La partenza del GP Azerbaijan 2023
Credits: Red Bull Content Pool

Terminata la stagione europea classica, la F1 si sposta di nuovo verso est e fa tappa a Baku per il Gran Premio dell’Azerbaijan. La pista si snoda tra i moderni viali alberati e le strettoie della città vecchia sotto le mura del castello, ed è entrata a far parte del calendario iridato nel 2016, con la dicitura di GP d’Europa.

Dall’anno successivo, invece, ha preso la sua denominazione attuale. Il tracciato di Baku è uno dei più impegnativi di tutto il Mondiale, oltre ad essere il secondo per lunghezza dopo Spa. La caratteristica principale è l’alternanza di tratti molto veloci con vere e proprie strettoie che costringono i piloti a ridurre di molto la velocità e a privilegiare la precisione di guida per non andare a sbattere. 

Spesso, tra le strade di Baku, abbiamo assistito a gare spesso rocambolesche ricche di colpi di scena. A partire dal 2024, la collocazione nel calendario è stata variata, a seguito della decisione adottata da Liberty Media di suddividere la stagione in blocchi per agevolare le trasferte dei team. Il GP dell’Azerbaijan, dunque, da tappa primaverile sarà d’ora in avanti posizionato a fine estate, dopo quello italiano di Monza, precedendo così la trasferta a Singapore e il successivo trittico americano. 

Il tracciato 

Credits: F1 Official website

Il layout della pista azera è veramente particolare; da segnalare è la lunga sequenza di curve velocissime che portano al rettifilo dei box, e insieme al quale formano un complesso di più di due chilometri da percorrere in pieno con DRS aperto in qualifica.

La prima staccata arriva al termine dei due chilometri a gas spalancato, e presenta un’ottima opportunità di sorpasso; si passa infatti da 345 km/h ai 130 necessari per affrontare curva 1, una curva a sinistra di 90°. Poche centinaia di metri dopo, anche curva 2 si presenta allo stesso modo e immette su un lungo rettilineo che rappresenta la prima zona DRS. Al termine, il copione si ripete per affrontare curva 3, altra ottima possibilità di sorpasso. In seguito, curva quattro è la prima a destra della pista, e immette nel tratto più guidato.

Le curve 5 e 6 sono una veloce “esse” da terza marcia, che porta verso la città vecchia di Baku. Da curva 7 fino alla 12, la sede stradale è molto ristretta, e le velocità si riducono sensibilmente. Da segnalare i muretti, che non perdonano il minimo errore, specialmente nella sezione del castello, scenograficamente un delle più belle dell’intera stagione. Qui nel 2019 andò a sbattere Leclerc in qualifica.

Le curve 13 e 14 segnano il ritorno a velocità superiori ai 300 km/h, prima della violenta staccata in discesa di curva 15. L’ultima frenata della pista porta alla secca sinistrorsa della 16; è importante uscirne bene per sfruttare al massimo la trazione, in vista del tratto di due chilometri con il motore a pieno regime e con il Drag Reduction System aperto sul rettifilo dei box. Prima di questo però, è necessario affrontare al meglio in pieno le curve dalla 17 alla 20, con i muretti che sfrecciano velocissimi accanto ai piloti.

Senza dubbio, quello che ospiterà il GP dell’Azerbaijan è uno dei cittadini più particolari e interessanti della storia recente della F1. Sarà necessario trovare il giusto equilibrio tra velocità di punta ed efficienza nella sezione più lenta.

 

ANNO DI COSTRUZIONE: 2015

LUNGHEZZA: 6.003 km

CURVE: 20

GIRI: 51

DISTANZA DI GARA: 306.049 km

 

GLI ORARI DEL GP DELL’AZERBAIJAN IN TV E SUL WEB

Venerdì 13 settembre

FP1: 11.30-12.30 diretta Sky Sport F1 HD

FP2: 15.00-16.00 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web su Livegp.it

Sabato 14 settembre

FP3: 10.30-11.30 diretta Sky Sport F1 HD 

Q: 14.00-15.00 diretta Sky Sport F1 HD/ Differita TV8 ore 17.00/ Cronaca web su Livegp.it 

Domenica 15 settembre

Gran Premio: 13.00-15.00 diretta Sky Sport F1 HD/ Differita TV8 ore 16.00/ Cronaca web su Livegp.it

ORARI DIRETTE LIVE GP

Sabato 14 settembre 

Diretta qualifiche dalle 13.45

Domenica 15 settembre 

Diretta gara dalle 12.45

 

Nicola Saglia