La Haas di Kevin Magnussen entra nel Foro Sol
Credits: Pirelli Media Area

Due macchine in Q3 sabato, due macchine in top ten domenica. La Haas è veramente la rivelazione maggiore della F1 in questo 2024. Il finale di stagione sta certamente dimostrando la bontà del lavoro svolto dagli uomini di Ayao Komatsu, e anche Kevin Magnussen, praticamente fuori dai giochi del Circus in ottica 2025, ha ritrovato una competitività che non si vedeva da tempo. Battuta a vuoto, invece, per Racing Bulls, con Tsunoda subito a muro e Lawson fuori dai punti. La lotta per il sesto posto in classifica costruttori si fa sempre più interessante. 

Komatsu: “Un grande risultato per la squadra”

Nelle fasi centrali di gara, le telecamere hanno inquadrato una scena che per diversi anni era sembrata un miraggio agli uomini Haas. Una delle loro vetture, segnatamente quella pilotata da Kevin Magnussen, era infatti ingaggiata nella lotta per il quinto posto tra i due piloti Mercedes. Certo, il podio è ancora lontano e la battaglia tra le due Frecce d’Argento ha favorito il rientro del danese, ma bisogna dare atto agli uomini della scuderia di Kannapolis del grande lavoro che stanno facendo. Lo avevamo detto al momento della pausa estiva: la strada imboccata era quella giusta. Oggi, i risultati stanno arrivando, e gli otto punti in valigia al momento della partenza da Mexico City sono quantomai importanti nella lotta per il sesto posto con i rivali di RB. 

C’è anche un altro dato da sottolineare, ulteriore testimonianza del lavoro importante svolto sugli aggiornamenti arrivati da Banbury. Da qualche tempo, infatti, non è solo Nico Hulkenberg a portare punti, ma anche un Kevin Magnussen tornato a sentirsi a proprio agio in maniera incredibile. Quella messicana è stata forse una delle gare più belle nella carriera del pilota di Roskilde, e il settimo posto finale forse non gli rende neanche giustizia fino in fondo. Entrambi i drivers sono in partenza, e soprattutto la perdita di Hulkenberg potrebbe avere un impatto importante per il team nel 2025. La squadra, però, ha raggiunto ormai un grado di maturità che le potrà consentire di assorbire il colpo in tempi ragionevoli, consentendo ad Ocon e Bearman di dare il proprio massimo già dalle prime battute della prossima stagione. Anche il team principal Ayao Komatsu, solitamente molto pacato nelle dichiarazioni, è parso assolutamente fiducioso. 

Non so veramente cosa dire, se non che è stato un altro grande risultato per la squadra. Sono molto felice, soprattutto perché il duro lavoro di tutti i ragazzi, con gli aggiornamenti che abbiamo portato, sta iniziando a dare i propri frutti. Kevin ha fatto una grande gara, forse la migliore che gli ho visto fare da quando è con noi. Il fatto che Nico sia deluso per il nono posto è un segnale positivo per il team, anche se chiaramente dobbiamo capire come mai non sia riuscito a tirare fuori dalla vettura la performance che avrebbe voluto. Ora ci aspetta un altro weekend Sprint in Brasile, e vogliamo continuare a portare a casa punti pesanti.

RB, tori scornati in Messico

Credits: F1 Official website
Il botto di Yuki Tsunoda al via

A fare da contraltare alla grande prestazione Haas in Messico è stata sicuramente la debacle del team in lotta con gli americani per il sesto posto tra i Costruttori, la Racing Bulls. La compagine faentina deve lasciarsi al più presto una trasferta che ha lasciato l’amaro in bocca, soprattutto per la mancanza di risultati. Yuki Tsunoda si è trovato vittima incolpevole dell’incidente al via con Albon e Pierre Gasly, uno di quei contatti che possono capitare allo start nella pancia del gruppo, e che lo ha mandato contro il muro con la macchina completamente distrutta. Liam Lawson, invece, dopo essere scattato dodicesimo, ha adottato una strategia che lo ha visto allungare tanto il proprio primo stint senza portare risultati apprezzabili, visto il 16° posto finale. Highlight della gara del kiwi sicuramente le ruotate con Perez; un duello divertente, ma che non ha certo portato benefici alla gara di nessuno dei due. Lo stesso Lawson si è detto deluso al termine della gara. 

È stato un GP frustrante. Con il pacchetto e la velocità nelle nostre mani potevamo certamente segnare punti importanti. Purtroppo, avevamo bisogno di avere aria pulita, cosa che in pratica non si è mai verificata. Abbiamo avuto un po’ di contatti, e l’azzardo strategico che aveva funzionato ad Austin questa volta non ha pagato. 

Ora, RB si trova a dieci punti di distanza dai rivali della Haas, che al momento occupano il sesto posto. Un divario non certo incolmabile, ma gli americani sono sembrati essere più costanti e soprattutto in quest’ultimo stint stagionale sembrano aver trovato un passo importante. Lawson e Tsunoda dovranno combattere duramente, perché in palio non c’è solo un sesto posto, ma tanti milioni di euro che nel 2025, e nella F1 attuale, potranno fare la differenza. 

Nicola Saglia