car premiano Antonelli

L'ingresso della Safety Car accoglie il nuovo race leader, Kimi Antonelli, mentre Martins inaugura il momento del pit per montare la mescola più dura e cercare di arrivare in fondo alla gara. Tra i piloti a fermarsi, vi è anche Hadjar che dopo un avvio shock si ritrova a lottare per la zona punti. 

Mentre Antonelli conduce la corsa sperando in una seconda Safety Car, Martins alle sue spalle guadagna posizioni, forte di una copertura più prestazionale. Se il francese sembra non avere rivali per la vittoria, il team Prema non può che allungare lo stint del proprio alfiere confidando in un episodio o comunque in una maggior prestazione della gomma morbida nelle ultime fasi di gara.

La svolta per Antonelli arriva al giro ventidue quando l'incidente di Cordeel, finito violentemente a muro in curva 4, richiama la Safety Car tanto agognata.  Mentre l'italiano si ferma ai box, Martins ritrova la testa della corsa. Al rientro in pista, Antonelli è quinto, proprio alle spalle del gruppetto con gomma più dura e vecchia di venti giri.

Alla ripartenza, spronato dal team ad approfittare della copertura più fresca, Antonelli passa prima Hauger poi Fittipaldi e infine Bortoleto. Dopo un giro è già secondo, alle spalle di Martins che è costretto ad arrendersi al vantaggio prestazionale del pilota italiano.

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Solo nove minuti separano Antonelli dal secondo successo stagionale. Minuti in cui l'italiano è chiamato a gestire i propri pneumatici, memore di quanto successo nella Sprint del sabato. Niente gestione, invece, per Vershoor, che negli ultimi minuti di gara scavalca Bortoleto per il terzo gradino del podio. Per l'olandese è una splendida dimostrazione di forza e di caparbietà dopo essersi visto sottrarre la vittoria nella Sprint. 

Nulla da fare, invece, per Hadjar che chiude 18esimo. La F2 ritorna fra una settimana, a Spa-Francorchamps, per l'ultimo appuntamento prima della sosta estiva.

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Marika Taroni