F1 | Finale di stagione da protagonista per la Red Bull: ma nel 2019 riuscirà a lottare per il titolo?
Riferendoci agli ultimi tre appuntamenti disputati, infatti, la classifica relativa ai big recita quanto segue:
POS | PILOTA | PUNTI | |||
1 | Max Verstappen | 2° | 1° | 2° | 61 |
2 | Kimi Raikkonen | 1° | 3° | 3° | 55 |
3 | Lewis Hamilton | 3° | 4° | 1° | 52 |
4 | Sebastian Vettel | 4° | 2° | 6° | 38 |
5 | Valtteri Bottas | 5° | 5° | 5° | 30 |
6 | Daniel Ricciardo | / | / | 4° | 12 |
Spicca subito all'occhio la leadership di Max Verstappen con una vittoria ottenuta nel suo "feudo" messicano, e due secondi posti ad Austin e San Paolo, con quest'ultima gara che sarebbe stata sua se non si fosse imbattuto nella follia di Esteban Ocon. Comunque un ruolino di marcia impressionante, che lo avrebbe fatto presentare ad Abu Dhabi con la reale possibilità di giocarsi...il titolo. Peccato per lui e per gli uomini di Milton Keynes, che il Mondiale consta di altri 18 appuntamenti dove la Red Bull, eccetto che su piste più guidate (come Monaco) o dove la power unit non è così fondamentale (vedi Spielberg) non sempre è riuscita a stare al passo con i diretti concorrenti.
Ed è proprio la questione power unit quella più spinosa per la Red Bull che, con l'avvento dei motori ibridi, non ha trovato più in Renault quel partner affidabile e prestazionale che aveva permesso alle "lattine" di dominare con Sebastian Vettel dal 2010 al 2013, con ben 4 titoli piloti e altrettanti costruttori conquistati. E il raffreddarsi dei rapporti con Enstone, unito all'ostracismo da parte di Mercedes e Ferrari nel fornire le proprie power unit ai rivali, ha portato il team anglo-austriaco a dirottare le proprie attenzioni sulla Honda. Non propriamente un sinonimo di velocità e affidabilità, almeno stando al rapporto lavorativo dei nipponici con la McLaren.
Ma lo scenario che si presenta nel 2019 è sicuramente un'incognita per la Red Bull, dato che il motorista giapponese (quest'anno con Toro Rosso) nonostante non si sia segnalato per inconvenienti tecnici a ripetizione, non ha nemmeno brillato per prestazioni velocistiche al pari dei rispettivi competitor.
Quello che si può dire, comunque, è che sicuramente equipaggiare un team di punta, come lo è la Red Bull (con i feedback da parte di Gasly) , non potrà che aumentare il bagaglio di esperienza per la Honda, e permettere al team di Milton Keynes di poter competere con Ferrari e Mercedes. Ed è anche quello che spera in cuor suo Max Verstappen...
Vincenzo Buonpane
{jcomments on}