Dakar 2022 | Moto, Stage 12: Sam Sunderland e GasGas conquistano la 44^ edizione
L'arrivo a Jeddah decreta la fine della Dakar 2022, vinta nella categoria moto da Sam Sunderland e GasGas, i migliori nell'arco dell'intera competizione. Al termine della dodicesima tappa, conquistata da Pablo Quintanilla (Honda HRC), il 32enne britannico ha ufficialmente siglato il secondo successo in carriera bissando quello ottenuto con KTM nel 2017. Il nono posto della Stage 12 si è rivelato sufficiente per il portacolori GasGas, capace di rintuzzare l'attacco del diretto rivale Quintanilla, vincitore di tappa sì ma secondo nella generale con circa tre minuti e mezzo di ritardo. Giornata speciale anche per GasGas siccome il marchio spagnolo, acquisito da KTM, ha corso e vinto dimostrandosi competitivo sia con Sunderland (450 Rally 2022) sia con Sanders (moto versione 2021). A proposito di KTM, il podio della classifica assoluta è completato dal vincitore dell'edizione 2018 Matthias Walkner, arrivato in Arabia Saudita da Campione del Mondo in carica.
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Sam Sunderland vince quindi la 44^ edizione del Rally-Raid più celebre del mondo vantando una vittoria di tappa (Stage 8) e ben quattro podi. Tra i successi nelle speciali citiamo quello annullato nella quinta prova, ufficialmente vinta da Petrucci in seguito alla penalità comminata al nuovo Re della Dakar. Sunderland, inoltre, inseguiva questo obiettivo da quattro anni, spazio temporale in cui l'inglese non era andato oltre il terzo posto (2019 - 2021) guidando KTM ufficiali. In più, grazie a questo secondo sigillo, il britannico eguaglia Toby Price, il nostro Fabrizio Meoni, Gaston Rahier e Hubert Auriol nell'albo d'oro della Dakar su due ruote.
PABLO QUINTANILLA VINCE LA STAGE 12 MA NON BASTA
Come scritto in apertura, Pablo Quintanilla è stato il più rapido a completare i 164 km odierni impiegando un'ora e quaranta minuti da Bisha a Jeddah. Il pilota Honda HRC ha perciò fatto il suo dovere recuperando metà del distacco che ieri lo separava da Sunderland nella generale. Nonostante la mancata vittoria, Quintanilla può ritenersi davvero soddisfatto visti i cinque podi ottenuti nelle tredici speciali corse. La costanza gli ha permesso di chiudere al secondo posto nella classifica generale e di trasformarsi nel miglior pilota Honda di tutta la competizione.
L'ultima prova speciale ha visto Toby Price risalire la china dopo la complicata giornata di ieri. L'australiano ha terminato la Stage 12 in seconda posizione con un gap di quasi venti secondi da Quintanilla. Dietro a Price troviamo Jose Ignacio Cornejo Florimo (Honda HRC), giunto al traguardo davanti al compagno Joan Barreda Bort. Quest'ultimo ha stretto i denti per tutta la seconda settimana di gara correndo con la clavicola sinistra fratturata, onore quindi a "BangBang".
Quinta posizione nella Stage 12 per il miglior esordiente del 2022, Mason Klein: il ventenne americano ha partecipato alla sua prima Dakar impressionando per velocità e costanza. Il portacolori BAS World KTM Racing chiude la sua avventura in Arabia Saudita in nona posizione assoluta, appena davanti al due volte campione Toby Price.
Tornando ai risultati di tappa, Luciano Benavides (Husqvarna) termina la prova in sesta posizione di fronte ai già citati Matthias Walkner e Sam Sunderland. Dopodiché troviamo Lorenzo Santolino, giunto nono con la Sherco ufficiale numero quindici. La sorpresa di giornata si chiama Diego Gamaliel Llanos, pilota argentino all'esordio in sella alla KTM 450 del team Xraids Extreme. Diego ha completato l'ultima speciale della prima Dakar in carriera giungendo al decimo posto e battendo di quasi trenta secondi Kevin Benavides. Quest'ultimo è passato da Honda a KTM senza però riuscire a bissare il titolo del 2021 per via di un problema meccanico verificatosi nella prima parte della Stage 10.
DANILO PETRUCCI MIGLIOR ITALIANO, PRIMA DAKAR IN ARCHIVIO
Parlando di italiani il migliore è ancora una volta Danilo Petrucci, classificatosi trentaduesimo alla fine dell'ultima prova speciale. Il ternano ha corso con l'obiettivo di finire la corsa senza rischi dopo il brutto incidente di ieri: nel cappottamento della Stage 11 Petrux non ha sofferto fratture ma l'impatto si è fatto sicuramente sentire. Nonostante i problemi tecnici e le cadute, la prima Dakar di Petrucci si può definire un successo. Non c'è solo la vittoria della Stage5 (ereditata dalla penalità di Price), bensì anche e soprattutto solidità, velocità e uno spirito combattivo all'altezza della competizione. Per quanto riguarda, invece, gli altri italiani in corsa attualmente non sono ancora arrivati al bivacco di Jeddah, dunque le posizioni sono in via di definizione.