I voti ai protagonisti del Gp Belgio
Sebastian Vettel: voto 10. Gli bastano un paio di curve per sbarazzarsi di Hamilton ed involarsi in fuga sino al traguardo. Tiene un passo inavvicinabile per chiunque ed infligge distacchi degni di una gara degli anni '80. Nella classifica dei piloti più vittoriosi di ogni tempo raggiunge un mito come Nigel Mansell. Ora gli manca solo di riuscire a trionfare senza il vantaggio di avere la vettura più competitiva per convincere anche i più scettici del suo enorme potenziale.
Fernando Alonso: voto 9. Parte come un leone e dopo nemmeno un chilometro ha già recuperato quattro posizioni, tenendo giù il piede nel confronto con Webber prima dell'Eau Rouge e restituendo così il favore del sorpasso subito due anni fa. Dopo il pit stop si mangia prima Grosjean e poi Hamilton, ma contro Vettel (e la Red Bull) c'è poco da fare. Peccato per quel testacoda nel Q3, senza il quale avrebbe forse potuto fare meglio del nono posto in qualifica.
Lewis Hamilton: voto 8. E' autore di un'altra pole sensazionale, ottenuta in condizioni difficili ed all'ultimo giro disponibile. La sua gara è un pò anonima, alle prese con una Mercedes non in grado di lottare per la vittoria. Commette un errore decisivo spalancando la porta ad Alonso alla Source e perdendo così anche la seconda posizione.
Jenson Button: voto 8. Su un circuito da uomini duri, la sua classe viene fuori alla grande. In prova sfrutta al meglio le condizioni mutevoli della pista, piazzando la McLaren laddove non era mai arrivata quest'anno. In gara parte subito bene inserendosi nel gruppetto di testa, per poi portare a casa in maniera giudiziosa un prezioso piazzamento. La McLaren ha bisogno di uno come lui.
Nico Rosberg: voto 7. Senza infamia e senza lode, parte quarto e arriva quarto. Il problema è che ormai sembra essersi adagiato sul ruolo di seconda guida in Mercedes: urge ritrovare quegli sprazzi di velocità che gli hanno consentito di ottenere due vittorie nella prima metà del campionato.
Giedo Van Der Garde: voto 7. Dopo il botto di venerdì a Stavelot, il suo sembra un altro week-end difficile. Invece è bravo nel Q1 a tentare l'azzardo delle slick, regalando alla Caterham un insperato 14° posto. Avrebbe voluto la pioggia anche domenica, ma sarebbe stato chiedere troppo.
Paul Di Resta: voto 7. Accarezza per qualche minuto il sogno di poter ottenere la prima pole della carriera, salvo poi essere beffato nei minuti finali. In gara mostra coraggio nei duelli superando due volte Gutierrez all'Eau Rouge, ma nulla può contro lo scriteriato Maldonado che finisce per rovinargli la gara.
Romain Grosjean: voto 6. In qualifica riesce ancora a stare davanti a Raikkonen, dichiarando che in caso di addio del finlandese a fine stagione lui sarebbe pronto a caricarsi sulle spalle il team. Loro lo ripagano facendogli tentare una tattica ad una sola sosta: ma la Lotus a Spa non c'era e lui non può andare oltre l'ottavo posto.
Adrian Sutil: voto 6. Conclude a punti una gara dove ha pagato una posizione di qualifica non certo entusiasmante. Una boccata d'ossigeno comunque per la Force India, dopo alcune gare in cui la carenza di sviluppi si era manifestata in maniera evidente.
Esteban Gutierrez: voto 6. Il fatto che sia stato almeno inquadrato dalle telecamere indica che stavolta qualcosa di buono deve averlo compiuto. Si infila nel duello con le Force India mostrando una buona dose di aggressività. Nelle libere è addirittura tra i più veloci sotto l'acqua, peccato che non sappia spiegare il motivo per cui nelle qualifiche rovini tutto siglando il penultimo tempo.
Daniel Ricciardo: voto 6. Il futuro pilota Red Bull deve ancora fare i conti con un presente non facile, come testimonia la penultima fila ottenuta in qualifica. In gara poi è bravo a rimontare raccogliendo persino un punticino iridato. Ma lui intanto se la ride con il nuovo contratto in tasca.
Jules Bianchi: voto 6. La strategia di montare le slick nel Q1 lo premia, regalandogli uno storico (per la Marussia) quindicesimo posto in griglia. In gara può fare poco o nulla con una macchina che becca 3" al giro da qualsiasi avversario degno di tale nome.
Nico Hulkenberg: voto 6. Si qualifica a ridosso della top ten, ma in gara non può chiedere molto di più ad una Sauber che gli va stretta. E con la quale potrebbe perdere l'ennesima occasione di accasarsi presso un top team.
Mark Webber: voto 5. Dopo il buon terzo tempo nelle prove, lui dice che in gara gli piacerebbe vincere. Peccato che parta ancora una volta male (stavolta pare per problemi alla frizione, ma capitano sempre tutte a lui?) e poi non riesca ad andare oltre la quinta posizione, mentre il suo compagno volava indisturbato.
Felipe Massa: voto 5. Decimo nelle qualifiche, ma dalla sua non ha nemmeno la "scusante" di aver gettato con un testacoda il giro buono. Riesce anche a partire peggio, dovendo tenere a bada la Caterham (!) nel primo giro. Una volta spariti i guai al Kers, rimonta fino al settimo posto. Il minimo indispensabile, ma non al punto di potergli salvare il posto.
Kimi Raikkonen: voto 5. Se non riesce a terminare la gara (dopo ben 38 arrivi consecutivi!) per un problema ai freni, la colpa non può di certo essere sua. Sembra però quasi disturbato dalle voci di mercato, tanto da essere battuto ancora da Grosjean in qualifica prima di una parte iniziale di gara non certo all'altezza della sua fama.
Valtteri Bottas: voto 5. Almeno si consola pensando di avere già il posto assicurato per l'anno prossimo, altrimenti il robusto finlandese non avrebbe troppi motivi per sorridere. Poche luci e molte ombre, in un week-end che rispecchia fedelmente la sua prima stagione in Formula 1.
Jean Eric Vergne: voto 5. Si rende conto di aver gettato al vento (soprattutto per colpa della squadra) un'occasione unica, anche perchè nelle libere era stato costantemente tra i più veloci. Ma nelle qualifiche il team lo manda fuori troppo presto, condizionando da subito una gara nella quale, contrariamente al compagno, non riesce poi nemmeno a raggiungere la zona punti.
Max Chilton: voto 5. Sfrutta come Bianchi la buona idea della squadra di montare le slick nel Q1, piazzandosi a soli (udite, udite) 0"2 dal compagno in qualifica. Il team gli monta le gomme morbide al via, sperando di mantenere almeno il ritmo degli altri nella prima parte di gara. Macchè, lui al via si fa scavalcare da tutti ed alla prima curva è già penultimo...
Sergio Perez: voto 4. L'aggressività non gli manca, peccato che spesso la utilizzi in maniera sbagliata, come quando spinge fuori Grosjean a Les Combes rimediando un drive-through evitabile. Il problema è che per tutto il week-end non regge il confronto con Button, in una pista dove il talento del pilota conta ancora qualcosa.
Pastor Maldonado: voto 4. La sua fortuna sono i dollari che porta in dote, e che per il prossimo anno potrebbero addirittura garantirgli un posto in Lotus. Dove forse si ricorderà di guardare negli specchietti prima di rientrare ai box, visto che non facendolo mette fuori gioco l'incolpevole Di Resta.
Charles Pic: voto 4. Parte ultimo e arriva ultimo. Chi va piano, va sano e va lontano (?).
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