MotoGP | Test Barcellona: in casa Honda regna il caos
Al termine della giornata il potenziale del team è indecifrabile, con i piloti che si contraddicono a vicenda. Positivo il debutto di Espargarò come tester
Al termine della singola giornata di test della MotoGP a Barcellona, è difficile capire quale sia il reale stato di forma della Honda. Al di là dei tempi, che in questi casi contano relativamente, la sensazione che prevale è quella della confusione. L’unica certezza è che Aleix Espargarò si è già integrato nel suo nuovo ruolo di tester della casa nipponica, in attesa di dare il massimo contributo alla causa dell’Ala Dorata.
I piloti ufficiali si contraddicono a vicenda
Al termine del singolo giorno di prove, i due piloti del team interno avevano opinioni diverse sullo stato dell’unione. Joan Mir, 15esimo alla fine della sessione, si è lamentato di non aver provato novità rilevanti, se non delle componenti che già erano state consegnate (e scartate) nel corso del 2024. Luca Marini, al contrario, ha parlato di nuove parti, alcune delle quali avrebbero dato delle indicazioni positive. Tutto questo nonostante il 18esimo crono ed una scivolata già nei primi minuti della sessione. Due visioni del mondo diametralmente opposte, riferite alla stessa moto.
Qui forse gioca il fattore psicologico. Mir è spazientito dal fatto che Honda non abbia fornito subito la moto 2025, sulla quale aveva riposto le sue speranze dopo una stagione a dir poco fallimentare. Invece, il nuovo prototipo non è ancora pronto per scendere in pista, e forse non lo sarà prima dei test della Malesia del prossimo gennaio. Marini, invece, ha avuto un approccio più calmo, cercando l’aspetto positivo di ogni cosa. Un atteggiamento condiviso anche da Johann Zarco, il terzo ufficiale distaccato presso il team LCR. Il francese ha concluso il test al decimo posto, parlando anche lui di novità che sembrerebbero aver funzionato.
Espargarò, buona la prima da tester
Chiusa la carriera da pilota, Aleix Espargarò ha inaugurato la sua nuova fase in MotoGP da collaudatore, provando la Honda per la prima volta nei test di Barcellona. L’ex Aprilia si è subito adattato alla nuova moto, piazzando il 14esimo crono davanti ai due piloti factory. Il 35enne di Granollers non ha ancora dato indicazioni precise ma, stando a quanto ha rivelato Mir, ha confermato il tallone d’Achille della V4 giapponese, ossia la mancanza di grip al posteriore. Nei prossimi mesi Aleix cercherà di conoscere meglio il mezzo, applicando quelle conoscenze maturate in quasi un decennio con Aprilia. Ritroverà una sua vecchia conoscenza, Romano Albesiano. L’ingegnere assumerà il ruolo di direttore tecnico, non appena il suo contratto con la casa di Noale sarà scaduto (a Barcellona non era presente). Dovrebbe essere operativo da gennaio, in occasione dei test di Sepang.
Un ultimo discorso lo riserviamo a Somkiat Chantra. Il rookie thailandese prende in mano la Honda LCR lasciata da Takaaki Nakagami, firmando il 22esimo crono ed una scivolata. Per lui l’obiettivo sarà quello di “dimenticare” la Moto2 ed imparare il più in fretta possibile il modus operandi della classe regina, senza badare troppo al risultato finale.
Riccardo Trullo