Kimi Raikkonen. Anzi, Iceman. Questo il suo soprannome. Per carità, azzeccatissimo se ci si riferisce alla sua poca voglia di esprimersi o ai suoi occhi di ghiaccio. Ma assolutamente inadatto nell’ambito agonistico. Il finlandese infatti, negli ultimi anni ha sempre dimostrato di non essere poi così freddo come si potrebbe pensare, e di soffrire (e anche tanto) le situazioni che possono metterlo in difficoltà. Una su tutte? Il confronto con Fernando Alonso durante la passata stagione.

Ok, Nando è un compagno scomodo per chiunque, considerato da molti il miglior pilota attualmente in attività e “patrimonio” della Formula Uno. Ma per un ex-campione del mondo come Kimi Raikkonen, sopportare un confronto così “pietoso” con l’asturiano, dev’essere stato devastante. A dimostrarlo, gli scarsissimi (o praticamente inesistenti) risultati di Kimi dell’anno scorso. Risultati che hanno subito fatto pensare ad un “2009 bis”, anno in cui il Finlandese è stato “accompagnato alla porta” dalla scuderia di Maranello.

Ma la rivoluzione di quest’anno in Ferrari, complice anche un modo “coinvolgente” di lavorare da parte del nuovo team principal Maurizio Arrivabene e un approccio “morbido” verso la squadra da parte di Sebastian Vettel, hanno ridato serenità e fiducia a Raikkonen, facendolo sentire “coccolato” e al centro di un progetto, portandolo cosi a ricominciare a fare quello che gli riesce meglio: lottare per la vittoria.

Ebbene sì: domenica scorsa, abbiamo finalmente ritrovato il vecchio Iceman. Quello che ha vinto un Mondiale nel 2007 con la Ferrari, quello che ridicolizzava Montoya compagno di squadra in McLaren, o quello che “non lasciava niente” con una poverissima (economicamente parlando) Lotus, con la quale arrivava sempre a punti e vinceva delle gare giocandosi il Mondiale fino alla fine. Si potrebbe pensare ad una paradossale coincidenza, ovvero a come stranamente “un uomo di ghiaccio” si sia messo ad andare forte nel torrido deserto di Sakhir. Ma se analizziamo bene l’andamento delle prime gare di questa stagione, possiamo facilmente capire che Kimi, è davvero tornato.

E' vero: Barhain a parte, i risultati finora non sono stati quelli sperati. C’è da dire però che Kimi è stato vittima di una serie di sfortune degne del peggior “Paperino”, che non gli hanno permesso di finalizzare il risultato sotto la bandiera a scacchi. Se però andiamo a spulciare le prove libere sin qui disputate, durante le simulazioni di gara Raikkonen si è sempre dimostrato molto più veloce e costante di Seb sul passo, facendo capire che quando c’è da gestire le gomme, un "tocco" come il suo ce l'hanno davvero in pochi. Lo stesso James Allison, direttore tecnico Ferrari, lo ha confermato: “Kimi è l’unico pilota che sa guidare sulle uova. Sicuramente il miglior interprete delle gomme Pirelli”.

E come dargli torto, dopo aver visto l’incredibile recupero di cui il finlandese si è reso protagonista domenica su Rosberg, arrivando ad arpionare una seconda posizione a soli 3 secondi e mezzo dall’inarrivabile Lewis Hamilton. Una ventata di motivazione e ritrovato ottimismo per Iceman, che non vedeva il podio ormai da 25 gare. Roba che meriterebbe già di per sé dei tripli salti mortali di gioia da parte di Kimi, che invece ha commentato laconicamente: “Non sono contento. Non posso essere contento per un secondo posto. Stiamo lavorando benissimo con il team, ma dobbiamo migliorare ancora perché vogliamo vincere”. Risposta da campione abituato a non accontentarsi. Segnale questo, che il pilota ha ricominciato a crederci.

Ora finalmente la Ferrari può di nuovo contare sulla presenza di “due” piloti in squadra, capaci di mettere i bastoni tra le ruote ai due alfieri Mercedes e conquistare punti preziosi per il Mondiale Costruttori. Un dato sicuramente positivo per la scuderia, ma anche per lo stesso Vettel. Il pluri-iridato, infatti, ha già capito che il suo compagno non scherza per niente in gara, e questo lo motiverà senza dubbio a spingere ancora di più. In ogni caso, i tifosi Ferrari possono dormire sonni tranquilli: Iceman è finalmente tornato!

Daniel Limardi

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