Al termine di una gara a dir poco rocambolesca, Daniel Ricciardo ha conquistato il primo successo in carriera nel Gran Premio del Canada, settima prova del Mondiale 2014. L'australiano della Red Bull è riuscito a conquistare la leadership a due tornate dal termine, dopo aver scavalcato Nico Rosberg alle prese con un calo di potenza della propria power unit manifestatosi da metà gara in poi. Lo stesso problema che ha colpito Lewis Hamilton, costretto al secondo stop stagionale dopo essere stato in battaglia con il compagno per tutta la prima parte della gara. Rosberg può comunque sorridere, pensando di essere riuscito a concludere la gara e potendo guardare dall'alto il britannico in classifica piloti, forte di un margine salito a 23 punti. Tornando a Ricciardo, l'australiano è stato autore di una prova impeccabile, dopo essere scattato dalla sesta posizione in griglia: attento nelle prime fasi di gara, è andato all'attacco nel finale, dopo aver sopravanzato Vettel rallentato dal traffico; dopodichè ha scavalcato Perez, in crisi con le gomme, e lo stesso Rosberg nel lungo rettifilo prima dei box, prima di concludere sotto la bandiera a scacchi in regime di Safety Car, causato da un violento incidente verificatosi all'ultimo giro tra Massa e Perez. Un botto che ha lasciato tutti col fiato sospeso, con i piloti usciti entrambi con le proprie gambe dalle monoposto ma portati in ospedale per ulteriori controlli. Mentre tentava l'attacco sul messicano all'inizio dell'ultimo giro, Massa è infatti andato a tamponare violentemente la Force India di Perez, nel frattempo spostatosi repentinamente a sinistra per difendersi dall'attacco del brasiliano. Entrambe le vetture sono finite contro le barriere ad alta velocità, con la Williams che ha attraversato pericolosamente la pista andando a sfiorare la monoposto di Vettel. Il quale è riuscito alla fine ad agguantare il terzo gradino del podio, pur essendosi piazzato ancora una volta alle spalle del compagno di squadra in una giornata che ha interrotto il digiuno di vittorie per la scuderia di Milton Keynes, che si protraeva dall'ultima gara dello scorso campionato. Quarto posto in rimonta per Jenson Button, il quale ha beneficiato nel finale del duello andato in scena tra Nico Hulkenberg (un solo pit stop per il tedesco della Force India) e Fernando Alonso, mai realmente in gara ed alle prese con una Ferrari in palese difficoltà. Soltanto negli ultimi giri lo spagnolo ha potuto imprimere un ritmo soddisfacente alla propria gara, anche se fa riflettere il fatto che anche in una gara così ricca di imprevisti e colpi di scena la Ferrari sia stata incapace di svolgere un ruolo da protagonista. Ancora peggio è andata a Raikkonen, decimo e a punti solo in seguito al crash finale tra Perez e Massa. Dopo una buona partenza, il finlandese ha manifestato un passo gara non competitivo, incappando anche in un testacoda all'altezza del tornantino. Sono andati così a punti Bottas, alle prese con un calo prestazionale nel finale che lo ha privato di un possibile podio, Vergne con la Toro Rosso e Magnussen con la seconda McLaren. Da sottolineare che sono state solo undici le vetture che hanno tagliato il traguardo, con entrambe la Marussia eliminate già nel corso del primo giro in seguito ad un contatto innescato da Chilton che ha coinvolto anche l'incolpevole Bianchi. L'inglese ha dovuto così interrompere la propria striscia consecutiva di gare portate a compimento, fermando il proprio record a quota 25: ma in una giornata simile, si tratta senz'altro di un avvenimento che può passare in secondo piano.

Marco Privitera

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